La serata si stava facendo affollata al locale di Clay, il BlackMirrow. Grazie al nuovo dj, l'affluenza era aumentata. Ma anche la mole di lavoro. Audrey saltava da una parte all'altra del bancone per fare più cocktail possibili. Aveva raccolto le lunghe treccine colorate con un elastico, ma alcune erano già scappate dalla morsa di caucciù, incorniciandole il volto d'ebano. L'aderente top nero le metteva in risalto i tatuaggi tribali sulle braccia, lasciate scoperte. I grandi orecchini pieni di brillantini riflettevano le luci stroboscopiche creando magnifici giochi di luce sul viso magro dalle labbra piene.
Avevo sempre pensato fosse bella, fin dal liceo, ma col tempo la sua bellezza da adolescente aveva lasciato il posto a quella di giovane donna.
Mi fece l'occhiolino indicandomi poi uno dei vassoi.- Mancano due birre e poi puoi portarlo al quattordici.-
Mi poggiai sul bancone afferrando uno straccio facendo un piccolo saltello che generò l'ilarità dell'altro barman, Aaron.
- Certo che sei proprio alta un metro ed un sottobicchiere! - ridacchiò riempiendo due shaker di vodka. Iniziò a mescolare i drink con vigore facendo bella mostra dei muscoli delle braccia.
Gli feci la linguaccia di rimando, facendogli così fuoriuscire due deliziose fossette agli angoli della bocca mentre rideva.
Un gruppo di ragazze inguainate in mini abitini luccicanti lo fissarono adoranti, lanciando gridolini. Una di loro si sporse verso di lui, poggiando il seno sul legno lucido del bancone.
- Hei sexy, quando stacchi? - prese la ciliegina dal suo bicchiere, mettendola in bocca in un movimento esplicito. Ci giocherellò con la lingua e sempre fissandolo la tirò nuovamente fuori tenendola dal picciolo.
"Hei Sexy!?"
Aaron le sorrise sornione - Troppo tardi tesoro, sono sicuro che sarai già a nanna.-
- Potresti venire a rimboccarmi le coperte. Ho un letto molto comodo.- gli passò un dito sul braccio - Potrei farti anche un massaggio.- e gli strizzò l'occhio.
Lui sorrise rigido di rimando, sperando che recepisse il messaggio.
- Dicono tutti che sono brava. - insistette.
Ridacchiai bevendo un sorso di coca cola dal bicchiere che Audrey mi aveva messo davanti.
Quella ragazza non aveva veramente pudore. Lo stava spogliando con gli occhi, mentre se ne stava praticamente distesa sul balcone per mettere in mostra la scollatura. E non capiva che lui non ne voleva sapere.
- Ci penserò. - le rispose finendo i cocktail.
Le altre lanciarono risatine isteriche e la trascinarono in pista, dove iniziò a muovere il sedere come una matta.
La sala era veramente piena di gente, tanto che facevo addirittura fatica a portare le ordinazioni ai tavolini, disposti per l'occasione a ridosso dei muri. Districandomi tra quegli innumerevoli ostacoli mi sentii improvvisamente afferrare per un polso.
- Hei dolcezza! Che ne dici di portarci un altro giro e di farci un po' di compagnia? - mi fermò un ragazzo bruno.
Lui ed i suoi amici erano già al quarto giro di superalcolici, ero stata proprio io a servirglieli. Viste le giacche da confraternita che portavano, dovevano essere ancora al college.
Sorrisi, cercando di liberarmi. - Mi dispiace, non ci è permesso bere durante il turno.-
Lui strinse per un momento la presa, poi mi lasciò il polso per passarmi un braccio dietro la schiena ed avvicinarmi a lui. Fece casualmente finire la sua mano sul mio sedere.
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Non Posso Amarti
RomanceEmilia ha dovuto rimboccarsi le maniche e mettere da parte i suoi sogni per aiutare la famiglia. É gentile, solare ed ha una vocina interiore che le si ripropone (come la peperonata). Non le mancano gli amici e neppure gli spasimanti. Ma la sua vita...