Non sono anaffettivo

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Non sono anaffettivo

Tu sei l'unica persona che voglio con me, anche quando non voglio nessuno.

(Anonimo)

Questa notte non ho chiuso occhio. Non ho fatto altro che pensare ad Alice e quel bacio che...Dio mio...sembrava quello di un film. Ho rivissuto la scena nella mia mente forse un milione di volte e mi sono reso conto che dopo di lei...non ho voglia di baciare nessun altra donna. Ho deciso infatti di chiudere con Ambra: è una brava ragazza, ma credo si sia affezionata a me e non voglio vederla soffrire. Quando gliel'ho detto, mi ha urlato contro di essere un puttaniere, ma non ce la faccio a continuare: non quando al suo posto vorrei che ci fosse Alice. Ecco appunto: Alice. Approfitto del fatto che Calligaris mi abbia chiamato per un sopralluogo e vado a imporle di accompagnarmi. Durante il tragitto in auto nessuno dei due parla: penso che sia arrabbiata con me per quello che è successo. Sfortunatamente il sopralluogo si trova in aperta campagna ed è un luogo dove non farei mai camminare la mia bambina (sto parlando della mia macchina eh!), per cui fermo l'auto, scendo e comincio a camminare.

«Dove vai? - urla Alice degnandomi finalmente della sua voce - che intenzioni hai adesso?».

«Ho voglia di camminare un po' - le dico - dai muoviti!».

«Tu non vuoi rovinare le sospensioni della tua adorata bambina! - sbraita - altro che passeggiare!». La guardo sbalordito: non pensavo riuscisse a capire le mie reali intenzioni.

«Va bene - ammetto - mi hai beccato...adesso però muoviti!». Scende dalla macchina non senza borbottare e mi segue di malavoglia. Arriviamo finalmente sul luogo del delitto. La vittima è una giovane donna, probabilmente una prostituta, sfregiata con l'acido prima di essere uccisa.

«Razza nera, età stimata 30 anni, altezza circa 1.70 - comincio - ci sono lesioni nella zona occipitale del cranio riconducibili all'effetto di un acido. Posso stimare che il decesso sia avvenuto tra le ventiquattro e quarantotto ore fa». Mi accorgo che Alice non dice una parola, non fa commenti né supposizioni come suo solito. Da un punto di vista medico dovrebbe farmi piacere (è così che si comporta un medico legale), dall'altro però sento stranamente la mancanza del suo lato da detective. Spero di non essere io la causa di tale cambiamento.

§

Passano i giorni e la vedo sempre distratta, svogliata e mi rivolge la parola a malapena. Quando finalmente ottengo dal pm l'autorizzazione per effettuare l'autopsia...decido di scuoterla dal suo torpore.

«Che cosa? - urla sconvolta - sei serio?». È la mia allieva, un giorno (forse) sarà medico legale, perciò è giusto che impari a condurre un'autopsia da sola (sotto la mia supervisione ovviamente).

«Mai stato più serio in vita mia - le dico - spicciati, va' a prepararti. Ti aspetto in sala settoria».

§

Dieci interminabili minuti dopo la deliziosa signorina Allevi ci degna della sua presenza. Inizia con l'esame esterno.

«Sul volto sono presenti ustioni da acido - comincia - sulla spalla destra è presente un motivo tribale realizzato con un'incisione del derma. Sotto le unghie della mano destra è presente del materiale organico, mentre tra le dita del piede sinistro è presente del materiale inorganico. Li prelevo entrambi per poi analizzarli successivamente. Ha anche delle ipostasi post-cianotiche. Secondo me è stata soffocata». Solleva lo sguardo e le faccio un sorriso d'incoraggiamento. Brava Alice! - penso - ottimo lavoro! Allora non ho sempre parlato al vento!

«Ottimo lavoro Allevi» - le dico facendole l'occhiolino. Lei finalmente mi regala uno dei suoi sorrisi. Mi eri mancata Sacrofano. Proprio la tua mancanza mi ha fatto realizzare che non sono del tutto un anaffettivo come credevo.

You changed my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora