Macarons

1.2K 88 185
                                    

"Hey, Thomas"

Newt era davanti a me. La camicia abbottonata male e il solito sguardo annoiato.

"Hey Newt"

Rimanemmo davanti alla porta a guardarci qualche secondo.

"Posso entrare?" Ero particolarmente a disagio. Non c'eravamo mai scambiati più di due parole e ora ero a casa sua. Mi chiedevo perché fossi venuto.

"Emh... Si" Ci mise un po' a rispondermi e dopo capii il perché. Quando entrai, vidi il suo soggiorno e la cucina. Erano completamente sottosopra. C'erano vestiti spari ovunque, sembrava fosse esplosa una bomba. Newt mi sembrava a disagio. Poco dopo si scusò per il disordine e parlò al ragazzino che mi aveva aperto la porta.

"Chuck, perché non vai di sopra?"

Il ragazzino annuì e sali le scale.

"È tuo fratello?"

Mi guardò e fece un cenno con il capo per confermare la cosa. Mi soffermai a studiare la casa, ma poi mi ricordai perché ero lì, così gli chiesi se avesse avuto delle idee per il regalo che avrei fatto a Teresa.

"Senti Thomas, io e te non siamo in buoni rapporti, ma nemmeno io ho già preso il regalo per Tessa."

Tessa? Non seppi perché ma quel soprannome mi diede fastidio.

"Promettimi che non riderai, ma ho pensato che potremmo... fare dei biscotti."

"Dei biscotti?" alzai un sopracciglio.

"Si, ma non dei biscotti qualsiasi. Conosco la ricetta per fare i macarons al cioccolato. Lei ama il cioccolato."

"Senza offesa, ma io non cucinerò mai dei biscotti con te."

"E allora cosa vorresti fare?"

...

Poco dopo io e Newt stavamo cucinando biscotti.

Avevamo pulito la cucina, o almeno, ci avevamo provato. Il ragazzo aveva già tutti gli ingredienti pronti. Da quanto tempo stava meditando di preparare macarons?

Farina, uova, zucchero a velo e per finire; Nutella.

Provai a contribuire al massimo, ma Newt sapeva esattamente cosa fare e andava troppo veloce rispetto a me.

Mi passò una ciotola con lo zucchero e la farina e, con una grossa spatola, iniziai a mescolare mentre lui iniziò a disegnare dei cerchi sulla carta da forno. Solo dopo compresi la loro utilità. Per un attimo mi fermai a guardarlo. Non lo avevo mai visto così concentrato, nemmeno quando aveva aiutato me e Teresa con i compiti di chimica. Stava disegnando dei cerchi perfetti.

"Ti muovi a girare quell'impasto?" disse guardandomi e smettendo per un attimo di disegnare.

"Come? Ah si. certo."

Inutile dire che quello fu il pomeriggio con più disagio della mia vita.
Qualche minuto dopo prese il mio impasto e lo mise assieme alle uova per poi adagiare il tutto con calma sui cerchi che aveva disegnato.
Mi disse di accendere il forno, lo feci.

Poco dopo tutto si trovava al suo interno.

Durante la preparazione io e Newt non parlammo quasi mai se non per dare e ricevere istruzioni. Avevamo ancora una questione in sospeso e mi ero promesso che avrei sistemato tutto. Almeno ci avrei provato, ma fu lui a fare il primo passo.

"Senti, mi dispiace per quel giorno, alla festa. Non volevo urlarti contro o insultarti in qualche modo."

"Lo so che non siamo nelle condizioni per farti una domanda del genere, ma per caso ti sta succedendo qualcosa? Puoi dirmelo se vuoi."

Soulmate || NewtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora