Capitolo 5

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Mi chiusi nel bagno e piangevo sempre.

-Melissa sei qui? Sono Laura, esci la prof. ha detto che se rimani altro tempo in bagno ti mette una nota.

Laura viene in classe con me.

-Si, un attimo ed arrivo.

Asciugo le lacrime agli occhi ed esco.

-Eccomi Laura.

-Melissa, ma stavi piangendo?

-Io, no no..perché si nota tanto?

-Insomma, hai gli occhi lucidi.

Andammo in classe.

-Signorina Marchesini, cosa ha fatto in bagno tutto questo tempo?

-Professoressa Ciglioli, cosa si può fare? Lei in bagno cosa fa?.

Tutti i miei compagni di classe risero.

-Oggi è molto ironica vero? Penso che le farà ridere anche un rapporto accompagnato da una sospensione con l'accompagnento di uno dei tuoi genitori, le va bene? o è troppo poco?

-Nono, può bastare.

-Non si scusa nemmeno signorina?

-Mi scusi!

Cazzo, pure la sospensione con l'accompagnamento ci mancava, sono un po' nervosa per fatti miei e quella se ne viene con la sospensione?

È da tanto che non ne prendevo una, si circa 3 mesi, io sono cosi una giovane ribelle e coraggiosa, dico le cosa in faccia a chiunque esso sia.

-Ludovica vai dalla preside e dille di chiamare a casa di Marchesini e di raccontare tutto il fatto alla madre

-Sarà fatto professoressa.

Sarà fatto professoressa, che leccapiedi.

Ovviamente la secchiona della classe Ludovica Del Gatto, doveva fare quello che diceva la professoressa... la loro cocca.

Finisce la scuola, torno a casa.

Ora mi aspettava una punizione, qualche durissima punizione.

-Ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Sei solo una stupida ragazzina, io ti faccio anchs uscire, ti tolgo la punizione e tu che fai?  Rispondi alla tua professoressa di Matematica e ti fai dare la sospensione. Oltre alle faccende di casa che mi avevi promesso di fare, uscirai da quella porta solo per andare a scuola! Mi hai capito signorina? Per una settimana niente computer, niente cellulare, niente feste e niente Pink Girl, siamo intesi?

-Si mamma. L'unica cosa che riesco a dire, mi dispiace molto.

Sono già triste per quello che ho sentito dire ad Andrea, ora ci mancava anche la mancanza di fiducia di mamma.

C'era anche Luca.

Oggi dovevo fargli la faccia bella, glielo avevo promesso a mia madre, ed ogni promessa è debito, quando prometto qualcosa a qualcuno io la faccio anche a costo di uccidere qualcuno, in questo caso era la felicità di mia madre e a me non costava nulla accontentarla.

Si fanno le 18 e pensavo a quello che aveva detto mia madre.

Aveva detto di non uscire dalla porta, ma non mi aveva proibito di non uscire dalla finestra.

Esco dalla finestra, senza farmi notare da nessuno e vado a casa di Serena, sto un po' con lei, ma verso le 19:30 mi avvio a casa.

Pov. Mamma

Dopo tutto quello che ha passato e passa mia figlia, le vieto anche di uscire? Che madre ingrata sono, ora vado su e le chiedo scusa e le tolgo immediatamente la punizione.

-Melissa, sono mamma apri. Melissa apri, apri scusa per prima.

Apro la porta e vedo che nom c'è. Melissa Anita Marchesini, Anita è il suo secondo nome,ti avevo detto di non uscire ed esci, mo che torni ti faccio sentire.

Pov Melissa.

Questa volta decido di entrare dalla porta e mi ritrovo mia madre ad aspettarmi.

-Mamma scusa, ma sono andata a casa di Serena per studiare.

-Ah si? Studiare? senza avere un libro in mano. Mi ha delusa, profondamente, io ero venuta sopra per toglierti la punizione, ma sai che ti dico sei ancora una bambina

-Si sono una bambina e tu non mi capisci. Urlai.

Un'altra volta che non ci capiamo,un'altra incomprensione da parte sua.

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