ςϯίɡʍα Թϯ1 (ςԹε¢ίαʆε ςαη ѵαʆεηϯίησ)

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Ero in camera mia che ascoltavo la musica con le mie amate cuffiette, era un giorno speciale, certo per le altre persone che avevano una dolce metà da cui farsi amare, baciare e coccolare

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Ero in camera mia che ascoltavo la musica con le mie amate cuffiette, era un giorno speciale, certo per le altre persone che avevano una dolce metà da cui farsi amare, baciare e coccolare.
Una persona con cui essere felice, triste, arrabbiata e una persona con cui provare ogni minima sensazione anche le più insulse.
Qualcuno con cui potersi sentire bene, essere se stesso e unico.
Ma specialmente qualcuno da amare, che ti faccia battere il cuore velocemente, che ti faccia brillare gli occhi e che ti faccia star male. Perché si, l'amore non racchiude solo felicità, ma anche dolore, molto dolore, puoi passare da una felicità assurda a ritrovarti in lacrime e con il cuore ridotto in piccoli frammenti.

Io una persona d'amare ce l'avevo, ma ero più che sicura che lui non mi considerava neanche, ne ero più che certa, per lui ero solo la sorellina, che faceva cazzate, di Jin.
Beh e come biasimarlo.

Spensi la musica ma, stranamente dal solito fracasso che facevano i sette ragazzi, nella casa regnava il silenzio più totale, incuriosita mi alzai e uscì dalla camera, una scia di petali di rose bianche mi si presentò davanti.

Rimasi immobile sull'uscio della porta a metabolizzare il tutto, il cuore minacciava di uscire dalla gabbia toracica e cavolo quanto faceva male.
Un volto si fece nitido nella mia mente, ma non volli crederci.

Mi feci coraggio iniziando a seguire quella stradina che mi condusse alla camera di Jimin.
Le mie guance si fecero rosse e calde, sul letto era presente un'abito da sera rosa/dorato con una pelliccia bianca come la neve ad accompagnarla. (foto sopra, la pelliccia immaginatevela).
La mia voglia di scoprire chi ci fosse dietro a tutto questo si fece sempre più viva dentro al mio petto.

Indossai velocemente il tutto e ricominciai a seguire quella scia velocemente ritrovandomi in salotto dove vi era un tavolo ben apparecchiato.
Al suo centro vi era presente una candela nera, i piatti erano di porcellana con qualche ricamo qua e là di fiori, una mano mi tocco delicatamente il fianco.

Un brivido mi percorse tutto il corpo.

"Una serata speciale per una persona altrettanto speciale." Riconobbi la sua voce, quella voce che riusciva a calmarmi e a farmi rabbrividire.

"Jimin, hai fatto tutto tu?" Dissi girandomi verso di lui, mi si mozzo il fiato.
I suoi capelli erano tirati indietro dalla lacca, un piccolo velo di trucco gli colorava il piccolo viso un sorriso smagliante incorniciava il tutto splendidamente.

"Si tranne per il cibo, il cibo lo prepara Jin hyung" disse grattandosi il retro del collo in segno di imbarazzo.

"Grazie" dissi abbracciandolo.

"Vieni andiamo a sederci" posò una mano sulla mia schiena per accompagnarmi a sedere.

Il silenzio regnava in quella stanza che venne interrotto dall'arrivo di Hoseok e Yoongi vestiti di tutto punto con un tovagliolo bianco ben piegato e posato sul braccio.

Risi leggermente a quelle visione attirando l'attenzione dei tre ragazzi, yoongi si stava trattenendo dallo scoppiar dal ridere lo capivo dal modo in cui si mordeva il labbro.

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Scusate il ritardo, martedì uscirà la seconda parte
Scusate scusate scusatee😢❤️

𝑌𝑜𝑢 𝑎𝑟𝑒 𝑜𝑛𝑙𝑦 𝑚𝑖𝑛𝑒 [𝑝𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora