POV. PERCY
Sono un fottutissimo idiota. Dopo non si sa quanti anni al Campo avrei dovuto sapere che dire " sarà una passeggiata" o cose simili portano una sfiga incredibile. Maledette Parche...Stop
Torniamo indietro di circa 10 minuti: stavamo combattendo con i mostri mucca, quando un urlo mi sorprese. Riconobbi subito la voce, virile come sempre, di Michael. Io, che stavo spalla a spalla con Annabeth, lanciai un sguardo preoccupato ad Astrid e lei fece lo stesso con noi.
Come una cosa sola, corremmo insieme verso la direzione del grido. Quello che vedemmo fu orribile: il ragazzo era completamente circondato dai catoplebi, o come si chiamano.
Dopo pochi secondi fu sommerso da quelle creature, ma la cosa peggiore era che rischiava di soffocare, sotto il peso di tutti quei mostri.
Vidi Astrid incazzata:
-Ehi! Giù le zampe dal mio ragazzo! Solo io posso picchiarlo o soffocarlo!-
-Ti amo anch'io, As.-
Lei lo ignorò, poi cominciò a falciarli uno ad uno finché non ne rimasero che una manciata.
Ovviamente io ed Annabeth aiutammo, ma la maggior parte lo fece lei. Bene, questa era la buona notizia. La cattiva? Alcuni di quei mostri erano riusciti a scappare, portandosi dietro anche il figlio di Ermes.
Mi guardai intorno per vedere più o meno la situazione circostante. Avevamo tutti e tre il fiatone, Annabeth aveva qualche taglio sulle braccia e sulle gambe, come me, mentre mia sorella ne aveva uno profondo sul viso ed altri superficiali un po' dappertutto.
La mia ragazza, quasi leggendomi nel pensiero, prese un po' di ambrosia dal suo zaino e la mise in bocca a Chiara.
Lei tossì, ma era già meno pallida in viso, e questo mi tranquillizzò un pochino.
La vedevo che stava per esplodere, così la strinsi a me, anche se sapevo che niente l'avrebbe fermata dallo sclerare che stava per arrivare...
-TARTARO SEI UN FOTTUTISSIMO PEZZO DI MERDA BASTARDO!-
...Infatti.
Stava per distruggere qualcosa, ma ho imparato a mie spese che era sconsigliato se ci tenevo alla mia vita. Conoscevo mia sorella, aveva bisogno di sfogarsi.
La conoscevo sì, ma quanto?
La sua storia mi è stata ignota per così tanto tempo... certe volte la rivedo come la bambina spensierata e iperattiva che è sempre stata. Altre volte è come se quella stessa bambina sia rimpiazzata da una donna che ne ha passate troppe e che guarda il passato con rammarico.
Io ho bisogno che lei si apra con me, ho bisogno di capirla. Voglio aiutarla. Le voglio bene e non si merita di soffrire così.
Annabeth la guarda comprensiva. In fin dei conti lei è la stessa ragazza che è scappata di casa a 7 anni, fra tutti forse è quella che la capisce di più.
-Astrid...-
-Ti prego no, Percy, non adesso.-
-Ok... vieni qui.-
La abbraccio ancora. Di solito lei odia il contatto fisico, ma tutti ne hanno bisogno a volte. Anche i più forti.
Annabeth interviene, dopo che ci siamo staccati.
-Ragazzi, dovremmo cominciare a cercare Micheal. Ma visto che sta calando la notte dovremmo accamparci e fare dei turni di guardia, per sicurezza. Comincierò io.-
-E io starò con t-
-No, Percy, stai con tua sorella. Io me la posso cavare.-
La guardo stranito. Non è da lei comportarsi così ed io mi preoccupo soprattutto quando si comporta in modo così strano.
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The Princess Of Sea
FanfictionSe Percy avesse una sorella? E se questa sorella fosse una fangirl? Lo scoprirai solo leggendo.