"Tutto ha un significato e tutto deriva da qualcosa" quelle maledette parole mi risuonavano in testa...
questo enigma si aggiunse a quello di don Martinez "La cura ce l'hai tu".
Era quasi l'alba e
mentre fissavo ancora il mio riflesso allo specchio capii tutto. Ora era chiaro. Ora conoscevo la verità. Ora conoscevo l'antidoto per quella merda che aveva creato mio padre.
-FLASHBACK
Era il giorno del mio settimo compleanno
Abuela dove sono andati mamma e papà? chiesi alla mia nonnina
'Oh cariño, tuo padre deve farti una sorpresa sono andati a prenderla' disse lei sorridendomi
'Cataleya eccoci...Feliz cumpleaños mi amor'
disse mio padre porgendomi un meraviglioso mazzo di cattleye
'Questi fiori sono stupendi come te, quando sarai triste basta che li guarderai e tutto andrà meglio, sono come una medicina e tu sei la mia medicina.'
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La cattleya è un fiore della famiglia delle orchidee colombiane; è conosciuta anche come la "regina delle orchidee" e da lì deriva il mio nome... Cataleya.
L' antidoto era dunque la cattleya.
Corsi in camera da Zayn per svegliarlo
'Zayn svegliati'
'Uhm che c'è?' chiese assonnato
'La cura ce l'ho io, è nel mio nome'
'Cosa? che vuoi dire?'
'Il mio nome deriva da un'orchidea colombiana, la cattleya e quest'ultima è l'antidoto'
'Ne sei sicura?'
'Sì' dissi sorridendo
non so per quale motivo, forse per la felicità, forse per l'emozione, forse perchè ero soddisfatta di me, forse perchè lo volevo e basta, lo abbracciai.
Erano anni che non abbracciavo una persona e nonostante alla Divisione ci fossero tanti ragazzi nessuno mi aveva mai provocato quelle strane sensazioni allo stomaco e quei...brividi che avevo con Zayn.
Lui ricambiò l'abbraccio e mi strinse ancora più forte. Il tempo si fermò e avrei voluto che non mi lasciasse mai.