[epilogo+sequel]

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[capitolo modificato]

DARLING

+vi ringrazio tutti, uno ad uno, per le belle parole che mi avete regalato, un grazie grande come una reggia va a voi lettori, a cui dedico questo capitolo finale.

xoxo

«Allora, allora, avete fatto cose zozze?» mi domandò Gaia assalendo mi s scrollandomi per le spalle e con l'allegria e la curiosità a tremila.

Roteai gli occhi e sorrisi ebete «ma che dici» esclamai cercando di farla zittire tappandole la bocca, dopotutto era una situazione comica nel bel mezzo del corridoio a fine lezioni e tutti ci stavano osservando con facce strane e stanche per la mattinata intensa.

«Si certo, sai che devi raccontarmi i dettagli?» ribatté seria dimenandosi dalla mia presa e incrociando le braccia, ticchettando con il piede a terra come qualcuno che si aspetta qualcosa di importante.

«Ma non c'è niente da dire, qualche bacio e basta» minimizzai con gli occhi luminosi e pieni di ricordi del giorno prima 

«Si vabbè, ciao Alice, domani ti rapisco e confessi» sentenziò mentre raggiungevamo l'uscita della scuola piena zeppa di studenti ormai liberi da questo giorno infernale.

Ridacchiai e scrollai le spalle prima di bloccarmi a metà gradinata.
«Ahi ahi» sentii la mia amica darmi una gomitata e presi un respiro profondo prima di affrontare il nemico.

«Jacopo» diedi voce si miei pensieri confusi prima che lui mi stampasse un bacio tra labbra e guancia.

Sorrisi forzatamente e deglutii a vuoto, cercando di pensare velocemente a come togliermelo di torno senza ferirlo troppo.

«Buongiorno» rispose lui raggiante e pieno di allegria.
Perfetto, proprio una bella situazione del cavolo.

«Che ci fai qui?» domandai perplessa e mi guardai intorno in cerca di lui, che come sospettavo, mi stava osservando intensamente e incenerendo con lo sguardo il ragazzo davanti ai miei occhi.

«Sono venuto a salutarti, non sei contenta?»

«Sì» mentii cercando di non darlo a vedere «però pensavo che..»

«Che sarei scomparso? Non fa per me baciare una ragazza e non farsi più vivo»

Deglutii rumorosamente e vidi Gaia spalancare leggermente la bocca e rimanere di pietra, forse avevo omesso quel particolare tanto importante per lui ma non per me.

«Ecco, a proposito io..» iniziai, cercando le parole giuste per porre fine alla sua corte serrata.

«Alice andiamo» sentii la sua voce autoritaria e tirai un sospiro, alzai gli occhi e lo vidi con un'aria infastidita, poi mi si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla come per marcare il territorio e forzò un sorriso tirato.

«E tu sei?» chiese invece Jacopo, potevo sentire e percepire distintamente la tensione nell'aria, guardai Gaia e capii che stava pensando la stessa cosa.

Sperai solo che non finisse in una rissa, o in una scazzottata tra ragazzi alpha.

«Il suo fidanzato e ora dobbiamo andare a rotolarci nel prato, quindi se non ti dispiace» e mi prese la mano trascinandomi via, senza darmi la possibilità di replicare e di rendermi conto di come mi avesse chiamata, lasciando un Jacopo sorpreso e seccato alle nostre spalle e una Gaia con gli occhi a cuoricino.

«La prossima volta ti chiuderò a chiave» sibilò seccato accarezzandomi i capelli, che a causa del clima umido e freddo erano diventati una specie di criniera.

Un bacio tra amore e odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora