«Posso entrare?» Chiese all'improvviso Jungkook, riportandomi alla realtà per l'ennesima volta.
Io annuii leggermente e mi scostai dalla porta, per lasciare il libero passaggio al ragazzo sull'uscio.
Lo guidai dentro fino al divano sulla quale, senza neanche il bisogno di accennarlo, si sedette e riprese a guardarmi negli occhi.
Io ripresi a fissarlo, nonostante fossi terribilmente imbarazzato, e mi posizionai al suo fianco, mantenendo ovviamente le distanze di sicurezza.
Non riuscii a spiccicar parola e lui sembrava essere titubante ma, ad un certo punto, lo vidi scuotere la testa e fare un respiro profondo, segno che avrebbe a breve aperto bocca.«Comunque io sono Jeon Jungkook. Mi sembrava giusto presentarmi, dato che è la prima volta che parliamo» disse lui grattandosi la nuca, leggermente imbarazzato ma comunque composto.
«A dir la verità, lo sapevo già» confermai io, facendo un sorriso quasi impercettibile, poiché non ritenevo che quella fosse l'atmosfera adatta per vantarsi di una cosa del genere.
«Pensavo che non ti interessassi ad un ragazzo più piccolo come me»
«È una storia abbastanza lunga, ma potrei dirti che so un paio di cose sul tuo conto.
Ad esempio so che frequenti il terzo anno e anche in che classe.»
«W-wow, hai fatto qualche ricerca» disse lui evidentemente sorpreso.
«Erano informazioni di cui avevo bisogno» dissi abbassando lo sguardo, continuando a domandarmi perché il mio passante fosse nel mio appartamento.«E come mai?» Chiese lui.
«Non ha importanza! Ancora non mi hai detto perché sei qui e come hai fatto a trovarmi.»
«Innanzitutto, abito anche io in questo palazzo...» iniziò a darmi delle spiegazioni e io rimasi immediatamente attonito.
«E poi sono qui per un motivo che...
Aish, ho perso il coraggio per dirlo» continuò, interrompendosi da solo e poggiando entrambe le mani sul viso, come per volersi coprire e nascondere tutto l'imbarazzo.
«Di cosa si tratta? Sono sicuro che sia una cosa importante se è così difficile da dire» cercai di confortarlo, capendo esattamente come si sentisse.
Lui alzò la testa e i nostri sguardi si incrociarono.
Entrambi diventammo estremamente rossi e io cercai di farlo notare il meno possibile, sorridendo ampiamente.Fu allora che tutta la sua grinta sembrò sbriciolarsi e delle lacrime minacciarono di uscire prepotentemente dai suoi occhi.
«Che succede Jungkook?!» Chiesi preoccupato io.
«Non è niente, sono solo questi stupidi sentimenti» mi rispose, passandosi velocemente le mani sugli occhi e strofinandoli con esse.
«Q-quali sentimenti?» chiesi poi con uno strano groppo alla gola.
«Quelli che provo per te!» disse quasi rimproverandomi e allora io lì mi sentii nuovamente scosso.
«Allora non avevo sentito male...» sussurrai più a me stesso che a lui.
«Cosa?» Chiese perplesso.
Io lo guardai e scoppiai immediatamente a ridere.«Hey! Cosa c'è di così divertente?!» urlò il castano, mettendo un adorabile broncio.
Io smisi di ridere e ritornai serio, guardandolo e cercando di realizzare il più possibile quello che avevo appena udito.
Qualcosa non tornava e sentivo che ci fosse qualcosa sotto.Continuai ad elaborare le informazioni e allora arrivai ad una conclusione:
Se il mio passante provava davvero dei sentimenti per me, allora il fatto che abbia baciato un altro era tutta una menzogna, creata inevitabilmente e spregevolmente dagli unici a conoscenza della situazione: quella sottospecie di migliore amico che mi ritrovavo e il suo subdolo fidanzato. Sorrisi perfidamente e decisi che li avrei puniti adeguatamente in seguito.«Sai Jungkook. Trovo tutto questo esilarante, perché credo che ci abbiano fregato»
«Di chi stai parlando?»
«Sto parlando di due piccoli nani malefici, dalla testa bionda e azzurra, ma ne parleremo dopo.» dissi fermamente io, avendo oramai accantonato tutti i sentimenti di tristezza provati fino a quel momento e avendoli sostituti con degli altri, più felici e gioiosi.
«Perché non parlarne ora?» Chiese confuso lui e io lo guardai sorridendogli veramente, per la prima volta con un sorriso sincero e pieno di quel sentimento a cui tanto tenevo. Continuavo a sorridergli e vidi pian piano un sorriso formarsi anche sul suo volto, che mi fece sciogliere il cuore.«Tu mi hai già confessato ciò che provi, ma non sai cosa provo io» gli spiegai diligentemente e lui si rattristì di colpo.
«So già la risposta, hai baciato un altro ragazzo...»
«È qui che ti sbagli mio Jungkook. Quella era tutta una bugia, messa in piedi da Jimin e Yoongi-hyung» dissi senza pensare, accorgendomi solo dopo qualche istante di aver usato l'aggettivo 'mio', per rivolgermi al ragazzo di fronte a me.
Quest'ultimo difatti, diventò quasi paonazzo, ma cercò comunque di trattenersi, sospirando solamente.
«E allora? Cosa cambia? Infondo ad un ragazzo come te non potrà mai piacere un ragazzo come me. Non ho nulla di speciale» continuò lui, senza però abbassare lo sguardo, cosa di cui rimasi sorpreso e che mi fece capire il forte carattere della persona di cui mi ero innamorato.
«E anche qui sbagli, non sparare a conclusioni affrettate, ti prego. Tu non lo sai ma, poche settimane fa in un parco in periferia, ti ho sentito parlare di me. Eri sopra un albero ed io ero così preso dall'atmosfera che non riuscii a parlarti quella volta.»
«Avrai sicuramente pensato che fossi ridicolo, sciocco, stupido e un insignificante ragazzo di terza, che si innamora, come in qualsiasi altro cliché, di un fantastico e bellissimo ragazzo di quinta»
«Beh, normalmente lo avrei pensato, ma quella volta non l'ho fatto e il motivo è uno solo...» dissi io, preparandomi ad esternare finalmente tutto quello che avevo provato in quei mesi.Lui rimase in silenzio, aspettando che io continuassi il discorso e gli spiegassi la motivazione che mi aveva spinto a non deriderlo.
In quel momento però, mi concertai solamente su di lui.
Non pensai a nient'altro se non alla sua persona, in tutto e per tutto.Riguardo l'aspetto non avevo granché su cui riflettere, poiché di esso avevo già memorizzato tutti i dettagli, uno più fantastico dell'altro.
Quello che occupava maggiormente i miei pensieri era il suo carattere, che iniziavo finalmente a comporre e costruire, in base al suo comportamento fin da quando i nostri occhi si incrociarono per la prima volta, sulla soglia dell'appartamento.
Avevo immediatamente capito quanto impetuoso esso fosse;
Così pieno di vigore e capace di travolgermi completamente.
Jungkook era davvero una visione eterea e genuina ai miei occhi.La mia attenzione poi si posò su altre piccolezze, che in quel momento pensai non avessero importanza ma non sarei riuscito comunque a farne a meno.
Tutto di lui mi ammaliava e io avevo sempre più voglia di far mio ogni singolo dettaglio del ragazzo.
Volevo però che quel possesso fosse dichiarato da lui stesso e che anch'egli mi riconoscesse come suo.Dopo altre e varie riflessioni, mi schiarii la voce e continuai il mio discorso.
«Il motivo per la quale non ho pensato mai a te come un ragazzino insignificante è che io mi sono innamorato di te.» dissi senza esitazione, lasciando il castano alquanto perplesso.
Ero sicuro che non riuscisse a prendermi sul serio, era comunque stata una confessione inaspettata, ma infondo anche la sua lo era stata.
«E io che fino a qualche ora fa pensavo che non sapessi neanche della mia esistenza...» disse lui con gli occhi lucidi.
«Invece ne ero a conoscenza eccome. Anche se mi sono innamorato di te nella maniera più sciocca del mondo»«Mi racconterai, vero?»
«Certo, ma non ora, ora voglio solo fare questo.» dissi deciso, sporgendomi verso di lui e facendo toccare delicatamente le nostre labbra, condotte verso un bacio dolce e pieno d'amore.
«Ti amo Jungkook.» dissi finalmente, dopo mesi passati a cercarlo.
«Ti amo Taehyung» mi rispose lui e allora sentii dei brividi percorrere tutto il mio corpo, come la prima volta che lo vidi, come quando il colpo di fulmine colpì anche me.Le emozioni provate in quel momento furono indimenticabili per me, infatti, trattengo ancora quei ricordi indelebili nella mia mente.
Volete sapere come si concluse quella strana vicenda?
Beh, è difficile da dire, poiché tutt'ora neanche io lo so con sicurezza.
L'unica cosa certa adesso è che è ahimè arrivato il momento dei saluti, questo strambo racconto finisce qua, con me, il vostro Kim Taehyung, che scappa di corsa dal suo lavoro, verso il suo ragazzo, dopo aver saputo che quest'ultimo ha appena fatto i pancake.~Fine~
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Passer-By
Romance«Chi è lui?» «Lui chi?» «Lui nello sfondo» «Oh, è solo un passante che è venuto per sbaglio nella foto» Dove una fotografia scattata dal tuo migliore amico ti cambierà la vita. --------------- •Vkook •boyxboy •don't like? Don't read! ...