Capitolo 2

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Martedì.

Odio il martedì! Non so davvero per quale motivo, ma solo la parola mi disgusta. Sono le 7:30 e Jace non mi sta seguendo per casa urlandomi di muovermi. In effetti non è così male il martedì. Aspetta! Mancano tre quarti d'ora all'inizio delle lezioni ed io sono ancora nel mio letto? Cazzo! Scendo dal letto in un lampo e mi precipito nella cucina al piano di sotto. Piccola, so che odi il martedìquindi rilassati, vai al mare e non pensarci. Ti voglio bene, Jace.

Davvero? Come si fa ad odiare Jace?! È semplicemente adorabile! Mi lascia saltare il secondo giorno di scuola perché sa che odio il martedì. Ufficiale, lo amo!

Entro in bagno e mi faccio una doccia veloce per poi entrare in camera e cambiarmi. Metto il costume giallo e un vestitino colorato ed un pò scollato dietro. Infilo tutto ciò che mi serve nella borsa, metto i sandali e mi avvio verso il mare.

Adoro abitare vicino al mare. Posso andarci a piedi ogni volta che voglio. Il che accade spesso visto che in Australia c'è sempre il sole. Appena arrivo noleggio l'ombrellone e una sdraio. Mi tolgo il vestito e i sandali ed inizio a prendere il sole con le cuffie alle orecchie. È così rilassante!

Fino a quando non mi arriva una pallonata in testa! Mi alzo arrabbiata ma mi calmo appena vedo la piccola bambina corrermi incontro. Le faccio un sorriso.

-È tua questa palla, piccola?- Le chiedo. -Si- Risponde con un sorriso timido. -Ecco, tieni.- Le porgo la palla.

-Grace! Avanti, muoviti!- Urla una voce sgradevolmente familiare. Distolgo lo sguardo ma sfortunatamente lui mi vede e si avvicina.-Cosa fai, mi segui? Se vuoi il mio numero basta chiedere. Anche se, adesso che ci penso, non te lo darei.- Dice con un ghigno.

-Che ci fai qui, Luke? Non dovresti essere a scuola?- Gli dico, ignorando il suo commento.

-Potrei farti la stessa domanda. Ed inoltre non sono affari tuoi.- Continua a ghignare. È fatta, lo odio!

-Beh, allora vattene!- Scatto.

La bambina, che a quanto pare si chiama Grace, si gira verso Luke e, con mia sorpresa, lo colpisce alla nuca. -Perché sei così antipatico con lei?- Dice imbronciata.

Luke la guarda con un'espressione inorridita mentre io sono confusa. Lui è sempre così antipatico! Come può non notarlo la bambina?! -Vuoi giocare a pallavolo con noi?- Mi sorride la bambina.

Luke appare ancora più confuso di prima. -Mi piacerebbe molto, ma devo andare adesso- Le rispondo.

È davvero dolce e carina, ma non ho intenzione di giocare con Luke se devo essere presa in giro tutto il tempo! Le piccole fossette della bambina bionda spariscono e i suoi grandi occhi azzurri diventano lucidi.

-Non puoi andartene più tardi?- Dice e fa il broncio.

-Piccola, se ha detto che non può, lascia stare- Dice Luke dolcemente. Aspetta, cosa?! Dolcemente? Luke? D'accordo Miley, credo sia ora di andare nel negozio della Amplifon per controllare il tuo udito! Gli occhi di Grace si riempiono di lacrime, nonostante lei stia cercando di non piangere. Ed io non so resistere ai bambini.

-D'accordo, posso posticipare la partenza!- So che me ne pentirò, ma Grace è davvero la più bella e adorabile bambina che io abbia mai visto! Le sue lacrime spariscono e mi rivolge un sorriso con tanto di fossette. È davvero stupenda!

-Io sono Grace.-  Mi porge la manina. Gliela stringo e le rivolgo un sorriso dolce.

-Piacere di conoscerti. Io sono Miley.- Lei tira una gomitata a Luke, ancora sconvolto anche se mi sfugge il motivo per cui si sta comportando in questo modo. Luke esce dal suo stato di trance e si acciglia. Davvero non capisco a cosa sta pensando. So che mi odia, ma non potevo dire di no a Grace!

-Si, certo. Adesso muoviamoci.- Dice.  Ogni secondo che passa lo odio sempre di più! Entriamo in acqua ed iniziamo a giocare a pallavolo.

Devo ammettere che mi sto divertendo. Luke non spiccica parola per tutto il tempo e la risata di Grace mentre gioca mi mette allegria. Stava andando tutto per il verso giusto, davvero. Ma, come sempre, Luke deve rovinare tutto. Infatti, appena Grace si allontana per recuperare la palla, Luke mi guarda storto.

-Cosa!?- Esclamo.

-Cosa, cosa?!- Risponde con finta innocenza.

-Non fare l'innocente con me! Perché mi stai guardando male? Grace si sta divertendo!- Sinceramente non ho ancora capito che rapporto ci sia tra loro due. Si assomigliano in un modo assurdo ed ho supposto fosse la sorella. Ma se mi sta guardando in questo modo perché è sua figlia?! Oh mio dio! Luke ha una figlia segreta?! Con tutte le ragazze che si sarà scopato, è possibile! Ma ha solo diciassette anni! Cazzo, non voglio saperlo!

-Mi stai ascoltando?- Luke mi risveglia dai miei pensieri.

-Si, certo!- Mento.

-Bene, allora cosa stavo dicendo?- Risponde con un ghigno. Merda! Che stava dicendo?!

-D'accordo, non ti stavo ascoltando. Ti dispiace ripetere?- Gli chiedo.

-In realtà si, mi dispiace. Ma sono curioso e quindi te lo domanderò di nuovo. Perché stai facendo questo?-.

-Questo cosa?- Non ci sto capendo molto.

-Perché ti stai comportando in questo modo con mia sorella?-. Oh, è sua sorella! Avrei dovuto immaginarlo. Come mi è venuto in mente? Ha diciassette anni, non può avere una figlia di almeno quattro anni. Credo che a tredici anni non fosse un puttaniere come ora.

-In quale modo?- Rispondo normalmente, come se non avessi appena pensato al fatto che lui abbia una figlia. -Mi sembra che non la stia trattando male.- Rispondo infine.

-Appunto!- Dice. -Le ragazze che porto a casa non si comportano così, non le rivolgono nemmeno la parola.-  Davvero porta le ragazze a casa? Non si vergogna? E poi, quante ragazze porta?

-Prima di tutto, io non sono una delle tue puttane che ti porti a casa.- Dico irritata. -E secondo, io la tratto così perché, a differenza tua, lei è dolce e carina!-.

Luke apre la bocca per dire qualcosa ma viene interrotto da Grace che sta correndo verso di noi. -Lulu, la mamma a detto che dobbiamo andarcene. Miley grazie mille. Mi sono divertita tanto con te! Spero che qualche giorno vieni a casa per giocare con noi. Ciao!- Si avvicina, mi abbraccia e corre via. La saluto con la mano e mi giro verso Luke che è completamente sbiancato.

-Sai, Lulu, mi sono davvero divertita.- Ghigno divertita. Scoppio a ridere e mi incammino verso il mio ombrellone. Quando mi giro, lui non c'è più.

Scoppio a ridere da sola al pensiero del soprannome 'Lulu', ma mi fermo prima di sembrare pazza agli occhi degli altri. Infondo non è andata male. Devo ammettere che mi sono divertita con Grace e, fin quando non parla, neanche Lulu è così male. Ed inoltre ho trovato il modo per imbarazzarlo! Da oggi in poi, addio 'Luke' e benvenuto 'Lulu'. Appena torno a casa mi sdraio sul divano e mi addormento.

You're not like him ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora