Capitolo VII

40 4 1
                                    

Compongo il numero, uno, due, tre squilli. "Ce ne hai messo di tempo!" La sua voce, è il suo numero, e certo di chi poteva essere?! Sorrido, ho il suo numero, ho qualcosa di concreto. Stefano non è solo un'illusione e io ho il suo numero.

Sono sempre stata quella che non aveva mai il ragazzo, sono sempre stata quella che non viene mai notata dai ragazzi. Le mie amiche erano sempre circondate da ragazzi, a giro ognuna di loro era sempre fidanzata, non c'era un solo mese che non venissero cercate da qualche ragazzo. A giro erano sempre fidanzate, e io ero sempre ferma, saltavo il giro. Mi sono chiesta e richiesta cosa ci fosse di sbagliato in me, o meglio cosa non ci fosse in me per riuscire ad attirare lo sguardo di un solo ragazzo. Non l'ho mai capito. Mi dicevano "sta tranquilla, arriverà il tuo momento!" e nel frattempo arrivava il momento di tutte ma mai il mio. Ora sono qui, davanti lo specchio con una spalla scoperta e non riesco a distogliere lo sguardo da quel numero e da quel nome, Stefano. Penso che è arrivato "il mio momento", penso che adesso anch'io avrei qualcosa da raccontare, avrei qualcuno da raccontare, avrei anch'io il mio momento da protagonista e non da spettatrice.

"Allora quando andiamo a dare un po' di colore alla tua vita?"

"La mia vita è già abbastanza colorata!"

"Il beige non è un colore. Domani alle 9 in facoltà. Puntuale." e stacca.

AzzurraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora