Passarono molti anni, e durante quegli anni le cose cambiarono notevolmente. Harry si era sposato con Ginny e aveva avuto due figli che non gli assomigliavano per niente - uno assomigliava spaventosamente a Blaise Zabini e l'altro a Seamus Finnigan. Ron, invece, affittò una capanna abitata precedentemente da Maurizio Costanzo, che condivise con una torta. Ginny era ancora a Hogwarts, incapace di farsi promuovere all'anno successivo. Per quanto riguarda Blaise, beh, lui se l'era cavata molto meglio degli altri tre. Continuava a predicare la pace nel mondo, ma la sua reputazione di secondo ragazzo più figo di Hogwarts e d'Inghilterra non crollò mai. Draco, infine, aveva buttato a calci nel culo i suoi genitori fuori da Malfoy Manor - o Villa Malfoy - per andare ad abitarci con Mione.
Quel mattino, Draco si svegliò abbastanza di buon umore. Con uno schiocco delle dita fece apparire la sua classica camicia aperta senza bottoni e i jeans attillati. Quando indossò tutto, fece per uscire dalla stanza, ma Mione lo chiamò.
«Drachino, dove vai?»
«Preparati che dobbiamo andare ad un intervista. La Skeeter ci aspetta».
Mione annuì. Pochi minuti dopo scese in salotto.
«Genoveffo!» urlò con la sua melodiosa voce da Mary Sue. «Uga!»
Improvvisamente due bambini brutti come la fame si precipirarono in salotto.
«Vi porto dai nonni. Contenti, piccolini picci picci?» ridacchiò Mione con voce zuccherosa.
I due bambini si guardarono spaesati, poi corsero in macchina.
«Che bambini ritardati» borbottò il quadro di Rocco appeso al muro.
Mione si voltò verso di lui con aria contrariata.
«A proposito...» borbottò Rocco con discrezione, «com'è andata stanotte? Li hai seguiti i miei suggerimenti?»
Ma prima che lei potesse rispondere, Draco apparve dal nulla e le sorrise. Rocco li guardò con un sorrisetto malizioso.
«Andiamo, Mione?»
«Andiamo, Drachino!»
E intrecciate le loro mani diafane, si incamminarono fuori di casa. Draco avvicinò il suo viso a quello di Mione, i loro volti erano così vicini...
Crack!
Una figura alta con una veste che sembrava essere appartenuta a Mortisia Addams interruppe il loro disgustoso scambio di affetto: era Voldemort. Aveva boccoli biondi e il naso perfettamente dritto, e quel sorrisetto gli donava un'aria sexy e arrogante. Ma no, scherzavo! Era sempre lui, il nostro caro Voldemort senza naso e senza capelli.
«Voi due avete rotto il cazzo a me e a metà lettori di EFP» sbottò, e afferrò la sua bacchetta da sotto la veste.
Draco e Mione erano paralizzati dalla paura.
Voldemort puntò la bacchetta su Draco. «Avada Kedavra!» E il suo corpo cadde a terra.
Arrivò il turno di Mione.
«Avada Kedavra!» E cadde anche lei vicino al marito.
Voldemort sorrise soddisfatto. Un'ultima risata, poi si Smaterializzò.
Se vi aspettavate un lieto fine, gente, vi sbagliavate di grosso.Note dell'Autrice:
Devo dire la verità, inizialmente non avevo pensato a questa fine. So solo che mi è venuta voglia di ucciderli entrambi.Muahaha. Non potevo farli sopravvivere.
Onestamente. Forse sono solo frustrata per il rientro a scuola.
Ora, parlando di cose serie. Vorrei ringraziarvi con tutto il cuore per tutte le vostre stupende recensioni, il vostro supporto e il vostro entusiasmo. Nonostante tutte le critiche ricevute, mi avete incoraggiata a continuare a pubblicare i capitoli.
Grazie, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE. Siete stati magnifici, e sono così felice di avervi regalato un sorriso! :)
Un bacio a tutti, e... alla prossima. :)
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Guarda papà, una Dramione! (CC) Humor
HumorGuarda, papà, una Dramione! HUMOR Siamo in un Universo parallelo: quello delle fanfiction Dramione. Sconsigliata per le persone sensibili e/o deboli di cuore. FANFICTION RIVEDUTA E CORRETTA. Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa Ti...