Jungkook's pov
«Mi ha detto che ha visto Taehyung baciare un ragazzo!» mi disse Jimin quasi urlando.
Quel giorno mi era venuto incontro proprio quando stavo per scappare, confessandomi che sapeva del mio amore per il suo coinquilino e sostenendo che doveva urgentemente parlarmi.
Mai mi sarei aspettato però di dover udire simili parole, sopratutto in quel momento, nella quale stavo pensando di rassegnarmi. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, colmo adesso di rabbia e delusione.
Non riuscii ad ascoltare una parola in più uscire dalla bocca del biondo, mi inchinai prepotentemente e me ne andai, senza neanche guardarlo negli occhi.Avevo solo voglia di sparire, di non essere mai arrivato in quel palazzo, di non aver iniziato a frequentare quella scuola e di non aver mai incontrato Kim Taehyung.
Avrei voluto solamente tornare alla mia vecchia vita, monotona per quanto fosse.
Avrei preferito continuare a fare le solite cose a Busan, la mia città natale.In quel momento pensavo a tutti i ricordi che avevo costruito in quel posto e mi fermai di colpo.
«Non diciamo scemenze. Io non ero felice lì, io ho iniziato a vivere qui a Seoul!» pensai ad alta voce, continuando a camminare frettolosamente, il più lontano possibile.
Presi un taxi e mi diressi non so dove, dando come indicazione al tassista solamente di portarmi in un luogo tranquillo.«Sicuro che non vuoi andare da nessuna parte in particolare figliolo?» Chiese perplesso l'anziano uomo, dal volto segnato dagli anni vissuti.
«Non si preoccupi, va bene in qualsiasi posto» risposi educatamente io.
«Allora ti lascio qua, siamo a trenta minuti dal centro, ti va bene?»
«È perfetto, la ringrazio. Quanto le devo?»
«Oh non preoccuparti ragazzo, sono sicuro che tu abbia bisogno di tempo per riflettere, quindi portarti qui è stato un piacere per me» mi disse sorridendomi.
«Allora scendo, grazie ancora» dissi aprendo la portiera e facendo un piccolo inchino, rivolto all'autista.
Era arrivato il momento di pensare.
Non potevo continuare a provare quei sentimenti per una persona che non li ricambiava, giusto?Taehyung's pov
«C-cosa?» Chiesi io, una volta sentite le parole di Yoongi-hyung.
«Hai sentito bene Tae, mi dispiace davvero ma credo che a Jungkook piaccia un altro»
«N-no...Non è possibile, aveva detto di amare me...» dissi iniziando piangere.
«Non piangere qui, perché non ne parli con lui?» Propose improvvisamente l'azzurro, sorridendomi leggermente.
«Perché mai dovrei?! Ha mentito a se stesso dicendo quelle cose e mi ha deluso!» quasi urlai io, uscendo di tutta fretta dal locale.
«Dove vai Taehyung?»
«A casa! E non seguirmi Yoongi! Ho bisogno di stare da solo.» urlai definitivamente io, iniziando a correre.Era vero ciò che mi avevano riferito? Jungkook aveva veramente fatto una cosa del genere?
Allora non mi amava...
Magari al parco quel giorno sapeva della mia presenza e aveva deciso di prendersi gioco di me...
Probabile...Ero triste e ferito.
Non pensavo che Jungkook fosse quel tipo di persona, almeno, non volevo crederlo.
E infatti, anche dopo essere venuto a conoscenza di quel fatto, i miei sentimenti mi impedivano di odiarlo.
Rientrai all'appartamento e mi precipitai in camera mia, iniziando a piangere come mai prima d'ora.
Continuavo a pensare a quelle parole e non riuscivo a non immaginare la scena in cui il mio passante poggiava delicatamente le sue morbide labbra su quelle di qualcun altro, a me sconosciuto.Jungkook non sapeva dei miei sentimenti,
Non sapeva quanto profondi fossero,
Non sapeva come l'avrei trattato.
Avrei confessato il mio amore nella maniera più classica che esistesse, raccontandogli di come tutto fosse iniziato, involontariamente.
Lo avrei guardato all'inizio timidamente e in seguito gli avrei sorriso, mostrandogli per la prima volta il mio insolito sorriso.
Ma nulla di tutto quello sarebbe mai accaduto.
Almeno, non da quando il mio passante aveva deciso infrangere tutti quei sogni.Continuai a piangere ininterrottamente per ore fino a quando sentii bussare alla porta.
«Ciao, Tae. Posso entrare?» sentii chiedere dalla voce, che identificai essere quella del mio coinquilino.
Quest'ultimo entrò subito, nonostante io non gli avessi risposto, e si posizionò di fianco a me nel letto.
Lui mi scoprì leggermente, in modo che, scostando le coperte, potesse vedere il mio volto.
«Sto uno schifo, vero?» Chiesi ridacchiando, conscio delle mie condizioni pietose.
«Come al solito» mi rispose lui, ridendo e mettendosi sotto le coperte.
«Posso fare qualcosa per te?» Chiese abbracciandomi.
Io scossi la testa e mi sistemai più comodamente fra le sue braccia.«Ho scoperto che classe frequenta Jungkook, perché non ci fai un salto?»
«E a che servirebbe Chim? Oramai non credo che avrei una possibilità.»
«Non puoi saperlo Tae. Vuoi arrenderti così?»
«Cosa posso fare io? Conosce a malapena il mio nome...»
«Ma avevi detto che ti amava»
«A quanto pare ama anche qualcun altro.» risposi abbassando lo sguardo.
«E se ti stessi sbagliando?» Chiese il mio migliore amico, cercando di tirarmi su il morale.
«Ha baciato un altro»
«Ma magari lui non voleva»
«Jimin adesso basta! Non voglio più sentir parlare di Jungkook. Lui d'ora in avanti sarà solamente un comune passante...»Jungkook's pov
Lo odiavo.
Stupido.
È stato uno stupido.
Io sono stato uno stupido.
Se prima pensavo di avere anche solo una possibilità, ora ero sicuro di non averne.
Tuttavia non ero triste, ma semplicemente adirato.Camminavo per quella campagna, continuando a calciare i sassi sul terreno e urlare ogni due per tre.
Dovevo però sfogare la mia rabbia in qualche altro modo, così pensai di prendere a pugni qualcosa.
Vidi un albero abbastanza imponente e allora mi ci avvicinai, iniziando a scagliare pugni sulla sua corteccia.Piano piano le nocche diventarono rosse e in seguito iniziarono a sanguinare tutte, nessuna esclusa.
Quando mi fermai iniziai a piangere, sentendomi ancora più ridicolo di quanto già mi sentissi.
Ad un certo punto però non riuscii più a sopportare la situazione e mi accasciai al suolo, appoggiando la schiena all'albero.
Continuavo a pensare a Taehyung, nonostante la mia mente volesse dimenticarlo.
Piansi a lungo e finii per bagnare interamente le maniche della mia felpa, passata ripetutamente sopra gli occhi.Quando smisi di piangere mi rialzai lentamente, sentendo le gambe deboli.
«Non avevo mai provato queste sensazioni» dissi ad alta voce, facendo un sorrisetto ironico.
Camminai con le braccia a ciondoloni e la schiena non del tutto dritta, fino ad arrivare alle porte della città.
Prima di addentrarmi in essa però, mi fermai a riflettere nuovamente.
Pensai a come, quel ragazzo di quinta dai capelli grigi, avesse totalmente sconvolto la mia vita e allora mi convinsi di non dover gettar la spugna.Io ero Jeon Jungkook, orgoglioso, geloso e testardo. Non mi sarei di certo bloccato alla prima difficoltà.
Sapevo fin dall'inizio che accettando quei miei sentimenti avrei sofferto, e allora non trovavo proprio un motivo per abbandonarmi al dolore.
Mi ricomposi e guardai fieramente la città, in direzione dell'edificio dove abitavo io e, allo stesso tempo, la persona che amavo da ben tre anni.
Non volevo più soffrire, sarei andato fino in fondo, pronto ad affrontare qualsiasi cosa, andando contro tutto pur, di ottenere l'amore di Kim TaehyungYoongi's pov
«Pronto?»
«Jimin sono io. Prima fase completata»
STAI LEGGENDO
Passer-By
Romance«Chi è lui?» «Lui chi?» «Lui nello sfondo» «Oh, è solo un passante che è venuto per sbaglio nella foto» Dove una fotografia scattata dal tuo migliore amico ti cambierà la vita. --------------- •Vkook •boyxboy •don't like? Don't read! ...