10 ottobre 2010
Presi lo zaino e uscii dalla scuola.
Appena fuori, mi ritrovai davanti agli occhi un'immagine stupenda: un bellissimo ragazzo alto e castano, che mi salutò con la mano e mi sorrise.
Gli corsi incontro e lo abbracciai. Ero così felice di vederlo!
-Ciao piccola- mi sussurrò nell'orecchio.
Mi stampò un lieve bacio sulle labbra.
Alessia mi guardava confusa.
-Lui è Liam!- dissi sorridente.
Poi mi rivolsi a Liam: -E lei è Alessia-
Si strinsero la mano mentre Alessia probabilmente si stava chiedendo se lui era davvero il Liam che ogni giorno era presente in ogni mia frase e in ogni mio pensiero da quel fantastico 3 ottobre.
-Alessia.. si, è lui.- risposi ai suoi pensieri.
Liam sembrava impaziente..
-Che ci fai a Milano?- chiesi poi a Liam.
-Sono qui per te, ovviamente.-
Che tenero...
-Vieni a casa con me?- sorrisi.
Lui annuì con la testa.
Salutammo Alessia, per poi fare il tragitto verso casa mia, mano nella mano.
Quando arrivammo, si guardò intorno per qualche minuto, poi guardò me con uno sguardo furbetto, e mi strinse tra le sue braccia forti e rassicuranti.
Ci sedemmo sul divano e ci baciammo a lungo.
Poi andai a prendere il computer e lo accesi.
Liam mi fissava curioso, mentre io sorridevo.
Aprii la pagina di twitter e scrissi: "@LiamPayne I like your eyes."
Lui mi osservava. Cacciò fuori il suo Blackberry dai jeans e digitò velocemente.
"@ElisaAzzia_ Sei bellissima."
Immaginai la reazione delle altre directioners alla vista di quel tweet.
Liam mi mise il braccio intorno al collo e ci puntò l'obbiettivo del cellulare addosso. Sorridemmo.
Altra notifica: "@ElisaAzzia_ would you be my girlfriend?" con allegata una foto. Quella appena fatta.
-Si.- pronunciai con una lacrima che mi rigò il viso. Lo scrissi anche su twitter.
Misi le mani intorno al collo del mio ragazzo e lo baciai.
Restammo in silenzio per un po', e infine fu lui a parlare.
-Senti.. non voglio rovinarti la felicità del momento ma.. sai, l'altro giorno, sulla panchina..- disse piano, come avesse paura.
Subito il mio sorriso sparì in una smorfia di dolore.
Si affrettò subito a dire: -No aspetta, lascia stare, non ho detto nulla, non importa, tranquilla..- e mi abbracciò forte.
Ma ormai la prima lacrima era già scesa.
-No Liam, ora ti dico cosa è successo.-
Gli raccontai del mio migliore amico. Volevo e dovevo togliermi quel peso, e andare avanti. E avevo bisogno del suo aiuto.
Mi fidavo di lui, ed ero pronta a qualsiasi cosa pur di rimanere al suo fianco.
Io già lo amavo. Lui lo sapeva? Non ancora..