- Jeon... Jeon... Signorino Jeon? - disse una voce, svegliandolo bruscamente. Qualcosa stava scuotendo un braccio del povero paziente ancora stordito.
- S-si? - bofonchiò assonnato, senza nemmeno aprire gli occhi, una risatina femminile interruppe il silenzio della stanza, Jungkook aprì piano un occhio, la stanza sfarfallava, appannata. Dopo poco notò la ragazza accanto a lui vestita di bianco, con una fascia nera al braccio, e una croce rossa ricamata sul taschino delle penne, posto sul cuore.
- Sei Jeon Jungkook? - chiese lei, spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio, lui annuì brevemente, lei si girò prendendo qualcosa dal carrello posto accanto al letto.
- Perché me lo chiede? - domandò spaesato alla ragazza che ora aveva in mano una siringa e stava sorridendo lievemente, Jungkook guardò brevemente l'ago e dei brividi corsero giù per la sua schiena.
- Il laboratorio mi ha chiesto di prelevare un campione del tuo sangue per delle analisi - rispose lei avvicinandosi di nuovo, con un laccio emostatico
- Non penso mi serva - affermò deciso, non sapeva perchè ma aveva la sensazione di dover evitare che qualcuno prendesse il suo sangue: anche una sola goccia avrebbe potuto scatenare qualcosa che non avrebbe saputo come fermare.
- Ma signorino, mi... Ci serve per verificare le sue condizioni fisiche - disse, correggendosi immediatamente, avvicinando il laccio al ragazzo mentre lui tirava indietro il braccio; l'infermiera lo guardò stranita
- Ha avuto una brutta ricaduta ieri notte - insistette mentre Jungkook assumeva una posizione di difesa, tenendo entrambe le braccia al petto, scuotendo la testa furiosamente
- È solo una fiala di sangue signorino Jeon - disse abbastanza stizzita, cercando di afferrare il polso del paziente e riuscendoci, legando il laccio per poi afferrare la siringa
- Non si preoccupi farò in fretta - disse lei prima di essere fermata da qualcuno che vedendo la situazione decise di intervenire entrando velocemente nella stanza.
- YAH! - disse una voce profonda fermando il braccio con l'ago, facendo girare l'infermiera nella sua direzione - Lascia stare il mio vicino - disse secco, assottigliando lo sguardo.
- Namjoon hyung! - disse il più piccolo, felice di vederlo e sollevato che qualcuno fosse intervenuto prima che fosse troppo tardi
- Lei chi è? - chiese infastidita, scrollando il braccio dalla presa ferrea del ragazzo biondo.
- Sono Kim Namjoon e mi manda la signora Jeon - rispose poggiando la borsa nera sul letto - Non credo sia necessario prelevare il sangue se il paziente non vuole - continuò fulminando, con fare protettivo verso Jungkook, la ragazza che era quasi nera di rabbia.
- Dongsaeng, tua madre mi ha mandato a prenderti - aggiunse ancora porgendo la borsa a Jungkook per poi sorridergli, ignorando completamente la presenza estranea.
- Non penso che lei abbia l'autorità per impedirmi di fare il mio lavoro - disse, stizzita, l'infermiera cercando di riafferrare il braccio, ora rilassato sulle lenzuola, per prelevare il sangue ma Namjoon si mise in mezzo impedendoglielo
- Per favore esca prima che chiami il dottore responsabile - affermò deciso a bloccarla con ogni mezzo a sua disposizione
- Si tolga da davanti il paziente e mi faccia fare il mio dannatissimo lavoro signor Kim! - esclamò l'infermiera infuriandosi col ragazzo dai capelli biondi
- Sig.na lasci stare il mio paziente - disse il dott. Byun entrando nella stanza, fulminandola malamente anche lui - Sig. Kim! - esclamò subito, notando il ragazzo fra l'infermiera e il suo paziente, - É un piacere rivederla, come sta il suo ragazzo? - domandò curioso mentre Namjoon si passava una mano tra i capelli, imbarazzato, non sapendo cosa dire.
Jungkook lo guardò con un sopracciglio alzato, interessato dalla domanda fatta dal dottore mentre la ragazza smetteva di guardare male Namjoon e si rivolgeva al primario del piano.
- Dottore sa benissimo chi sono e cosa devo fare - affermò, decisa, incrociando le braccia
- Si, certo. La prego di uscire, il paziente non credo abbia acconsentito - ribatté lui, accompagnando il tutto con un gesto della mano, mentre l'infermiera sbuffò rimettendo a posto la siringa per poi andarsene sbattendo la porta dietro di sé.
- Come ti senti Jeon? - chiese una volta che quella "bagascia" varcò la soglia della stanza
- Ora piú al sicuro - disse, a mezza bocca, abbozzando un sorriso sbilenco, Namjoon si avvicinò al letto per poi scompigliargli i capelli, Jungkook ridacchiò di cuore, più sollevato mentre il dottore decise di riprendere la parola.
- Jeon, ti stiamo per dimettere vedo - affermò con un sorriso controllando la cartella, il ragazzo moro annuì vigorosamente.
- A parte alcuni esami, che tua madre mi ha detto di non fare, sei sano come un pesce piccoletto - disse, appoggiandosi alla sedia accanto al letto.
- Posso portarlo via, giusto dott. Byun? - chiese Namjoon mettendo le mani in tasca mentre Jungkook lo guardava ancora incuriosito e il dottore annuiva brevemente.
- Joon hyung, da quando hai un fidanzato? - domandò il piccolo, incuriosito, dopo che il dottore fu uscito dalla stanza
- Non ho un fidanzato Kookie... - disse l'interrogatorio, esitante, prima di riprendere - Diciamo che al momento ci sto lavorando - continuò arrossendo lievemente ma scacciando il tutto con un gesto della mano.
- Mhh... Sai che non ci credo minimamente, vero hyung? - disse il ragazzo moro per poi ridacchiare furbamente mentre il più grande sbuffava quasi infastidito.
- Andiamo Jungkook, te lo spiego un'altra volta ora preparati che ce ne andiamo, tua madre ti vuole fuori di qui il prima possibile - disse sbrigativo Namjoon - Ti aspetto qua fuori, sbrigati altrimenti dovremo affrontare di nuovo quell'arpia di prima - continuò uscendo mentre chiudeva la porta dietro di sé.
Jungkook si arruffò i capelli e scese lentamente dal letto afferrando la borsa nera per poi andare a cambiarsi in bagno. Si specchiò brevemente, sospirando, notando di avere ancora la benda attorno al collo e per un attimo non la vide più; al suo posto quel freddo paio di forbici che gli sfioravano la carotide. Rabbrividì cancellando quell'immagine orribile dalla sua testa, non voleva più pensarci, era stata un'esperienza orribile. Sentiva ancora la presenza di quel tizio inquietante dietro di lui, anche il minimo suono riusciva a farlo mettere in allerta.
Gli sembrava ancora di poter sentire quella voce alle sue spalle...
" Bunny... Te l'avevo detto che dovevi rimanere immobile"
Brividi gli percorsero la schiena al ricordo della lingua che raccoglieva il sangue uscito dalla ferita. Uscì velocemente dal bagno e poi dalla stanza. Non voleva stare un minuto in più dentro quella struttura. Aveva avuto già abbastanza problemi tra il gioco inquietante che gli aveva proposto e la paura di perdere lo hyung... Cosa che poi era successa. Non aveva idea di dove l'avessero portato "Dove sei hyung..." pensò preoccupato, ma almeno sapeva che era stato messo in salvo. Non era riuscito a farlo in prima persona ma qualcuno l'aveva salvato prima che potesse accadere qualcosa di peggio.
- Andiamo hyung, voglio andare a casa - disse al ragazzo seduto in corridoio che annuì alzandosi.
- Come ti hanno trattato, tutto bene? - domandò Namjoon, afferrando la borsa del minore, incamminandosi verso l'uscita dell'ospedale.
"Non credo dovrei raccontargli tutto quello che è successo" pensò Jungkook camminando al fianco del maggiore
- Sono stato trattato bene, credo a parte l'incursione nella mia camera di due ragazzi e l'infermiera di poco fa - disse tranquillo, sentendo comunque uno strano presentimento alle spalle. Si girò brevemente ma non vi era nulla nel corridoio; solo loro due e le infermiere che passavano a controllare i pazienti. Namjoon lo guardò leggermente preoccupato, fermandosi ad osservare cosa stesse facendo.
- Che sono venuti a fare due ragazzi in camera tua? - chiese ricominciando a camminare, cosa che fece anche Jungkook
- Beh... - cominciò a dire ma venne interrotto dal suo cellulare che stava squillando. Lanciò un'occhiata a Namjoon, sembrava rilassato. Le mani cominciarono a tremargli impercettibilmente. Doveva rispondere? Sarebbe successo qualcos'altro di brutto? Era al sicuro con il suo vicino di casa? E se avesse fatto del male anche a lui? Jungkook mandò giù la saliva in eccesso. Doveva scegliere in fretta.
|Cosa farà Jungkook?|
Risponde al cellulare vs Non risponde al cellulare
|Risultato del sondaggio:?|
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Double Chance - Vkook
FanfictionRegole per sopravvivere: Guardati alle spalle. Non fidarti di nessuno. Ogni scelta conta. Ogni possibilità è la chiave per poter salvare o lasciar a Lui qualcuno. Due scelte, una storia. Dal primo capitolo: "Non poteva credergli. Come faceva ad ess...