capitolo 12 - I viaggi

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I viaggi. Devo dire che mi piace molto viaggiare, esplorare, conoscere luoghi e persone nuove. Per lo più adoro scoprire storie nuove, di cose e persone. Non ho viaggiato oltreoceano ancora, principalmente per questioni economiche, ma mi considero soddisfatta dei viaggi fatti in Europa.

Ho visitato molte città italiane, grazie anche alle gite scolastiche, come ad esempio Siena, Napoli, Fabriano, Assisi... poi luoghi di mare meravigliosi come Ischia o Alba Adriatica quando andavo con la famiglia in vacanza; infine città europee come Londra, Praga, Bruxelles, Rennes.

Tra tutte però, quella che più mi è rimasta nel cuore è Londra. Il punto non è solo che lì ci abita da due anni e mezzo la mia migliore amica Jessica, con cui ero stata proprio a Londra la prima volta in gita in terzo liceo, ma proprio mi fa sentire a casa. È una città che con i suoi parchi e il suo rosso continuo tra autobus e cabine telefoniche mi dà una sensazione calda e accogliente. Nonostante il grigio e la temperatura che è a dir poco calda, l'atmosfera di ordine, di libertà, di dedizione sul lavoro, di impegno che si respira si sposa benissimo con il mio modo di essere e di fare le cose. Penso sia proprio per questo che mi sento così bene a Londra.

A parte la patria della regina Elisabetta, le città che più mi sono rimaste nel cuore sono: Praga dalle mille torrette e dall'atmosfera molto romantica, Fabriano per la sua storia della carta e l'atmosfera così tradizionale e di benessere che si respira, Saint Malo nel nord ovest della Francia con il suo porto dai mille colori delimitato dai locali lungo il mare e dalle sfumature sgargianti che riflettono sulle acque che lo bagnano. Questo per quanto riguarda i viaggi scolastici o da ragazza, viaggi per lo più di divertimento e svago fatti in compagnia di amici e in gruppo con cui condividere tutto e visitare assieme i luoghi.

Ma, oltre a questo tipo di spostamento nello spazio, ce n'è un altro che ha riguardato negli ultimi 4-5 anni la mia vita in modo davvero massiccio: si tratta dei trasferimenti di città. Mi sono trasferita numerose volte lo ammetto e ogni trasloco è stato qualcosa di davvero tosto da affrontare, un mix di senso di confusione e di perdita. Non so se hai mai cambiato casa o se ti sei mai trasferito in un'altra città ma posso esprimerti qui la mia esperienza.

Io li considero questi comunque dei viaggi, anche se in una città vicina o addirittura in un'altra abitazione della stessa città, si tratta pur sempre di spostamenti del nostro corpo nello spazio. Ma ahimè non solo del nostro corpo in senso stretto: di noi, quindi del nostro corpo, e di tutte le altre cose che ci appartengono, soli o con tutti gli altri membri della nostra famiglia. Wow, solo a scriverlo mi rendo conto di quanto sforzo e impegno per impacchettare ogni cosa, cercare di dividerla nelle scatole, raggrupparle tutte su un angolo di casa, trasportarle giù, caricarle sul furgone o in auto. Spostarle poi nella nuova casa, cominciando ad aprirle e a disfarle in un mix caotico e di riassestamento unico ed incredibilmente devastante.

Ti sembrerò anche esagerata ma fidati il trasloco non dà solo a me tali sensazioni. All'inizio li vivevo molto male, una volta mi sono sentita anche davvero ammalata, ma crescendo ho capito che è davvero solo qualcosa di materiale che viene spostato. Sì, può spaventare o creare turbolenza all'inizio ma semplicemente perché abbiamo molte cose e perché togliamo la stabilità spostandole tutte e riposizionandole in un nuovo ambiente.

Il segreto è che non bisogna pensarci, bisogna davvero pensare che così come si è creato il disordine e il caos altrettanto velocemente può scomparire grazie al nostro impegno. Un trucco che a me ha aiutato moltissimo è fare degli schemi o tabelle. Mi spiego meglio: quando inizio ad avere sensazioni di malessere con tutti gli spostamenti delle cose ma soprattutto con il riordino degli oggetti nella nuova casa la prima cosa che faccio è fermarmi, prendere un foglio e una penna e sedermi ad osservare.

Vedere bene quali sono gli ambienti disponibili davanti a me considerando sia gli spazi all'interno dei mobili sia le varie stanze e cominciare a buttare giù nero su bianco uno schizzo di come mi sembra giusto sistemare in base ad essi. Fare proprio lo schizzo del mobile con i suoi vari cassettini se necessario e vicino ad essi, con una freccia, indicare quello che sarà il contenuto di ognuno. Sarà una linea guida davvero efficace fidati perché con me lo è sempre stata e sempre la utilizzerò. Sentirai di riacquistare il controllo in mezzo al caos che di sicuro avrai davanti ai tuoi occhi. Così, con questa linea guida davanti a te, ogni cosa andrà al suo posto e ci sarà un posto per ogni cosa in un riassetto nuovo e stabile.

A parte questa divagazione sugli spostamenti di casa voglio davvero tornare un'ultima volta su quello che è il tema principale dei viaggi prima di proseguire verso la fine del libro. Voglio dirti qualcosa di fondamentale che ho imparato grazie a tutti i miei spostamenti per esplorare e visitare luoghi sconosciuti.

Ho viaggiato il più delle volte in gruppo e ogni singolo viaggio è stato per me un po' una costrizione. Aspetta mi spiego meglio: dovevamo muoverci tutti insieme, fare le stesse cose, visitare tutti assieme gli stessi monumenti o altro, insomma non avevo la libertà di fermarmi di più in un posto che mi aveva colpito perché il gruppo esigeva di spostarsi e di andare avanti con la tabella di marcia prestabilita. Da queste esperienze poco piacevoli è sorta la voglia in me di viaggiare da sola o al massimo in due.

Per questo, negli ultimi mesi, sono stata sia a Milano sia a Londra (per la seconda volta) andando completamente da sola. Lì, è vero, mi aspettavano delle persone speciali (la mia migliore amica di liceo a Londra e la persona che più di tutte mi è stata vicina in un momento buio del passato a Milano) ma il fatto è che il viaggiare in sé per sé è un qualcosa di riflessivo, di audace, di esplorativo verso il mondo esterno ma soprattutto verso l'interno più profondo di noi stessi.

Quando viaggi da solo è il top della crescita, delle nuove idee, della riflessione, della ricerca di risposte e dell'esplorazione autonoma di nuovi ambienti. Sei libero di fare ciò che più ti piace, di scegliere i luoghi che per te sono davvero significativi tralasciandone altri che magari sono quelli più commercializzati dagli operatori turistici.

Puoi crescere, puoi sfidarti, puoi imparare molto non solo di ciò che è nuovo, di ciò che è abitudine o routine nella città visitata ma anche secondo me cose davvero importanti riguardanti...


//spazio autrice//

Ciao bellezze!

Beh, siamo davvero ad un buon punto adesso e quasi vicine alla fine.

Grazie a te e a tutti coloro che mi accompagnano in questo mio primo viaggio su Wattpad...

Ehm... a proposito siamo proprio nel capitolo dedicato ai "viaggi": a te piace viaggiare? Che città hai visitato e quale hai preferito?

Raccontami dai!

SC


IL TUO MESSAGGIO - la storia di SerenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora