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SPERO SI RIESCA A LEGGERE ORA!

ALICE

Mercoledì, ancora metà settimana e basta.

Devo ancora capire come ho fatto a vivere fino ad oggi, soprattutto dopo ieri.

Sopravvivere al dolore e alla voglia di prendere a pugni qualcuno.

Non è stato per niente facile, niente va come mi immagino.

Ogni cosa va dove cazzo vuole senza chiedermi il permesso e quella che ci sta male, che soffre sono io, sempre.

Sono la cretina che ama, nonostante l'evidenzia, nonostante i segnali forti, ma a me piace crollare.

C'è uno strano gusto nel provare e constatare che gli altri avevano ragione, che ti avevano avvertito a cosa potevi andare incontro, ma te ne freghi.

Perché se non ci provi perdi tutto.

E io perdo sempre e crollo sempre, incondizionatamente.

False speranze, illusioni, ecco cosa sono.

Ci credo sempre e non dovrei.

Mai, giammai, col cazzo.

Cercare una canzone che mi rappresentasse e che non mi facesse sentire sola non tmi era mai stato così facile.

"Cercavo amore e alla fine mi ero illusa fossi te cercavo amore ma alla fine ho avuto tutto tranne cercavo amore e alla fine ho anche creduto fosse in te cercavo amore ma alla fine ho sparato contro

L'amore che mi prometteva di baciarmi abbracciarmi idolatrarmi mi hai detto ti amo non ti conosco"

«Oh, già sveglia tesoro?» mia madre sembrava perfino dolce e premurosa senza le solite urla mattutine.

Sbuffai alzando gli occhi al cielo.

Perché secondo lei io avevo dormito?

Bastava guardarmi in faccia per vedere le ferite impresse.

Mi alzai dal letto e mi diressi verso l'armadio per scegliere cosa indossare per la scuola.

Non avevo voglia, non volevo uscire di casa in realtà, volevo solo starmene da sola a piangere senza mai smettere.

Eppure dovevo affrontare la realtà, il vederli tutti i giorni, evitarli e mandarli a fanculo.

Ottima tattica Alice.

«Tesoro stai bene?»

Cinque minuti che gira nella mia stanza e se ne accorge solo ora che sto male.

Che il mio cuore è scomposto in mille pezzi, che non si può ricucire, che non può guarire, semplicemente è a brandelli, mangiato, usato e buttato via.

«Mai stata meglio» dissi retorica con una punta di nervosismo.

Non avrebbe capito, inutile parlarne.

Avrebbe dato la colpa a me, come è giusto che sia.

In realtà, non era mai stata peggio.

******

Arrivare a scuola in anticipo l'unico giorno in cui non vorresti neanche varcare quella porta, preferiresti stare in coma piuttosto.

E io un po' già c'ero, ero in coma di sentimenti distruttivi.

Fai finta di niente, sii forte e sorridi, stringi i pugni e vai per la tua strada.

Il mio mantra avrebbe dovuto aiutarmi, invece non mi preparò per niente alla sua visione.

Un bacio tra amore e odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora