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Ci fermammo in una spiaggia. Non ricordo in che nazione. Forse in Belgio, forse nei Paesi Bassi. Sicuramente non in Liechtenstein.

-Perché volevi uscire ad Esbjerg?- chiese J, dal nulla.
-Nessun motivo in particolare- dissi guardando le mie scarpe.
-Ci sono due motivi per sapere se menti- disse J inarcando le sopracciglia- Motivo numero uno: quando menti ti guardi i piedi. Motivo numero due: so leggerti nella mente. Non te la cavi molto facilmente- disse sorridendo.
-Hai fatto la rima- dissi provando a cambiare discorso.
-Va bene, avrò una carriera da rapper- disse alzando le braccia- adesso mi dici il motivo?-
-Ok... Ma è una cazzata- dissi alzandomi dal parabrezza- Quando ero alle elementari stavo con una ragazza. Dopo qualche mese si è trasferita ad Esbjerg. Volevo solo rivederla...- dissi diventando bordeaux.
-Tutto qui?- disse ridendo.
-Sì- risposi alzando le spalle- Tecnicamente stiamo ancora insieme-
-Wow, allora diglielo-
-Sarebbe troppo inquietante!-
-E come si chiama?-
-Matilde-
-Sei arrabbiato?- mi chiese, alzando il mio viso dal mento.
-No, perché?-
-Sei tutto rosso...-
-Si chiama "imbarazzo"- dissi sorridendo.
-Siete strani- disse J, lasciando il mio viso.
-Mai quanto voi-
-Punti di vista- disse prendendo il cadavere dal bagagliaio.

Quel corpo puzzava. Aveva un odore marcio. Mi ricordava le uova. Quelle uova sode avanzate che dimentichi nel frigo.

-Adesso?- chiesi chiudendo il bagagliaio.
-Adesso si mangia!-
-Cosa?- chiesi confuso.
-Scherzo- disse ridendo- Dei cadaveri, si mangia solo il cuore!-
-Ok...- dissi titubantemente.

J prese il corpo e lo gettò in mare.

-Dario, ho trovato il modo per tornare nel mio pianeta- disse voltandosi verso di me.
-Wow! Come?- chiesi estasiato.
-Bisogna andare nei colli di Bologna-
-Perché?-
-È lì che sono "spawnata" la prima volta- disse sorridendo.
-Poi?- chiesi ricambiando il sorriso.
-Poi vedrai- disse rientrando in macchina.
-Sono molto curioso- dissi mettendomi al volante.
-Te la senti di guidare?- chiese preoccupata.
-Certo, cara- dissi accendendo la macchina- non sai neanche parcheggiare...-

Cos'è successo dopo non vi interesserà. Sono solo dettagli inutili, di un viaggio inutile, pieno di conversazioni inutili e altre cose ancora più inutili. Forse è stato più inutile dire quante cose inutili sono accadute in quel viaggio...

Arrivammo a Bologna, nei colli. Lei scese per prima dalla macchina. Si avviò verso la cima più alta. Io rimasi un po' indietro. Si avvicinò verso un albero. Non lo avevo mai visto. Era bellissimo: le foglie erano più che verdi, i rami si adagiavano in modo soave nel cielo. Era un'immagine fiabesca. Adesso non lo troverete. Non ci troverete.

J avvicinò la sua mano ad una circonferenza, che era stata disegnata sul tronco dell'albero. Intorno ad essa, iniziò a fuoriuscire una luce bluastra. J era diventata nuovamente naturale, cioè blu.

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