13- Halloween

129K 4.8K 547
                                    

Era già passato qualche giorno da quando Lore si era trasferito nella mia scuola, e tutto si era trasformato in un inferno.

Lui mi stava appiccicato, come se ci fossi stata solo io al mondo, e Arianna sembrava facesse da terza incomoda tra i due fidanzatini.

Un tempo io e lui eravamo amici, migliori amici e anche di più, ma ora la mia testa stava vagando in territori più tortuosi e non potevo permettermi di distrarmi.

Far finta di non avere lo sguardo di Nico addosso ogni momento, ogni volta che Lore mi toccava e mi abbracciva, era diventato uno stile di sopravvivenza.

I suoi occhi bruciavano sulla mia schiena, lo vedevo che socchiudeva gli occhi e faceva grandi respiri per calmarsi e non fare una strage.

Speravo però che facesse qualcosa, qualunque cosa, giusto per farmi sentire viva, non sopportavo il fatto di non potergli parlare, nè toccare.

Era tutto un controsenso, io gli avevo proposto questa cosa dell'ignorarsi e io volevo che lui non lo rispettasse, che si ribellasse e venisse a baciarmi davanti a tutti.

Lore, dal canto suo, non si era accorto degli sguardi omicidi di Nico e neanche delle mie espressioni infastidite ogni vita che mi prendeva per mano o che mi sfiorava i fianchi.

Stasera ci sarebbe stata la festa di Halloween a cui lui ovviamente si era imbucato.

Non ne potevo più, volevo respirare, stare qualche minuto da sola, invece Lore mi era sempre attaccato come una cozza, mi aveva fatto persino pensare che ci volesse riprovare con me, e forse avevo ragione visto che non mi toglieva gli occhi e le mani di dosso.

******

La festa si teneva poco fuori città, in un locale molto frequentato da ragazzi di ogni età, immaginavo già il casino immenso che ci sarebbe stato.

Avevo deciso di vestirmi in modo strano, stile dark-punk o qualcosa del genere insieme ad Arianna, bastava che fosse qualcosa di nero e noi ci avremmo aggiunto anche un bel trucco pesante, giusto per non farci mancare nulla e sembrare dei mostri.

Dopo aver messo sotto sopra il mio armadio, avevo scelto dei pantaloncini neri abbinati a una canotta degli AC/DC e delle calze a rete, sarei morta di freddo ma nel locale sarei soffocata dal caldo.

****

Appena entrammo fummo invasi dalla musica più paurosa del secolo, schiamazzi, odore di alcool e fumo.

Lore, che non si era travestito, mi strinse la mano manco fossi una bambina da proteggere, peccato che io fossi ormai abituata a questo ambiente.

Cercammo un posto libero dove poter respirare aria e non fumo con Arianna che ci faceva da guida, e cercando di non farci travolgere dalla folla di ragazzini che ci stava intorno.

Finalmente arrivammo ai divanetti e ci sedemmo, guardandoci un po' in giro, io in cerca di qualcuno in particolare, che però non trovai tra i tanti occhi che ogni tanto ci lanciavano delle occhiate.

«Vado a prendere qualcosa da bere?»
Chiese Lore, ma non mi sembrava molto convinto.

«Si, io prendo un angelo azzurro, tu Ali?»
«Io un keipiroska grazie.»
Gli sorrisi e finalmente si allontanò, sparendo tra la folla.

«Grazie a Dio.»
Imprecò Arianna, probabilmente era stufa pure lei di avere una guardia del corpo.

«Non dirlo a me.»
Dissi passandomi una mano tra i capelli.

«Carino è carino però, cazzo che peso! Vorrà mi provarci con te?!»
«Dai Ari, è acqua passata, lo sai anche tu che non mi interessa.»
Sbuffai, avrei dovuto parlarne con lui e farmi spiegare perché si comportava peggio di mio padre.

Mi persi nei miei pensieri e mi risvegliai solo quando vidi apparire davanti a me un bicchierino con un liquido rosso, dall'aspetto invitante.

«Grazie Lore.»
Gli sorrisi e iniziai a bere la mia bevanda, un po' di alcool mi avrebbe chiarito le idee, o confusa ancora di più.

«Ali andiamo a ballare?»
Mi chiese Arianna dopo aver terminato il nostro drink.
«Si andiamo.»
Dissi alzandomi.
«State attente.»
Si preoccupò lui che mi aveva già ripresa per un braccio.
«Si papà, e ora lascia la mia amica.»
Disse Arianna prendendomi dall'altro braccio e trascinandomi in pista, mentre un Lore contrariato ci seguiva e mi prendeva per i fianchi.

Un bacio tra amore e odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora