•Chapter ten•

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Qualche mese dopo.

Era una giornata splendida quella, caratterizzata da un sole brillante e il cielo azzurro privo di nuvole.

Bakugou non era mai stato così in ansia in tutta la sua vita, lo si poteva capire perché si era sistemato i capelli e gli abiti per la 27esima volta.

Era li sull'altare ad aspettare il suo sposo, e non aveva mai provato quella felicità, che ti riempie il petto di gioia e non ti fa smettere un attimo di sorridere.

Dietro di lui c'erano i suoi testimoni, Midoriya e Tsuyu, i testimoni di Kirishima erano Todoroki e Iida.
Uraraka era invece rimasta in prima fila, aveva preferito vedere tutto da una diversa prospettiva.

"Devi darti una calmata" sussurrò Midoriya notando che Bakugou tremava in preda all'ansia e all'eccitazione.

"Prova a starci tu sull'altare mentre stai per sposarti! Non puoi capire quanta ansia ho"

D'istinto Midoriya guardò Todoroki dall'altra parte e sorrise, poi disse "lo scoprirò presto"

Bakugou con un sorriso stava per rispondergli, ma la musica nuziale partì e il suo pomo d'Adamo fece su e giù quando vide Kirishima attraversare la navata della Chiesa.

Kirishima era elegantissimo col suo smoking nero e Bakugou pensò di volerlo piegare a novanta lì davanti a tutti, ma erano in un luogo sacro e forse non era proprio il caso, così si trattenne. La sera avrebbe avuto l'occasione di fare l'amore con lui per la prima volta da sposati e non poteva esserne più che felice.

"Sei bellissimo" sussurrò Kirishima appena arrivato accanto a lui.

"Tu di più"

Il prete fece ciò che doveva fare e dopo il bacio la chiesa scoppiò in applausi, che si ripeterono fuori da essa quando i due sposi uscirono e ricevettero una cascata di riso addosso.

Il luogo del pranzo era bellissimo; in riva ad un lago, con un gazebo gigantesco dove sotto vi erano i tavoli riccamente decorati e apparecchiati. Midoriya e Todoroki finirono al tavolo con gli altri testimoni, gli sposi e Carla.

La giornata passò in fretta, dopo il taglio della torta e i balli Kirishima e Bakugou salutarono i loro amici e conoscenti perché il giorno dopo sarebbero partiti per Amsterdam.

Nella macchina di Todoroki c'era solo silenzio. Midoriya si stava torturando le mani con il volto rivolto in basso e Shouto gli mise una mano sulla coscia.

"Tutto bene Izuku?" domandò preoccupato non staccando gli occhi dalla strada ormai buia.

Midoriya alzò lo sguardo su di lui e si perse nel guardare quel profilo perfetto che gli faceva venire ogni volta i brividi. "Si, sto bene" sorrise stringendo la sua mano.

Todoroki sorrise e continuarono il loro viaggio verso casa con i loro respiri che riempivano quel silenzio.

Rientrati in casa Todoroki si sedette sul divano e si passò stancamente una mano sul viso.

Midoriya si inginocchiò davanti a lui e posò le braccia sulle sue gambe. "Sei stanco?"

"Si, abbastanza" rispose con un sonoro sbadiglio.

"Peccato, perché volevo divertirmi un po'" disse languido mordendosi il labbro.

Shouto sorrise togliendo la mano dal viso e la mise nei suoi capelli, scompigliandoli "mhh per questo potrei resistere un altro pò"

Midoriya rise e prese a contemplarlo. "Shouto"

"Dimmi"

"Ti ricordi cosa ti ho detto quella volta all'orfanotrofio?"

"Che eri innamorato di me?" sorrise Shouto "come potrei dimenticarlo"

"Già...ma non intendo quello"

Shouto ci pensò su per qualche secondo e poi rispose "che mi avresti sposato e che saremmo stati per sempre felici insieme"

"Esatto" sorrise lui "ed è proprio questo che voglio fare Shouto. Voglio sposarti"

Il viso del giovane bicolore era indecifrabile, la bocca semi aperta come se volesse dire qualcosa, ma dalle sue labbra non uscì niente.

"Non ho mai amato nessun'altro all'infuori di te, mi hai rubato cuore e anima sin da quando eravamo bambini e nessuno di noi sapeva cosa fosse l'amore. L'ho scoperto solamente grazie a te, che sei la mia anima gemella. Non voglio più lasciarti andare Shouto. Voglio che tu sia mio per sempre. Perciò," estrasse una piccola scatolina e la aprì rivelando un anello d'oro "vuoi sposarmi?"

Shouto non riuscì a proferire parola mentre delle lacrime cominciavano a scendere sul suo viso e un enorme sorriso comparve.
Midoriya non gli aveva mai visto un sorriso così bello e sincero sul viso, un sorriso vero e non poté non pensare che in quel momento il suo Shouto era più bello di quanto non lo fosse mai stato.
Quest'ultimo incapace di dire di sì, si lanciò tra le braccia di Izuku, che lo accolse senza esitazione.
Todoroki non era mai stato così felice in vita sua, si staccò quanto bastava per baciare le labbra del suo amato, che avevano il sapore delle sue lacrime e sentì il cuore implodere nel suo petto, una sensazione che mai avrebbe pensato di provare. Gli sembrava di poter toccare il cielo con un dito, una sensazione troppo complicata e astratta per essere espressa a parole. Quel ragazzo che ora gli stava chiedendo di sposarlo senza rendersene conto era riuscito a rompere tutte le barriere che si era costruito attorno rendendolo vulnerabile, ma sopratutto, far riuscire il vero se stesso. Non avrebbe mai ringraziato quel ragazzo abbastanza per tutto quello che aveva fatto per lui. Lo aveva voluto, lo aveva perso e lo aveva aspettato senza mai rinunciare.
Non poteva ritenersi più fortunato di così nell'aver trovato una persona del genere ed era più che sicuro che avrebbe passato con lui il resto della sua vita.

FINE.

Author's space.

Ciao a tutti/e.
Siamo giunti alla fine della storia, e devo ammettere che mi sono divertita molto a scriverla, anche se ci ho messo tanto ops.
Mi scuso per averla fatta così corta, per aver velocizzato il matrimonio di Kirishima e Bakugou. Mi sarebbe piaciuto continuarla ancora un po' ma mi piaceva l'idea di terminarla con la proposta di Izuku e con sentimenti di Shouto.
Spero che abbiate gradito la storia è grazie per il supporto che mi avete offerto.
Grazie di cuore💘

Chained to the past. |Tododeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora