ɓσψ ʍεεϯς εѵίʆ

311 19 0
                                    

Entrammo, l'odore intenso di alcool e di fumo mi invase le narici e la musica assordante iniziò a risuonare nelle mie orecchie

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Entrammo, l'odore intenso di alcool e di fumo mi invase le narici e la musica assordante iniziò a risuonare nelle mie orecchie.
Mi aggrappai al braccio più vicino, quello di Tae che vedendomi mi sorrise dolcemente.

Ci andammo a sedere al tavolo che avevamo affittato per quella sera, era in un angolino ben appartato e dopo pochi minuti venne un cameriere per prenderci le ordinazione.

Nel giro di una ora e mezza Jungkook, Yoongi e Jimin erano già belli che andati.
Jin e Namjoon stavano dando spettacolo del loro amore apertamente.
Hobi invece cercava di non far finire in coma i tre ubriachi.
Io e tae, invece, eravamo leggermente brilli e ci stavamo scatenando nella pista da ballo da un po', mi stavo divertendo davvero tanto.
Quella sera fu una tra le più belle che io abbia mai passato.

O almeno era quello che credevo.

Ad un tratto Tae si fermò di colpo iniziando a fissare, con sguardo truce, dietro di me.

"Tae che succede?" Dissi alzando la voce cercando di sovrastare il volume alto della musica.

"Non ti girare, ti prego" non lo ascoltai e, ovviamente, mi girai.
Forse avrei dovuto ascoltarlo, ma cosa potevo saperne io.
Forse sarei dovuta starmene direttamente a casa quella sera, ma di sicuro non posso prevedere il futuro.

Il mio più orribile incubo si era materializzato davanti ai miei occhi.
Yunkai e Jisoo erano proprio lì, seduti su una poltroncina rossa, che si stavano baciando.
Goccioline di acqua calda e salata volevano scendere in fretta dai miei occhi.
Due braccia forti mi avvolsero e mi girarono verso di lui, Tae mi guardava come si guarda un piccolo cucciolo di cane abbandonato.
Lo abbracciai nascondendo la faccia nell'incavo del suo collo.

Scoppiai a piangere senza ritegno, stavo male, davvero tanto male.
Il mio cuore era ormai poltiglia.

"Vuoi che ti riporti a casa?" Disse al mio orecchio.

"N-non voglio rovi-rovinarti la serata" non volevo essere un peso.

"Tranquilla, non fa niente."

"Facciamo così, mi accompagni a casa e poi torni qua a divertirti ci stai?" Dissi guardandolo, finalmente, negli occhi.

Lui annuì sconfitto.
Ci dirigemmo verso Jin dicendogli che sarei tornata a casa e che non si sarebbe dovuto preoccupare.
Lui non troppo convinto mi lasciò andare.

E così, insieme a Taehyung, tornai a casa.

𝑌𝑜𝑢 𝑎𝑟𝑒 𝑜𝑛𝑙𝑦 𝑚𝑖𝑛𝑒 [𝑝𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora