Lucifero ー #1

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Il lago in cui sono costretto a vivere per l'eternità non mi pare una pena così dolorosa da scontare, paragonata a quelle delle altre anime dannate dell'Inferno. Ho sentito dei lussuriosi, degli eretici... Tutto questo rispetto a loro è nulla.

A quanto pare, nonostante tutto il divino mi ama ancora, anzi più che amore, direi che mi adora. Da quando sono quì non posso più pronunciare il suo nome, anzi in realtà non posso da quando mi ha bandido dal suo regno beato, assieme all'amore della mia vita.

Sono ben consapevole che la fenice sia pericolosa, sono consapevole che mi abbia ingannato col suo potere e la sua bellezza, ma ormai sono caduto nel peccato e non posso farci niente.
Avrei bisogno di un salvatore per purificarmi dai miei peccati, ma non posso, una figura del genere non esiste per me.
Nonostante ció alcune anime peccaminose possono salvarsi, loro non si trovano in questo regno ove io sarei il male supremo, queste anime si trovano nel Purgatorio, quì vengono purificate da ogni male per giungere infine dal divino.

Perché io dovrei essere il male supremo? Perché non posso purificarmi? Cosa ho fatto di così eclatante e non perdonabile?

Sono stanco di tutto questo, non accetto di vivere in questo modo per sempre, sentendomi incompleto e col cuore infranto.

Mi dipingono come un mostro orrendo, la gente non sa quanto tutto questo mi ferisca in realtà. Mi chiamano tentatore, il diavolo... La creatura più orrida di questo mondo.
Chi venera il mio divino mi odia e disprezza, tutto questo mi offende nel profondo.
Loro credono di sapere la mia storia, ma in realtà non sanno niente.

Non sono un mostro, non ho le corna, la pelle rossa, una coda o delle doppie ali. Sono un angelo come tutti gli altri, anzi no...il divino mi riteneva (o mi ritiene ancora?) il più bello tra tutti.

Ma la gente crede sempre di sapere tutto, crede che tutte le scritture siano reali.
Volete sapere una triste realtà? Alcune cose sono cazzate. Sono frutto della fantasia umana alimentata da esperienze paranormali dovute a me principlamente.

Rinasco ogni volta che muoio in un corpo con il mio solito aspetto, vi sono volte in cui la mia vera natura si manifesta con lo spuntare delle ali nere e molto spesso capita che la gente assista a tutto ciò. Risultato: mi venerano come un dio o hanno paura di me considerandomi il male supremo.

Questa sì che è una pena dolorosa: Nascere e morire all'infinito, non sapere chi sei veramente fino a quando non spuntano le ali nere come la notte (sempre se decidano di manifestarsi). È per questo che ho pregato, per quello che potevo, il divino di cambiare la mia pena, ero stanco...
Misteriosamente ha accolto la mia richiesta e mi ha confinato nuovamente in questo lago ove moltissimi anni prima, impossibili da contare, avevo terminato la mia caduta dal regno dei cieli.

Ho bisogno di un salvatore, ma so bene che questi non verrà mai da me, per questo mi limito soltanto a desiderare di rivedere la fenice, ben consapevole che facendo così non faccio altro che peggiorare la mia situazione, cadendo sempre di più nelle sue tentazioni.

Mi importa? Non mi importa?
Cosa voglio in realtà?

Non lo so nemmeno io veramente.

Forse sto diventando pazzo, oppure sono già pazzo o lo ero sin dal principio...

Questo lago, testimone delle mie eterne lotte con me stesso, pare divorarmi vivo in questo momento. Mi consuma, mi stringe... È come se mi volesse suo.

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