2.Lo schianto

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Finalmente, sdraiata sul mio letto, nel buio più totale, pensavo a ciò che era successo.
Queste cose le avevo viste solo nei film, ma viverle era un'altra cosa.

***
Quando finalmente la festa finí io , Daniel , Alex e la sua fidanzata ci mettemmo in auto per tornare a casa.
Quando finalmente restammo soli notai uno strano comportamento in Daniel.

<<Che hai?>>
Chiedo.
<<Nulla.>>
Risponde in tono secco.
Nessuno lo conosce meglio di me, ha qualcosa.
Anche se ci frequentavamo da poco lo conoscevo benissimo.
Mi legge nel pensiero.
<<Ho delle fitte al petto.>>
Mi indica il punto preciso.
Lo sapevo.
<<Fai dei respiri profondi, credo sia nervosismo.>>
gli accarezzo i capelli mentre guida.
Lo stile di guida di Daniel era molto movimentato e veloce, però mi fido ciecamente di lui, non mi metterebbe mai a rischio.
La musica è a tutto volume, com'era nostro solito tenerla. La macchina è davvero bella una Ford , color nero.
Daniel l'aveva fatta modificare, aveva fatto mettere delle luci blu che si accendevano quando aprivi la macchina e aveva un impianto per la musica. Mi aveva detto che fin da piccolo ha sempre avuto una passione per le macchine, che aveva ereditato da suo padre.
Ma senza motivo sono in ansia... Metto la cintura e dico a Daniel di fare lo stesso.

Tutto successe in un attimo.
Un attimo.

La macchina della corsia apposta punta dritto verso di noi, Daniel per schivarla gira a destra.
Schiva la macchina,ma non il resto.
Si sentono vari botti e in fine lo schianto nel buio più totale.
Resto immobile per un po', stavamo bene, non si sa come entrambi eravamo salvi senza un graffio.
Non si poteva dire lo stesso della macchina.
I vari botti erano i due piccoli alberi che avevamo buttato giù, così come un palo, era tutto piegato a terra, in fine eravamo finiti dritti contro il muro.
La macchina era un disastro , davanti era distrutta e dietro pure.
<<Perché dietro è così?>>
Avevamo preso tutto in avanti.
<<Abbiamo fatto testa coda." Risponde Daniel.
Testa coda?
<<Cioè?>>
Non ne sapevo nulla.
<<La macchina ha fatto un giro su se stessa, colpendo prima la parte dietro e poi quella avanti.>>
Avevamo fatto un giro su noi stessi e non me ne ero accorta.
<<Mi dispiace piccola, sicura di stare bene?>>
<<Stai tranquillo, non è stata colpa tua.>>
Nell'ora seguente arriva la polizia e prende il verbale, restano scioccati quanto noi.
<<Un pazzo vi stava facendo rischiare la vita, non so come avete fatto a uscirne illesi.>>
dice il poliziotto.
Daniel chiama i suoi in modo da potermi accompagnare a casa.
Non li avevo ancora conosciuti, volevo aspettare dopo l'esperienza avuta con i genitori di Samuel.
Ma dovevo conoscerli proprio in quell'occasione.
Aspettiamo i suoi.
<<Se non ci fossi stata tu non so cosa avrei fatto, sai quanto tengo alla macchina, ma da quando ci sei tu non mi importa più di nulla."
È fissato con la sua macchina, non posso immaginare come si senta.
<<Quindi sono più importante della macchina?>>
Dico sorridendo e abbracciandolo.
<<Certo stupida.>>
Mi bacia in fronte.

Arrivano i suoi.
Ci scambiamo un semplice saluto con la mano,sono diversi da come li immaginavo.
Va meglio di come speravo, non mi fanno domande e mi mettono al mio agio.
I due mi riportano a casa e mi salutano.

***
Ora sono sdraiata sul mio letto.
Piano piano sento i pensieri lasciare la testa e dare spazio ai sogni.

Siamo all'entrata di scuola.
Cammino tranquillamente verso l'edificio, quando Ludovica mi prende per mano, la guardo accanto a lei c'è Giada che a sua volta tiene la mano a Ludovica.
Subito dopo, Eric e Marta afferrano la mia mano sinistra, mi tirano a loro, formando un abbraccio di gruppo.

<<Te lo dico per l'ultima volta Michelle, alzati subito!>>
Sono le 07:00 del mattino è ora di tornare all'inferno.
Da quando ero stata esclusa non volevo più andare a scuola, ho pure pensato di ritirarmi.
Quando cercavo di spiegarlo a mia mamma non capiva e come poteva?
Solo io so cosa provo, cosa sto passando e cosa ho dentro ogni volta che li guardo.

Prendo il cellulare.
•bimba come stai ??? Ho saputo dell'incidente•
•hai avuto un incidente?•
•ma cosa è successo???•
Lo schermo è pieno di messaggi di persone preoccupate per ieri notte.

A proposito dovrei dirlo a mia madre...
Magari più tardi, forse.
Metto dei jeans stretti e la felpa blu di Superman.

Arrivo a scuola con il solito quarto d'ora di ritardo.
<<Miller non si può ogni giorno ritardare!>>
Dice la professoressa Oscar di multimediale.
Mi siedo nella mia postazione che si trova accanto quella di Ludovica.
È l'unica del gruppo con cui ancora mi parlo, ma il rapporto non è più come prima, lo sappiamo entrambe.
<<Come stai?>>
Chiede la ragazza dalla pelle olivastra.
<<Un po' scossa dall'incidente di ieri sera...>>
<<Hai avuto un incidente?>>
Chiede spalancando gli occhi.
<<Si, con Daniel, pensavo lo sapessi, lo sanno tutti praticamente.>>
<<Non lo sapevo... Che cosa strana.>>
Sussurra più a se stessa che a me.
<<Cosa?>>
<<Anche Samuel ha avuto un incidente con la macchina, ieri sera, proprio come te.>>

>>

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S.A
Ciao belli, vi piace?
Spero di si, se avete consigli da darmi non esitate!😘

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