•Chapter four•

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Era lì davanti all'entrata come se nulla fosse, mentre scrutava uno ad uno tutti i presenti, soffermandosi poi sulla figura di Izuku.

Nel locale era calato il silenzio più assoluto; nessuno osava spiccicare parola, ne distogliere gli occhi dalla figura del ragazzo che da anni non vedevano.

Tutti avevano smesso di muoversi, sembrava pure che avessero smesso di respirare, tranne Bakugou, che finì in fretta la sua sigaretta, gettandola fuori dalla finestra del locale e battendo le mani a mò di applauso.

Tutti i presenti gli prestarono attenzione.

"Bene bene bene. Chi si rivede" pronunciò scostando il suo ragazzo e avvicinandosi a Shouto.

"Bakugou no-" cercò di fermarlo il rosso, con scarsi risultati.

Bakugou si avvicinò al ragazzo dai capelli bicolori e gli posò un braccio intorno alle spalle, guardandolo con il suo solito sorriso sfacciato, mentre l'altro era impassibile come sempre.

"Allora, cosa ci racconti di bello?" Chiese Bakugou, mascherando il suo odio e la sua rabbia nei suoi confronti.

Midoriya si alzò dallo sgabello.

"Katsuki, non mi sembra il caso di-" cercò di pronunciare, ma il biondo alzò il braccio facendogli segno di non continuare.

"Non mi dici niente?" Disse con tono fintamente deluso.

Ma notando che la risposta si faceva attendere e sua attenzione era da tutt'altra parte, lo prese con rabbia dal colletto e lo scaraventò su un tavolino che povero non aveva fatto niente di male.

E tutta la rabbia che in quegli anni aveva represso, si scaraventò veloce ed inarrestabile sul ragazzo dagli occhi eterocromatici.

"Sei un bastardo..." ringhiò a denti stretti.

Gli insulti si stavano sprecando, e avevano rotto la tranquillità.

Tutti osservavano la scena senza sapere minimamente cosa fare. Kirishima era quello più agitato; sapeva bene che il suo ragazzo era facilmente irritabile, e voleva assolutamente evitare che facesse scoppiare una qualche rissa dentro al locale, per l'incolumità di tutti.

"Hai anche la faccia tosta di presentarti qui, dopo esser spuntato così a cazzo! Come se nulla fosse successo!" Urlò Bakugou strattonandolo, ma vedendo che la sua rabbia non provocava alcuna reazione, passò alle maniere forti.

Il suo pugno si incontrò con il ventre piatto dell'altro, il quale venne mandato a terra dall'altra parte del locale.

Todoroki si tenne una mano sul punto colpito, tossendo.

"Sei solo un debole che non h-" Non potè continuare la frase, che un pugno lo colpì in pieno volto facendolo barcollare.
Gli occhi di Shouto mostravano rabbia, vendetta, rappresentavano il dolore che aveva sofferto per tutti quegli anni.

"Tu non puoi capire cosa ho passato.." più che una frase normale dalle sue labbra uscì un ringhio.

Bakugou sorrise sfacciato, rispondendo con un "fatti sotto", e dopo neanche 20 secondi, non si riuscì più a distinguere di chi fosse il sangue a terra.

Midoriya, scocciato da quella rissa si alzò il piedi e si mise tra i due.

"Adesso basta!" Allargò le braccia per allontanarli l'uno dall'altro, e i due sembrarono riprendere lucidità, accorgendosi poi di ciò che si erano combinati.

"Col cazzo che mi calmo, questo bastar-"

"Bakugou." Lo interruppe Midoriya con sguardo serio.

"È una cosa tra me e lui. Non ti riguarda."

Chained to the past. |Tododeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora