43: Ascolta - P.te II

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- Riesci a decifrarle, Mil?

- Non esattamente, anche se distinguo un paio di lingue che potrebbero essere derivate da questa scrittura. Basandomi su quelle potrei provare a decifrarla e potrebbero volerci mesi... oppure potrei provare a sentirla e vedere cosa succede!

La voce del mago aveva assunto una sfumatura di orgoglio che per un attimo Min pensò di non incoraggiare poi la curiosità ebbe il sopravvento e la ragazza cedette.

- Oh- iniziò in tono esageratamente meravigliato – sei veramente in grado di sentire la parola scritta?!

Il ragazzo si voltò verso di lei con un'espressione talmente intensa sul viso che per un attimo Min desiderò di sparire. Stava quasi per fargli le sue scuse quando un sorrisetto prese ad allargarsi sulla faccia di Mil, qualcosa di goffo e imbarazzato e adorabile.

- Non mi aiuti così, sai...

Min tossicchiò, coprendosi platealmente le labbra con il dorso della mano. - Mostrami- disse semplicemente e lui annuì.

Mil appoggiò con delicatezza le mani sulla pietra e da esse iniziò ad emanare un bagliore rosso che si propagava come un sinuoso incendio su ognuno di quei caratteri misteriosi, fino a raggiungerli tutti.

- Tradurre i sentimenti di qualcun altro in parole è più difficile di quanto mi aspettassi- mormorò il ragazzo a occhi chiusi – ci sono delle sfumature molto difficili da cogliere. C'è amore... potrei quasi dire che è l'emozione predominante ma poi c'è... dell'urgenza, e tanta fierezza... Potrebbe averla scritta un soldato, qualcuno abituato a combattere. Ma era per una persona che amava e alla quale voleva far arrivare questo messaggio.

- Come... una lettera d'amore?

- Sì, ma... non è solo questo. Pensavo fossero indicazioni per trovare qualcosa ma sono incomprensibili, parlano di un sole nella grotta... "ascolta il richiamo nel sole".

Il ragazzo si era staccato dalla parete e tutte le scritte avevano smesso di brillare.

- Forse sta parlando di un momento in cui i raggi del sole entrano nella caverna?- Mil aveva preso a guardarsi intorno incuriosito, fissando a turno il soffitto e il pavimento – è l'unica cosa a cui riesco a pensare ma mi chiedo come possa il sole entrare nella grotta se siamo sotto al lago...

- Ascolta il richiamo nel sole...- mormorò a mezza voce Min. Il richiamo era... – Aspetta, Mil!

Gli porse la sua mano sinistra: - Prova a rifare quella cosa che hai fatto prima, con la mia mano e la parete.

Il ragazzo le ubbidì e in un attimo la grotta si riempì di calore.

- Non lo senti?- mormorò la ragazza ad occhi chiusi, sorridendo. La sagoma blu aveva preso la forma di una ragazza altissima, castana e fasciata da un'armatura luminosa, che le si era avvicinata con un'espressione molto severa sul volto. Min stava quasi per aprire bocca e scusarsi ma poi Hesperia le aveva sorriso, con un volto così tenero da lasciarla senza parole, e le aveva porto qualcosa.

- Min! Di cosa stai parlando, io non sento nulla!

Ancora una volta la voce del ragazzo l'aveva strappata a quel calore ma questa volta nell'aprire gli occhi si sentì tutta trionfante. Il ragazzo la stava guardando da una distanza che in un altro momento l'avrebbe fatta arrossire, con occhi colmi di preoccupazione.

- Mil. Hai presente quando parlavi delle istruzioni per trovare qualcosa?

La ragazza sollevò con attenzione la mano destra tra lei e la parete: le sue dita stringevano l'elsa di una spada.

- Credo che l'abbiamo trovato.

Winx Club 8: Luci e OmbreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora