Capitolo 17

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Dedicato all'uomo che mi ha fatto sognare grazie ai suoi eroi.
Excelsior.

«Allora Seokjin chi seguirai?» domandò Taehyung girando attorno al maggiore con le ali a penzoloni che perdevano le loro piume. «Potrei arrivare a ucciderti se sceglierai la parte sbagliata...» Jimin spalancò gli occhi a quella affermazione, sapeva benissimo della follia dell'angelo e temeva davvero per la vita del maggiore. «Se lo ucciderai passerai dalla parte del torto, Taehyung...» disse con fermezza il mutante dei quattro elementi, non voleva che in mezzo ci andasse gente innocente, cosa che Seokjin era, un mutante innocente posto dinanzi a grande difficoltà della vita; una lotta quotidiana tra il suo vero essere e la famiglia.
«Non posso scegliere.» rispose il maggiore con voce sottile provocando nell'angelo caduto ira, gli saltò infatti addosso prendendolo dal collo.
«Taehyung fermati!» esclamò Namjoon provando ad afferrare il suo migliore amico dalle spalle anche se quelle ali, le ali del demonio, lo proteggevano; Hoseok era spaventato, non sapeva cosa fare in quel momento, arrivò addirittura a pensare che molto probabilmente gli umani avevano ragione nel voler uccidere i mutanti anche se sapeva benissimo che gli stessi umani commettevano violenze verso i loro simili.
Seokjin aveva ragione: non esistevano i buoni ed i cattivi.

Seokjin guardò impassibile Taehyung non capendo da dove arrivasse tutta quella rabbia, ignorò le minacce del più giovane domandandogli con fare serio «Cosa ti provoca tutto questo dolore, Taehyung? Cosa è successo nel passato che ti tormenta? Sono certo che un tempo non eri la persona che sei ora e magari le tue ali non erano nemmeno così.» Taehyung sgranò gli occhi stupito, ma anche spaventato dalle parole del maggiore. Cosa ne sapeva lui del suo passato?!
«Non ti do il permesso di chiedermi nulla o fare supposizioni riguardo il mio passato.»
«Tae, lascialo stare dai... Non esagerare. È normale che sia confuso, così come lo sono io. Dagli tempo, sai benissimo che a noi non vorrebbe fare alcun male. È grazie a luì dopotutto se siamo ancora qui.» Jungkook si avvicinò ai due ragazzi con fare calmo poggiando un palmo della mano sulla schiena dell'angelo accarezzandogliela lentamente.
Taehyung a quel gesto si rilassò gradualmente, lasciò la presa chiudendo succesivamente gli occhi, gli altri restarono sorpresi da tale comportamento.

I ragazzi camminarono sino ad una distesa verde, il sole del mezzogiorno splendeva alto nel cielo riscaldando l'aria gelida.
«Voi credete che il mutante omega ritornerà tra noi?» domandò Hoseok sedendosi sul prato e portando lentamente le gambe al petto, Namjoon si passò una mano tra i capelli titubante «Si pensa sia malvagio, penso sia meglio che se ne stia buono buono.»
E fu in quel momento che la terra iniziò a vibrare, Jimin scattò in piedi temendo vi fosse un terremoto in corso, tutti i ragazzi si guardarono attorno allarmati fin quando le scosse terminarono e al loro posto si presentarono delle onde sonore che man mano che si spargevano diventavano sempre più forti e chiare.
Vi era una melodia, un fischio di note diverse che prima diventavano alte e poi piano piano scendevano di tono, Hoseok riconobbe quella melodia e lo fece presente ai suoi compagni «Questa melodia l'ho sentita già...durante uno degli esperimenti mentre mantenevo la connessione tra Yoongi, Jungkook e Jimin.» Jimin guardò l'amico sentendosi interpellato restando sorpreso, lui non ricordava tale melodia, osservò Jungkook per ricevere una conferma, ma il più piccolo sembrava avvolto da mille pensieri.
Il fischio si ripresentò nuovamente, ma questa volta si poteva udire una flebile voce cantare parole non definite, sembravano dei lamenti;  i ragazzi si guardarono attorno sempre più confusi non capendo cosa stesse succedendo e fu in quel momento che Jungkook cadde per terra, svenuto.

La terra iniziò a creparsi mentre il corpo del telepate tremava tutto accompagnato da ansimi, gli altri compagni lo guardavano preoccupati accerchiandolo, Namjoon provò ad entrare nella sua mente per capire ciò che stava succedendo, ma tutto era inutile, Jungkook era impenetrabile. Taehyung alzò lo sguardo al cielo notando come lentamente stavano facendo il loro ingresso delle nuvole scure.
Un fulmine cadde tra gli alberi provocando un incendio, Jimin osservò le fiamme appena nate precipitandosi poi tra esse nonostante il fuoco non fosse il suo elemento preferito. Seokjin conscio del fatto che il ragazzo non controllasse come volesse le fiamme allungò una mano urlandogli di tornare indietro, Jimin non lo ascoltò minimamente per questo il maggiore si vide costretto a inseguirlo.
«Non dobbiamo separarci!» esclamò Hoseok vedendo come pian piano tutti avevano preso direzioni diverse lasciando Namjoon solo con Jungkook mentre continuava a provare ad accedere nella sua mente.

La melodia si ripresentò, le parole divennero leggermente più chiare.
«JIMIN LASCIA PERDERE!» urlò Seokjin allungando nuovamente una mano verso il ragazzo e le fiamme, quest ultime lentamente iniziarono a scorrere al contrario sino a svanire nel nulla, Jimin fece un salto all'indietro restando con la bocca aperta, portò poi lo sguardo su Seokjin che aveva ancora il braccio teso «Sei stato tu?» domandò il minore.

Jungkook ansimò risvegliandosi di colpo, Namjoon lo guardò sollevato portandosi una mano sul petto, era davvero preoccupato per il minore. Il telepate più piccolo si guardò attorno confuso, quasi terrorizzato dal mondo sussurrando un nome: Yoongi.
Taehyung lo guardò a lungo avvicinandosi subito dopo, si mise seduto in ginocchio mettendogli poi una mano sulla spalla sussurrandogli
«Che cosa hai visto Jungkook?» il ragazzo guardò l'angelo rispondendo tremante «Ho visto la fine del mondo, sentivo la morte intorno...»
Il maggiore tra i due udendo quella affermazione restò spiazzato sollevando il volto incrociando poi quello di Namjoon.
«Il dio dei mutanti tornerà trà di noi portando l'Apocalisse.» annunciò con fermezza l'angelo ribelle, per la prima volta perve terrorizzato anche lui «Non si tratterà di una guerra tra umani e mutanti, ma di una guerra tra un dio, mutanti e umani. Cosa c'è di peggio? Forse che il male in persona si faccia vivo.» concluse Taehyung allontanandosi dagli altri guardando il cielo pensieroso.

Un corpo trasandato e una mente confusa stavano vagando apparentemente senza meta per un fitto bosco inseguendo una melodia che poco a poco diventava finalmente più limpida. Passo dopo passo, il canto gli indicava la strada con sicurezza.
Il corpo non sapeva dove ella voleva condurlo, ma sentiva in cuor suo che poteva fidarsi di lei, dopotutto era sempre stata al suo fianco e l'aveva protetto da tutti i pericoli.
Passo dopo passo la mente iniziò a vedere la luce, a sentire delle parole pronunciate da altri esseri viventi.
«Jungkook, che cosa hai visto nel dettaglio?» domandò una voce matura dal tono preoccupato come se avesse appena ricevuto una brutta notizia, il nominato poi rispose con voce più sottile «Ali di fuoco.»

"La fenice" pensò il corpo appena giunto a destinazione.


Fine primo arco narrativo, "Mutants".

Nome secondo arco narrativo: "Mutants: Phoenix"

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Angolo autrice: Finalmente siamo giunti al termine del primo arco narrativo della storia! I prossimi saranno sempre presenti nello stesso libro, preferisco tenere la storia tutta assieme per dare un senso di successione.
Volevo approfittare di questo angolo per ringraziare di cuore tutti i lettori; GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!
BENE! Vi ho già spoilerato il prossimo titolo che sarà "Phoenix", sono curiosa di sentire le vostre teorie e pareri :3.
Molto presto arriverà anche un nuovo video da me editato per la storia che spero vi piaccia! 
Eee niente, questo è tutto ♡!

-Haruka

Mutants || BTS ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora