6.

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Diana

"Posso restare da te, stanotte?" mi chiede tenendo lo sguardo basso

"Che ti succede Filippo? Perché usi sempre quei modi bruschi con tuo padre?" gli dico dolcemente

"Perché è da quando mamma è morta che faccio parte di un circolo vizioso. E mi sento dannatamente in colpa, ma non riesco. Non riesco a smettere" poggia la fronte sul volante

"Vieni su, ne parliamo con calma" gli dico aprendo la portiera

Apro la porta di casa, una volta accese le luci richiudo la porta e lo faccio sedere sul divano.

Chiacchieriamo, discutiamo, cerco di fargli capire che quello che fa non gli fa bene.

Fino a che lui poggia la testa sulle mie gambe.

"Ti da fastidio?" mi chiede imbarazzato

Filippo imbarazzato?! Save the date, now!

"No, tranquillo" gli sorrido

Iniziò ad accarezzargli i capelli, così si rilassa e si addormenta, io per non svegliarlo faccio lo stesso.

***

La sveglia è sempre puntuale, apro gli occhi e sento un dolore lancinante al collo.

Filippo non si è mosso di un centimetro ed ha ancora la testa sulle mie gambe.

Poi mi ricordo che Christal sarebbe passata a prendermi, così sveglio Filippo e gli chiedo se vuole fare colazione.

Lui mi chiede dov'è il bagno e che avrebbe fatto colazione dopo.

Io intanto chiamo Christal

"Pronto?"

"Ehi, ciao. Christal! Volevo dirti che stamattina vengo a scuola più tardi, mi sono appena svegliata e sono in condizioni pietose!" le dico cercando una scusa plausibile

"Non mi convinci molto però sta volta la passi liscia. Ci vediamo dopo, pulce!" stacca la chiamata e faccio un respiro profondo

"Vuoi un passaggio a scuola?" chiede ritornando in cucina

"Oh, ehm..io entro più tardi stamattina, è che c'è un problema quindi" faccio la vaga

"Va bene, ti aspetto" dice lui

"Grazie mille, Filippo" dico prima di correre in bagno

Intanto mi sono lavata, truccata ed ho messo il pantalone. Adesso devo mettere la maglietta e poi sono pronta.

Sono appena la 8:15, Filippo mi ha già chiamata trenta volte. Così gli ho detto di andare se non vuole far tardi.

Ma una volta sceso di sotto è rimasto lì, seduto per terra con la schiena poggiata al comodino ad aspettarmi.

Quando mi vede mi fissa come se volesse dire: "So vede lontano un miglio che sei straricca" ma faccio finta di nulla e chiudo casa mentre lui mette in moto la sua bella auto.

Di nuovo noi? ||IRAMA PLUME||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora