È TUTTA COLPA MIA (Cap.2)

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PIETRO'S POV

<Giorgio> lo chiamo ma non risponde. Sembra sommerso dai pensieri.

<Giorgio che ti succede?> chiedo nuovamente.

Sembra risvegliarsi e confuso risponde <Niente niente>

<A cosa pensavi?> gli chiedo, quasi preoccupato.

<Tu cos'ha risposto a quella ragazza?> mi risponde con un'altra domanda.

<Le ho chiesto chi fosse e lei mi ha detto di chiamarsi Marika, e che tu e lei avete un'amica in comune> spiego sperando si tranquillizzi.

<E le hai chiesto chi fosse questa "amica in comune"?>

<Sì. Ma mi ha solo detto che è molto vicina a te> lo guardo.

Giorgio si alza, portandosi le mani tra capelli. Fa avanti e indietro per il salotto, quando sentiamo squillare un cellulare. È il mio. Lo prendo ma lui mi blocca <Fai rispondere me>

Faccio come mi dice. Prende il cellulare in mano e preme il tasto verde.

<Lascia in pace il mio ragazzo> urla con tono autoritario.


GIORGIO'S POV

<Ma che fidanzatino geloso abbiamo qua> risponde una voce femminile. Una voce fin troppo familiare.

<Che cosa vuoi da lui?> chiedo abbassando la voce, mantenendo comunque un tono autoritario.

<Non è lui che voglio> risponde <almeno per ora> dice sussurrando, ma riesco a sentirla. 

Faccio di non aver sentito quella frase <Allora perché hai chiamato sul suo numero?> sono piuttosto nervoso.

<Ma Giorgio non hai capito chi sono?> ride rumorosamente.

<Sono Federica mio caro Giorgino. Non avevo il tuo numero così ho dato a Marika il compito di procurarsi quello del tuo fidanzatino nano. Sapevo avresti risposto tu> continua a ridere. Ha una risata fastidiosa.

<Te lo ripeto per l'ultima volta. Che cazzo vuoi da me?> sbotto incazzato.

Noto Pietro guardarmi preoccupato.

<Cosa voglio te lo dirò più avanti. Nel frattempo però, voglio che tu soffra. Con te soffrirà anche il nano è ovvio> dice con così tanta leggerezza da farmi raggelare il sangue nelle vene.

<Lui non lo toccherai. Prenditela con me, ma con lui non ti azzardare> la minaccio.

<Ahahah povero Giorgino. Proprio non capisci eh? Eppure ti facevo intelligente. Pensaci ancora un po' e forse capirai ahahah> dice infine, per poi riattaccare con il suono fastidioso della sua risata.

<Cazzo> urlo portandomi la mani ai capelli. Sono nella merda.

Pietro si alza di colpo venendo verso di me. Lo abbraccio forte. Non me lo perdonerei mai se gli accadesse qualcosa. Devo proteggerlo.

Gli accarezzo i capelli, mentre sento delle lacrime scivolare copiose sul mio viso.

Pietro si stacca da me, portando le sue mani sul mio viso.

<Ei ei Giorgio... andrà tutto bene vedrai> cerca di tranquillizzarmi, ma so che non sarà così.

<No Pietro non andrà tutto bene. Non questa volta>

Odio farmi vedere debole, fragile... specialmente da lui, ma non riesco a trattenermi.

<È tutta colpa mia. Mi dispiace così tanto Pietro. È solo colpa mia> lo abbraccio forte, facendo combaciare i nostri petti.

<Lo affronteremo insieme. Qualsiasi cosa sia. Ok?> ha un tono dolce. Lo bacio.

<No Pietro. Me la vedrò io. A te non deve accadere nulla, e ti proteggerò, costi quel costi> è colpa mia e devo cavarmela da solo.

Questa volta non risponde. Mi prende per mano e mi porta nella mia camera. Mi fa sdraiare sul letto, salendo poi a cavalcioni su di me. Mi bacia dolcemente, accarezzandomi il petto con molta delicatezza.

<Cosa stai facendo?> chiedo.

<Voglio farti capire che sono tuo, che ci sarò sempre per te e che qualsiasi cosa accada, non smetterò mai di amarti Giorgio>

Continua a baciarmi, facendo scontrare i nostri petti e i nostri membri, uno contro l'altro.

Per un po' riesco a non pensare a questa situazione. Mi concentro completamente su Pietro, dimenticandomi tutto, tutti i problemi, tutti i brutti pensieri. Penso solo a lui. A Pietro.


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Ed ecco il secondo capitolo tutto per voi. Spero via sia piaciuto. Ci vediamo domani col terzo capitolo.

Ciaoo


Due amici non solo amici 2 || MurrytekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora