«Hai cinque minuti?» sobbalzo quando sento la voce di Hay dietro di me.
Sono seduta sulla sedia della scrivania, intenta a vedere una serie tv.
Non mi aspettavo di essere interrotta, né tanto meno dal mio fratellino.
«Ehm... certo. Di che vuoi parlare?»
Mi giro a guardarlo: ha gli occhi lucidi e rossi, come se avesse pianto.
Lo so perché, essendo che ha i miei stessi occhi, abbiamo anche le stesse reazioni.
Hayes si siede sul bordo del mio letto in modo da essere di fronte, ed intanto il mio cuore accelera con i battiti.
Non abbiamo mai parlato in questi giorni, perché ora improvvisamente compare in camera mia e vuole chiarire?
Sempre che lo voglia fare, infondo ha solo detto che mi vuole parlare, non fare pace.
Si schiarisce la voce prima di sussurrare le parole. «Ti devo delle scuse. Ho pensato solo a me e non a come ti sei sentita quando ho fatto quella scenata perché stai con Cameron. Mi ha detto che l'hai lasciato per colpa mia, Jo... io non volevo questo. Volevo solo che tu fossi onesta con me.»
Scuoto leggermente la testa. «Non devi scusarti, Hay. Tra l'altro fra meno di un mese ce ne andremo, Cam è famoso e sai che non credo alle relazioni a distanza.»
È vero: il tempo qui è volato, e noi fra due settimane e mezzo dovremmo tornare ad Austin.
Mi mancheranno un sacco tutti i Magcon, Sierra e credo anche un po' gli zii.
E Cameron... bé lui è un caso a parte.Mi manca anche ora che non lo vedo da due giorni, e stiamo nella stessa città.
Dopo quel pranzo, ed il nostro momento romantico, non l'ho più visto.
Non stiamo neanche insieme: il nostro era solo un momento di debolezza.
Hay si morde il labbro. «Continuo a pensare che ti avrei dovuto sostenere, invece ho fatto lo stronzo.»
Mi alzo per abbracciarlo, e per farlo meglio mi siedo sulle sue gambe.
È più piccolo di me di età, ma è molto più alto e robusto.
«Mi sostieni sempre, Hayes. Lo stai facendo anche ora. Non sei uno stronzo, non pensarlo mai più, capito?»
«Ti voglio bene, Jo.»
Sorrido sulla sua spalla. «Anche io.»
Hay si stacca un po' da me. «Ti rende felice, Jocelyn. L'ho visto, perché non provi questa cosa della distanza? Non ci hai mai provato, potrebbe andare bene.»
«Potrebbe.» specifico. «Potrebbe anche non andare bene, ed io non voglio soffrire di nuovo.»
«Lo stai già facendo.»
Chiudo gli occhi, per non fargli vedere le lacrime.
Vorrei restare a New York, come Nash. «È una mia decisione, Hayes. Non cambierò idea.»
Mio fratello mi stringe di nuovo a sé e lo sento annuire.
So che lo fa per me, ma non credo che una relazione a distanza sia giusta per me.
Tra l'altro Cameron è uno dei ragazzi più famosi in America... quante ragazze più belle e simpatiche di me incontrerà? Tantissime, ecco tutto. Mi dimenticherà in neanche due giorni.
Io, però, non dimenticherò lui.
•••• •••• ••••
«Volete venire con me ed i ragazzi a fare un giro?» Nash sbuca da oltre la porta, chiedendo a me ed Hay di venire con lui dai Magcon.
Hayes stoppa il video gioco e si gira a guardarmi inarcando un sopracciglio. «Ti va?»
Annuisco, e spendo definitivamente il gioco.
Sono passati già tre giorni da quando io ed Hayes abbiamo chiarito.
Siamo rimasti praticamente sempre a casa, perché il tempo non è dei migliori: fa veri e propri acquazzoni, con gocce grandi quanto noci.
Non sto scherzando, una macchina a Time Square si è pure rotta per questo motivo.
Oggi, invece, è nuvoloso, ma non piove ancora. Perché non approfittarne?
E poi vedere i ragazzi e Sierra non mi dispiace per niente, anzi.
«Andiamo, allora.» Nash ci fa segno di seguirlo ed io nell'ascensore chiedo una cosa che fa prendere cento infarti a tutti e due i miei fratelli.
«Posso guidare io?»
«Scusa, Jo.» risponde Nash. «Ma quando mi vorrò suicidare ti faccio un fischio e guidi tu, okay?»
«Oh andiamo!» sbuffo, alzando anche gli occhi cristallini al cielo. «Non faccio così schifo a guidare.»
Hayes inarca un sopracciglio. «Ah, no? Ti devo ricordare la vecchietta che hai quasi investito con il foglio rosa, o il motorino che hai fatto "accidentalmente" cadere mentre facevi manovra? Per non parlare di quando-»
«Okay, okay.» alzo le mani, come per difendermi e farli stare zitti. «Guiderà Nash, ho capito.»
Nash si avvicina per darmi un bacio sulla fronte, poi le porte dell'ascensore si aprono ed usciamo tutti e tre.
Voglio godermi al meglio questi ultimi giorni qui, in modo che quando sarò ad Austin, ricorderò queste giornate con il sorriso sulle labbra, e alcune lacrime di malinconia che mi solcheranno le guance.
So che mi mancherà New York soprattutto quest'anno. Ho trovato degli amici fantastici, che si sono dimostrati essere come fratelli.
Per non parlare di Sierra.
E per non parlare di Dallas.Loro due, e Nash ovviamente, saranno quelli che mi mancheranno di più.
~Angolo autrice~
Buon Natale a tutti!! ❤️🎄
Come stanno procedendo le feste?
Emozionati per Capodanno?
Fatemi sapere, lol.
A proposito di Natale e regali, vorrei ringraziarvi perché Ti odio Cameron Dallas ha raggiunto 5mila letture!!!! 5mila, ancora non ci posso credere.
Grazie a tutti, veramente. Siete fantastici.
Ora vi lascio, auguri ancora. 💗
-sil
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Ti odio Cameron Dallas
FanfictionJocelyn è la sorella dei famosi Nash e Hayes Grier. Il più grande dei Grier dopo essersi trasferito a New York dai suoi zii conosce Cameron Dallas, il suo futuro migliore amico. Jo e Cameron andranno d'accordo quando si conosceranno? E se capiranno...