ʍα ¢ίϯψ

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Mi alzai dal mio comodo divano e andai, controvoglia, ad aprire la porta

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Mi alzai dal mio comodo divano e andai, controvoglia, ad aprire la porta.
Mi ritrovai davanti il faccino carino di Yunkai, il mio ragazzo, fortunatamente nelle superiore che frequentavo l'anno prima conobbi lui, non c'erano molti ragazzi coreani devo dire.

Lui mi attrasse subito.
Lui era dolce, premuroso, paziente insomma fantastico a parer mio.

Certo il più delle volte era duro con me, ma lo capivo.
Con il mio carattere lunatico neanche la persona più paziente del mondo sarebbe capace di non sclerare.

L'ho sempre saputo.
A volte pensavo che mio fratello se ne fosse andato via anche per quello.

Andammo a sederci sul divano ed iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando lo squillo del mio telefono non ci interruppe: "Brotah🧝🏼‍♀️" capì subito il motivo della telefonata.

"Hey Jin che strano sentirti oggi, mi devi casualmente dire qualcosa?" Dissi io sarcasticamente

"Kat io-" lo bloccai

"Jin non c'è bisogno che mi dici 'mi dispiace' tanto è sempre così ormai da 6 anni e del tuo dispiacere non me me faccio proprio nulla, sai pensavo che almeno quest'anno saresti venuto, ci speravo tanto sai? Sai quanto speravo di non ricevere questa maledetta chiamata? Sai quanto speravo che ti avrei riabbracciato? Lo sai Jin? Probabilmente no...vabbeh goditi il Natale Seokjin e non scomodarti a farmi gli auguri, perché non serve ad un cazzo." Chiusi la chiamata ormai in lacrime, ci speravo davvero tanto, un piccolo pezzettino del mio cuore se ne era andato con quella chiamata.

Yunkai mi abbracciò confortandomi come solo lui sapeva fare cercando di scacciare un po' di dolore...

𝑌𝑜𝑢 𝑎𝑟𝑒 𝑜𝑛𝑙𝑦 𝑚𝑖𝑛𝑒 [𝑝𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora