Capitolo 10 (seconda parte)*

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Dal modo in cui mi guarda credo che non si aspettasse di trovarmi qui. E sinceramente non so nemmeno io il motivo per cui sono qui. Inoltre io non gli piaccio e non vedo perché dovrei essere così masochista visto che sono sicura che mi tratterà male. Ma per adesso voglio spegnere il cervello e fare solo quello che mi passa per la testa, senza pensare alle conseguenze. Così entro in casa colpendolo con la spalla per farmi passare.

-Ciao, Miley. Anche io sono felice di vederti. E non preoccuparti, sto bene.- Mi dice sarcasticamente il biondo mentre chiude la porta. Io mi accomodo sul divano.

-Non me ne fotte un cazzo di come stai, Luke. A te non interessa, quindi non vedo perché dovrebbe interessare a me.- Gli dico in modo scortese. Lo so che mi sono ripromessa di non pensare più, ma spero davvero che non ci siano Liz e Grace.

-Allora cosa vuoi?- Mi chiede nel modo più gentile possibile.

-Niente.. Non sapevo dove andare.- Gli dico insicura. La rabbia sta iniziando a sfumare. Non voglio litigare con Ashton, infondo lui voleva solo farmi una sorpresa. E inoltre ho esagerato a dirgli che fa schifo..

-È sei venuta da me?!- Ha l'aria scettica.

Non so perché sono qui e non so nemmeno cosa dirgli.

-Io.. Ho litigato con Jace ed Ashton.- Luke si accorge della mia tristezza e si siede sul divano al mio fianco.

-Credevo avessimo litigato anche noi due.- Ha la voce dolce, senza giudizio, quindi mi calmo.

-Lo so.. Ma sinceramente il nostro litigio era una stupidaggine e non mi interessa se non ti piaccio.- Dico con'una alzata di spalle. Lui si acciglia.

-Cos'hai intenzione di fare adesso?!-

-Non lo so.. Mi sento terribilmente in colpa per Ashton. Che poi credo sarebbe successo qualcosa se Jace non ci avesse interrotto.- Mi accorgo subito di quello che ho detto e mi maledico mentalmente per aver deciso di non pensare.

-Se Jace non avesse interrotto cosa?- Chiede con aria minacciosa.

-Io.. Beh.. Noi.. Non..- Non so cosa dire. Mi sento in colpa per aver baciato un altro ma infondo lui ha proprio scopato con un'altra quindi non vedo per quale motivo dovrei vergognarmi. -Ci stavamo baciando.- Esclamo dopo qualche secondo. Lui si acciglia addirittura di più.

-E ti è piaciuto?- Mi chiede, spiazzandomi.

-Beh.. Direi di si.- Sono confusa. Perché me lo sta chiedendo? Non capisco dove vuole arrivare.

-Di più di quello che hai fatto con me?!- Adesso sta sussurrando e quando lo fa non finisce mai bene. Si avvicina a me. Decido di giocare al suo stesso gioco.

-Beh, in realtà si. Bacia da Dio ed ha un profumo stupendo. Poi, dai, guardalo! È la perfezione e..- Non mi lascia finire e si fionda sulle mie labbra. Non ha bisogno di chiedere accesso, la mia lingua si muove già assieme alla sua.

Mi spinge sul divano e mi fa allargare le gambe per posizionarsi al centro. Lentamente fa scendere le sua labbra sulla mia mascella e sul lato del collo. Io piego la testa per lasciargli più spazio e lui scende più giù con le labbra. Mi sfila il maglione e con i denti mi abbassa le spalline del reggiseno. Infila la lingua all'interno della coppa destra e il metallo freddo del piercing mi fa rabbrividire. Con l'altra mano prende l'altro capezzolo e ci gioca facendomi gemere ancora di più. Continua a provocarmi piacere stuzzicando con la mano e i denti i miei capezzoli e i miei gemiti continuano a riempire la stanza. Dopo poco mi sfila il reggiseno ed io tolgo la sua maglietta a mezze maniche. Anche nello stato di estasi in cui sono in questo momento riesco a pensare alla perfezione del Dio greco che mi ritrovo a petto nudo davanti.

You're not like him ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora