Liberi

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* Jordan pov *

Alexei Black si avvicinò a noi, nonostante la sua attenzione riguardava solamente i gemelli ed Aiden.

《Alyson, Lucas. Finalmente. E con i vostri poteri risvegliati.》la voce metallica del demone risuonò nella fabbrica.

Lucas si era messo davanti al cugino per fargli da scudo, Alyson invece aveva tutta l'aria di saltare addosso al nonno e squarcargli la gola.

Lo sguardo di Alexei Balck cadde su di me e il mio branco e cercai di usare tutte le mie forze per liberarmi dalle catene, ma non c'era nulla che potessi fare.

I suoi figli che lo accompagnavano avevano lo sguardo vitreo, lontano anni luce. Sembrava che ci fosse qualcun altro in quei corpi.

《Alexander, occupati del branco.》ordinò Alexei e il figlio si mosse senza porre resistenza. Una sfera di fuoco comparve nel palmo della sua mano.

《No, fermo!》la voce di Lucas aveva qualcosa di dolce e severo allo stesso tempo. Non lo avevo mai sentito così. Avevo come un impulso di ascoltarlo. Anche suo padre doveva essere sotto quel effetto perché non si mosse più.

Alexei sorrise《Interessante. Io ho avuto mesi per imparare a controllarli e tu hai solo bisogno della tua voce. Purtroppo questo non lo fermerà.》fece cenno all'altro suo figlio che a tradimento si avvicinò alle spalle del nipote, afferandolo per il collo.

Aiden rimase scioccato nel vedere suo padre così, ma Alyson ebbe una relazione del tutto diversa. Si trasformò e con un movimento della mano allontanò lo zio dal fratello.

Alexander nel frattempo era tornato di nuovo verso di noi, ma questa volta non fu la voce di Lucas a bloccarlo ma un altro demone.

Arthur.

Afferrò il suo braccio e lo bloccò《Scusami zio, ma non te lo posso permettere.》Alexander, però, aveva altri piani e colpì il nipote in viso. Arthur indietreggiò, ma di certo non lo fermò. Come la cugina si trasformò e iniziò a combattere contro lo zio, finché anche Lucas, in forma umana, lo raggiunse.

《Lascia fare a me. Vai da tuo padre e tuo fratello. Alyson chiama in rinforzi.》ordinò il ragazzo.

Il cugino annuì e svanì, lasciando padre e figlio uno difronte all'altro.

《Fermati.》ordinò nuovamente il figlio e Alexander si bloccò, ma solo per una manciata di secondi. Si riprese in fretta e il secondo dopo il suo corpo sparì.

《Oh cazzo.》imprecò Lucas che si guardò intorno. Cadde atterra senza il minimo preavviso. Si rialzò, ma poi ricevette un altro colpo. E ancora e ancora, finché non rimase steso per terra. Sangue gli uscì dal naso e dalla bocca e il suo occhio sinistro si stava gonfiando lentamente. Un ringhiò uscì dalle labbra di Lucas. A quanto pare ne aveva avuto abbastanza.

《Ah, è così allora.》Il ragazzo aprì gli occhi che avevano assunto lo stesso colore del sangue. Lunghi artigli neri erano apparsi sulle dita e le punte blu dei capelli avevano lo stesso colore degli occhi.

Quando tornò in piedi diventò sempre più alto e ancora più alto. La camicia si strappò sulle braccia e mostro due braccia davvero muscolose che non sapevo nemmeno avesse avuto. Le gambe diventarono poi robuste e su diversi strati della sua pelle, leggermente rossa anche essa, erano comparsi dei segni. Dei segni che aveva anche suo padre. A parte i simboli notai i tatuaggi del ragazzo, tra cui il simbolo di un grado intorno al suo braccio sinistro. Notai che anche gli altri Black ne avevano uno, solo in altri posti del corpo.

I denti si erano fatti affilati, come quelli di un vampiro e quando stava per ricevere l'ennesimo colpo, Lucas riuscì a bloccare il padre.

《Ho detto fermati.》la sua voce metallica risuonò di nuovo in quel posto, ma adesso sembrava molto più convincente.

La Cacciatrice DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora