•Chapter eight•

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"E così vi siete lasciati" la ragazza aveva ascoltato attentamente tutto ciò che il fratello aveva da dirle, senza interromperlo neanche una volta, interessata a sentire le motivazioni della sua scelta.

"Si" sospirò "non mi sentivo più al sicuro con lui, era come se controllasse ogni mio singolo movimento e questo mi metteva parecchio a disagio.»

"Beh allora hai fatto a bene a troncare tutto, sai in una coppia entrambi devono sentirsi a loro agio, e se tu non lo eri più vuol dire che non era ciò di cui avevi bisogno" disse stringendogli la mano "e poi adesso hai ritrovato l'amore della tua vita no?" un dolce sorriso ricoprì le labbra della ragazza, e Shouto le strinse ancor di più la mano,ricambiando.

Il rumore della porta che si apriva e che si richiuse subito dopo fece girare i due giovani che videro Hideki (nome a caso) sbucare dalla porta della cucina.

"Ciao tesoro" disse Fuyumi.

Hideki la salutò con un bacio sulle labbra e notando la presenza del giovane bicolore gli si avvicinò arruffandogli i capelli, provocando una risatina da parte di quest'ultimo. "Da quanto tempo Shouto"

«È bello rivederti, vecchio» rise.

«Vacci piano con le parole eh» scherzò.

Il ragazzo era contento di rivederlo, anche perché Hideki era stato come un padre per lui, lo aveva sempre ascoltato e aiutato al contrario del suo vero padre, che per lui e i suoi fratelli non c'era mai stato.
Stessa cosa Fuyumi; essendo la sorella maggiore si era sempre presa cura dei più piccoli. Per lui era come una madre.

"Shouto starà qui con noi per un po' "

"Grandioso, puoi stare qui tutto il tempo che vuoi" disse il marito.

«Grazie mille ma non ci starò per molto, forse ho già trovato una sistemazione ma ne devo ancora avere la conferma, e poi mi dispiace privarvi della vostra intimità» disse facendo l'occhiolino a Hideki.

L'uomo ricambiò l'occhiolino e fece una grossa risata in compagnia del bicolore.

Fuyumi, che si era alzata per prendere qualcosa da bere, non notò il loro scambio di occhiate, quindi quando tornò al tavolo e li vide ridere sguaiatamente pensò che entrambi si fossero ubriacati prima di entrare in casa.

«Comunque quando sono entrato ho notato che stavate parlando " prese parola lui "mi dispiace aver interrotto la vostra conversazione, quindi adesso vado a farmi un bagno e vi lascio soli» prese un bicchiere d'acqua e fece per uscire dalla cucina, ma Todoroki lo fermò.

"Non preoccuparti Hideki, stavo giusto per uscire" disse andando verso l'attaccapanni e infilandosi il cappotto.

"Ma come, io avevo appena messo a tavola qualcosa da mangiare!» si lamentò la sorella.

«Mi dispiace ma devo proprio andare» si scusò il ragazzo.

«E cosa devi fare di così importante adesso?» domandò incrociando le braccia al petto.

Shouto si girò con un sorriso che Fuyumi pensò di non averglielo mai visto in faccia, ma capì al volo a cosa si stava riferendo.

"Vai" fece con un gesto della mano, e dopo che il ragazzo le diede un bacio, uscì per andare a trovare Izuku.

-

Midoriya non si dava pace: erano 20 minuti che girava i canali in cerca di qualcosa di carino da guardare, e quando sembrava finalmente che avesse trovato qualcosa di interessante, il campanello della sua porta trillò e lui fu costretto ad alzarsi, seppur controvoglia.

Aprí la porta nervoso, ma vedendo il viso del giovane che per anni aveva preso possesso dei suoi sogni si rilassò all'istante. «Hey che ci fai qui?»

«mi mancavi» disse, prendendo il suo viso e baciandolo con ardore.

Midoriya in un primo momento si lasciò andare, ma poi si rese conto di dovergli parlare e lo bloccò.

"Perché mi hai fermato?" Chiese l'altro non capendo.

"Todoroki io ti amo più di ogni altra cosa" pronuncio Izuku allontanandosi "ma non voglio essere il tuo fottuto amante, tu sei fidanzato"

Shouto incurvò leggermente le labbra e si avvicinò a Midoriya cingendogli i fianchi "E perchè pensi che io sia venuto di corsa qui da te?"

"Perché volevi scopare?" Domandò l'altro mettendo i pugni sui fianchi e alzando leggermente il mento.

Shouto ci riflettè su. "Anche" ridacchiò "ma sono venuto per dirti che con lui è finita» disse serio.

A Midoriya non gli sembrò vero. «Seriamente?»

«Si, seriamente. Io voglio te Izuku.»

Un sorriso spontaneo nacque sulle labbra del giovane broccoletto , che gli prese con cattiveria il colletto della camicia e lo attirò a sè , baciandolo con ardore.

"Adesso possiamo anche scopare" disse, trascinando il bicolore in camera in preda all'eccitazione, con una voglia di consumare quell'amore rimasto inappagato per tanti, troppi anni.


Midoriya si stava beatamente rilassando sulla spalla del suo ragazzo, mentre questo guardava il soffitto e gli accarezzava la pelle liscia e nuda che per anni aveva bramato.
Shouto non riusciva ancora a crederci: aveva represso per anni la voglia che aveva di Izuku e pensava di esserci riuscito, ormai aveva rinunciato all'idea di rivederlo un'altra volta.
Eppure quando lo vide di fronte a sè quel giorno al supermercato, provò un sentimento così forte che si rese conto che gli anni passati insieme ad Inasa non erano stati altro che bugie poiché si accorse di non averlo mai amato veramente, e l'unica persona che era riuscita a fare breccia nel suo cuore era Izuku.
I sentimenti che aveva represso fino a quel momento scoppiarono come una bomba ad orologeria, facendogli capire chi era la persona che avrebbe voluto per sempre al suo fianco.

E adesso, vederlo accanto a se con i capelli arruffati, le guance arrossate e i succhiotti un po' dappertutto gli sembrava ancora un sogno.

«A che pensi?» gli domandò il più piccolo, accorgendosi della sua assenza.

Todoroki si specchiò in quelle pozze verdi che lo stavano guardando con amore e gli sorrise, lasciandogli un dolce bacio sulle labbra. «Penso a quanto sono stato fortunato a ritrovarti»

Midoriya sorrise e lo abbracciò forte.

«ah comunque» iniziò Shouto «oggi pomeriggio devo andare da mia madre»

«Perché?»

«Devo prendere delle cose» sbuffò.

E Midoriya comprese dalla sua faccia che nemmeno lui aveva voglia di andarci.

«Ti va di accompagnarmi?»

«si»

«Bene, tanto prima o poi te l'avrei dovuta presentare per forza»

«In che senso?» domandò stordito l'altro.

«E che non glie lo faccio conoscere il ragazzo che porterò sull'altare?» rise il bicolore appoggiando la schiena alla spalliera del letto.

Midoriya perse un battito e divenne pallido, tanto che anche Shouto si preoccupò.

«Hey va tut-»

Non fini la frase perché la sua bocca venne coperta da quella di Izuku, il cui cervello era andato in tilt alla parola "altare" e non riuscì a trattenersi dal volersi sentire unito con lui un'altra volta.

Chained to the past. |Tododeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora