1.Diciottesimo

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Mi sono sempre chiesta come faccia l'essere umano ad accettare i cambiamenti, tutto cambia , ma l'essere umano sta lì ad osservare i mutamenti che la sua vita compie, sta fermo senza poter fare nulla.
Mi chiamo Michelle e odio i cambiamenti, odio vedere situazioni e persone cambiare radicalmente, odio ciò che non posso cambiare io.
E sto odiando questo diciottesimo del cazzo, pieno di cambiamenti per me.

<<Si può sapere che hai stasera?>>
Daniel interrompe i miei pensieri.
<<Ti ho già detto che non ho nulla.>>
Non era vero. La situazione dentro quella sala mi pesava sempre di più, li vedevo parlare tra loro e nel frattempo lanciarmi occhiate. Prendo la bottiglia di vino sul tavolo davanti a me, verso il quinto bicchiere, mando giù, cercando di mandare giù anche l'ansia e la rabbia , ma è impossibile, proprio alla mia sinistra qualche metro più in là c'erano loro, il gruppo.
Sapevo cosa stavano pensando, li conoscevo troppo bene, così tanto da decifrare i loro volti in pochi secondi.
Loro sono il mio ex gruppo con cui stavo in classe o meglio , il mio ex gruppetto con cui sono stata per  quattro anni di superiori. Il gruppo si è creato fin dal primo anno partendo da me, Giada e Giorgia, al secondo si sono aggiunte Marta e Ludovica. Al quarto anno anche Eric entrò a far parte del gruppo. In fine ,il più importante, il mio ex, Samuel. Inutile dire che entrò a far parte del gruppo solo perché stava con me, ma a oggi è il mio peggior nemico.

Con la coda dell'occhio vedo Samuel che mentre mi fissa dice qualcosa all'orecchio di Marta, i due ridono.
Sento la testa che inizia a girare l'alcol inizia a fare effetto, per fortuna.
<<Pensi al tuo ex?>>
Continua Daniel con le domande.
<<No amore, è normale che la situazione non sia delle migliori dopo quello che mi ha fatto , ma di lui non mi interessa più.>>
Era vero. Di Samuel non mi interessava più da quel punto di vista, mi interessava solo quello che aveva combinato. Daniel accenna un sorriso preoccupato.

<<È arrivato il grande momento! Chiedo a tutti gli invitati di avvicinarsi al centro della sala, perché la nostra festeggiata ballerà con il suo papà!>>
Disse il dj al microfono.
Ludovica si alzò seguita dal gruppetto, andò incontro a suo padre, le luci si spensero, quelle da discoteca si accesero e i due iniziarono il lento , mentre tutti noi stavamo intorno a guardare.

I due danzarono, dopodiché la festeggiata andò verso il nonno e ballò anche con lui.
Amo questa cosa, il ballo con il nonno è una cosa che dovrebbero fare tutti al proprio diciottesimo, io non ho potuto perché non ne ho più, ma chi li ha ancora è fortunatissimo e non lo sa.
E in fine il ballo con il fidanzato , Stefan.
Anche con lui avevo un bellissimo rapporto ,ma da un paio di mesi a questa parte non mi saluta nemmeno.

Ecco che iniziano i balli di gruppo, Roberta mi prende per mano e mi tira in pista. Lei è una delle tante persone che ho conosciuto da poco all'interno della classe, le altre si unirono a noi. Avevo formato un altro gruppo, non era stata una cosa volontaria, ma quando resti solo, senza parlare con nessuno dentro la classe è inevitabile fare amicizia con quelle persone con cui non avevi mai parlato. Io sono stata fortunata ,perché avevo creato un bel gruppo di persone stupende. Non era la stessa cosa ,l'ex gruppetto resterà unico, anche se si erano comportati malissimo nei miei confronti. Ma non sono il tipo che sostituisce le persone, posso solo conoscerne altre, ma nessuno è sostituibile. Il nuovo gruppo che avevo formato da un paio di mesi in classe era composto  da Roberta , Marina ,Laura ,Chiara , Giacomo e Giorgia. Giorgia è sempre stata con me dal primo anno, non mi ha mai abbandonato, si, anche lei faceva parte del vecchio gruppo ed era stata esclusa, esattamente come me.

Da qui tutto diventa confusionario, vedo scene a tratti, l'alcol ha fatto il suo effetto.
Vedo Alex che litiga con la sua ragazza, Ginevra. Lui si allontana e lei corre in bagno.

<<Che succede Alex?>>
Chiediamo io e Roberta.
<<Sono incazzato! Lei non regge l'alcol , continua a bere anche se non voglio. Se la riporto a casa così i suoi si incazzano con me poi!>>
<<Ci penso io stai tranquillo!>>
Rispondo andando verso il bagno da Ginevra.
Questa ragazza mi odiava inizialmente, perché era convinta che io piacessi a Alex, ma sapevano tutti che era solo un fattore di colore di capelli, a Alex piacevano i capelli colorati sulle ragazze e i miei capelli rosso fuoco facevano la loro figura, modestamente.
Entrai in bagno e la vidi subito poggiata al lavandino , sapevo come prenderla.
<<Ginevra , ho parlato con Alex. Perché bevi e lo fai preoccupare, sai com'è fatto...>>
<<Lo so Michelle! Ma ti giuro che non sono ubriaca, nemmeno un po'! Lui è convinto di si, ma non è vero.>>
<<Effettivamente non lo sembri.>>
Ammisi.
Era più lucida di me.
<<Samuel , il tuo ex ,ti guarda continuamente, si vede che gli da fastidio che ora stai con Daniel.>>
<<L'ho notato, purtroppo quel gruppo giudica gli altri, senza pensare a se stessi.
E pensare che prima ne facevo parte.>>
Visti dall'esterno si notava perfettamente la loro vera natura e certe volte mi vergogno di essere stata lì in mezzo.
Daniel e Alex ci raggiunsero in bagno.
Prendo Alex e sottovoce gli dico:
<<È tranquilla, è più sobria lei che io.>>
Lui mi guarda e mi sorride.
I due escono dal bagno mano nella mano, sono davvero una bella coppia nella loro stranezza.
Daniel mi tira a se dandomi un bacio.
Ecco che in quel momento sprofondo, Samuel esce dal bagno e ci guarda. Era lì dentro aveva sentito tutto. Daniel inizia a baciarmi con più foga. Così Samuel si gira ed esce sbattendo la porta.

 Così Samuel si gira ed esce sbattendo la porta

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S.A
Ragazzi cosa ne pensate?
Inutile dire che parte del racconto è stato vissuto da me in prima persona, sto cercando di tirar fuori ciò che ho provato in quella situazione. Ora sembra tutto un po' confuso, ma man mano lo sarà ancora di più hahah.
Spero vi piaccia,ricordatevi di votare 😘

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