Capitolo 10.

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30 Agosto 2012

#Non ne potevo più.

Quanto tempo era passato? Giorni, mesi?

Mi facevano male le gambe. Credo. Come potevo sapere se quello era davvero dolore?

Fatto sta, che mi stavo stufando di continuare a salire quelle scale.

Mi sedetti un secondo e poi ricominciai a salire.

Ecco una porta, forse ci siamo..#

***

Aprii gli occhi e vidi delle soffici labbra sfiorare le mie. Erano quelle morbide e bellissime del mio ragazzo.

Sapevo che non si aspettava nessun segno di vita da parte mia, così decisi di sorprenderlo.

Gli accarezzai le labbra con le mie, e dopo gli imposi di aprirle, facendomi spazio con la mia lingua.

Lui non oppose resistenza.

Tirai su un braccio, piano, ero ancora molto debole, e gli accarezzai il viso.

Vidi una lacrima scorrere sul suo viso, e mi chiesi il perché di ciò.

-Liam.- sussurrai.

Aprì gli occhi e mi guardò, finalmente. Erano lucidi, quei bei occhi, ma felici.

-Elisa..- sussurrò lui a sua volta.

-Ciao amore- sorrisi.

-Ciao piccola, mi sei mancata..-

-Quanto ho dormito? chiesi.

-7 mesi....-

Feci due conti mentalmente.. doveva essere il 31 agosto.

-Amore, auguri..- gli diedi un bacio.

Lui sorrise: -Questo è il più bel regalo di compleanno di sempre- mi strinse tra le braccia, e potei sentire il suo odore, che mi faceva sentire a casa, invadermi le narici.

Mi guardò, sapevo che voleva chiedermi qualcosa.

-Che c'è?- lo incoraggiai.

Fissò le tende bianche alla finestra: -Tu ecco, .. cosa ricordi?- mi guardò quasi intimorito.

Avevo capito cosa voleva sapere.

-Tutto.- dissi indifferente.

-Tutto ehm.. tutto cosa?-

-Tutto è tutto!- gli feci una smorfia alla "What the fuck?!"

Abbassò lo sguardo: -Allora non capisco..-

Sorrisi appena: -Ehi, io so davvero tutto, anche ciò che tu pensi io non possa sapere. Io so che eri lì per le foto, e so che l'hai respinta. E' stata lei a saltarti addosso.-

Lo vidi strabuzzare gli occhi: -E come.. cioè come fai a saperlo?-

-Me lo ha mostrato Fede- sorrisi come se fosse una cosa d'ogni giorno.

Alzò un sopracciglio ed aggrottò l'altro. Adoravo quando lo faceva.

Ma non capivo perché fosse tanto sorpreso, gli avevo già parlato dei miei incontri con Fede nei sogni.. possibile che non mi avesse mai creduto?

-Amore sei ancora un po' debole e confusa, ne riparleremo. Comunque sono felice che tu sia qui con me. Vado a dire agli altri che sei sveglia, e chiamo l'infermiera per farti visitare..- mi baciò la fronte.

Lo guardai uscire dalla porta.

#Debole si, sicuro, ma.. confusa? Confusa un corno!

Non mi credeva!

Directioner, continua pure a sognare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora