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Lo trovo sdraiato a pancia in sù sul mio letto, mi stendo accanto a lui aspettando che arrivi l'ora di cena.
Noah: "A cosa pensi piccola?" Mi risveglia dai miei pensieri dolcemente.
Io: "A come la mia vita sia cambiata radicalmente in un paio di giorni, fino a qualche giorno fa ero io una serva che veniva maltrattata e ora sono addirittura una principessa. Mi sembra tutto così irreale.." Spero che non mi stiano cercando per uccidermi, qui mi trovo bene e non voglio che entrino in guerra per me.
Noah: "Ti prometto che nessuno ti farà più del male, ora ci sono io a proteggerti, e questa sarà la mia priorità. Non vedo l'ora di unirmi a te sotto la sacra legge della Dea Luna." Mentre dice queste parole, io ho quasi le lacrime agli occhi. Mi prende una ciocca di capelli che era caduta davanti al viso e me la sposta dietro l'orecchio. Non serve che io dica niente, ha già letto il ringraziamento nei miei occhi per le sue parole. Si avvicina sempre più lentamente a me alternando il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra, ed io non posso che fare lo stesso.
Dopo un tempo indefinito poggia con delicatezza le sue labbra sulle mie, dapprima il bacio è solo lo sfioramento di labbra, ma poi lui mi lecca il labbro inferiore per poi prenderlo tra i denti e mordicchiarlo dolcemente. Dischiudo le labbra involontariamente e lui né approfitta per far scivolare la sua lingua nella mia bocca. Appena le nostre lingue si sfiorano un brivido mi percorre lungo la spina dorsale. Si trova sopra di me, con un braccio si regge per non pesarmi e con l'altra mano mi accarezza il fianco scoperto, mentre io ho le mani tra i suoi capelli e li tiro dolcemente. Si stacca dalla mia bocca ma senza alzarsi e mi fa un sorriso che mi fa perdere un battito.
Noah: "Il bacio più bello della mia vita, vorrei rimanere così per sempre, ma forse è meglio se andiamo a cena se no manderanno qualcuno a cercarci nuovamente."
Si alza da sopra di me mettendosi in piedi e passandosi una mano tra i capelli per aggiustarli un po'.
Mi tende una mano che io afferro per alzarmi a mia volta. Una volta in piedi mi trascina fuori dalla stanza senza mai lasciarmi la mano. Arriviamo davanti a una porta enorme che lui spalanca e ci ritroviamo in una grandissima sala piena di persone sedute ai numerosi tavoli, che ci fissano, ma soprattutto fissano le nostre mani incrociate. Io arrossisco mentre attraversiamo la stanza andandoci a sedere al tavolo dei miei genitori, saluto tutti con un sorriso. Alzo lo sguardo è noto una biondina che mi guarda male, ansi che dico malissimo.
Dopo il consenso di mio padre tutti cominciamo a mangiare.

Pov's Aaron
Sono giorni che cerco la mia compagna ma ancora non la trovo. Sono seduto nel mio ufficio e non voglio né vedere né parlare con nessuno. All'improvviso sento una piccola fitta al cuore, anche se l'ho rifiutata mi sono accorto del sbaglio che ho fatto. Sta baciando un'altro, il mio lupo guaisce di dolore a sapere la sua compagna con un'altro. Ma alla fine me lo merito per tutto quello che le ho fatto passare, per tutte le volte che l'ho picchiata e insultata insieme ai miei amici senza proteggerla...

The Alpha's MateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora