L'INGANNO (Cap.17)

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GIORGIO'S POV

<Piccolo> sussurro con gli occhi lucidi.

Lui mi guarda con sguardo stanco e accenna un sorriso. È incredibile quanto sia grande la sua forza. Nonostante tutto, cerca sempre di sorridere... per me. Sa quanto amo il suo sorriso.

Prova ad alzarsi, ma lo blocco tenendolo dal petto.

<Fermo piccolo. Sei ancora troppo debole per alzarti> dico prendendogli la mano.

Gli accarezzo i capelli, spostando quei piccoli ciuffetti sudati che gli cadono sulla fronte. Lui chiude gli occhi per un attimo, poi li riapre e sposta lo sguardo verso la crew, accennando un sorriso.

<Ci hai fatto spaventare Giampiero> dice Giovanni.

Lui sorride senza dire nulla. Poi si gira verso di me, guardandomi con quei suoi occhi lucidi e cerchiati di rosso per la stanchezza.

<Credevo... mi avessi... a-abbandonato> dice a voce bassa, tenendomi la mano.

<Non lo farei mai> gli accarezzo la mano col pollice.

<Ecco l'acqua> torna Mauricio con un bicchiere <Hey Giampy, come stai? Va meglio?> chiede poi.

Lui annuisce. Tutta la crew si avvicina a lui per salutarlo.

<Dai riposati ora Giampy, sei troppo debole> dice Federico accarezzandogli il petto amichevolmente, scompigliandogli poi i capelli, facendo sorridere timidamente Pietro.

<Sì ha ragione Federico> risponde Giovanni <Sei troppo debole anche per parlare. Non sforzarti troppo>

<Tanto staremo insieme per due settimane> continua Matteo.

<Ma come? Non era una?> chiede Andrea confuso.

<Ho chiamato il proprietario e ho chiesto un'altra settimana. Lui ha subito accettato> spiega Mauricio.

<Ce dovrai sopportà per un po' a Giampiè!> scherza Luca.

Tutti si mettono a ridere, persino io. Noto però Pietro sforzarsi nel ridere, facendo poi una smorfia di dolore.

<Ok basta ridere> poggio la mano sul suo petto <non devi sforzarti piccolo. Ok?>

Pietro annuisce con la testa.

<Lasciamoli soli ragazzi, torniamo a editare noi> dice Federico, facendo tornare tutti al computer.

Pietro ora ha gli occhi chiusi. Decido di sdraiarmi accanto a lui, fortunatamente il divano è abbastanza largo. Poggio la testa sul cuscino, poggiandomi con la guancia alla spalla di Pietro. Non voglio fargli male. Dovrei medicarlo, ma preferisco che si riposi prima.

Poggio la mia mano sul suo petto, tenendo quella di Pietro. Lascio dei piccoli baci sulla sua spalla, facendolo addormentare.


FEDERICA'S POV

<CHE CAZZO VUOL DIRE CHE NON SONO 50MILA BRUTTI IDIOTI?> ci urla contro il capo, buttando ogni oggetto che trova a terra.

<Scusa capo, noi credevamo ci fossero tutti i soldi> si giustifica David spaventato.

Marika alterna lo sguardo tra me e il capo. È terrorizzata. È entrata da poco nel giro, e non l'aveva mai visto così arrabbiato. Il capo è capace di uccidere anche solo perché il caffè non era abbastanza zuccherato. Gliel'ho visto fare un paio di volte. Lui è fatto così; si diverte ad uccidere, è spietato, senza cuore, e prova gusto nel torturare le persone.

Due amici non solo amici 2 || MurrytekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora