Domenica 27 gennaio
Era domenica mattina ed Elia si svegliò con un sorriso stampato sulla faccia. Le immagini della scorsa sera gli apparirono nella mente appena aprì gli occhi e non potte fare a meno di sorridere. Aveva agito di impulso facendo proprio quello che gli diceva il cuore, senza ragionare, senza pensare alle conseguenze, ma non gli importava, perché adesso era felice.
Così si alzò di buon umore e trascorse tutta la mattinata con sua madre, riuscendo finalmente a passare del tempo con lei.
- "Allora...Cos'è questo sorrisetto?" - domandò sua madre mentre i due stavano guardando un film sul divano.
- "Cosa?" - Elia girò la testa verso di lei, ma tenendo ancora lo sguardo puntato verso il televisore.
- "Chi è che ti fa sorridere così tanto?" –
All'udire di quella domanda Elia distolse gli occhi dal film e guardò sua madre. Aprì la bocca, cercando di risponderle, ma le parole gli morirono proprio quando stavano per uscire.
- "Vedi che puoi dirmi tutto" – appoggiò una mano sulla sua spalla, accarezzandola.
- "Non è niente mà" - provò a chiudere il discorso con una risposta secca, però questo non servì a stroncare la curiosità della donna.
- "Guarda che se ti stai sentendo di nuovo con Erica puoi dirmelo. Certo non mi piace come..." - Elia, non appena sentì il nome della ragazza, intervenne subito.
- "Non ci pensare neanche. Ormai è acqua passata" - il ragazzo si girò di nuovo verso la televisione cercando di riprendere a guardare il film.
- "Okay, non insisto." – sua madre alzò le mani a mo' di resa, riprendendo anche lei la visione della pellicola. Quando finirono, lei si alzò dal divano e si preparò per uscire.
- "Dove vai?" - chiese Elia mentre faceva zapping tra i canali.
- "Io e Maria andiamo a fare un giro da queste parti. Dove hai messo l'ombrello? " – non appena sentì quell'ultima parola, Elia si ricordò di averlo lasciato in macchina di Filippo.
- "L'ho dimenticato da Martino, più tardi passo a prenderlo" - inventò velocemente.
Nonostante l'imbarazzo all'idea di incontrarlo di nuovo, scrisse un messaggio a Filippo.
Aveva paura che tutto quello che fosse successo la sera precedente era semplicemente dovuto alla voglia che aveva Filippo di stare con qualcuno, indipendentemente da chi.
Elia si fece comunque coraggio e, dopo aver ricevuto una risposta da parte del biondo, si preparò e uscì, dirigendosi verso casa del ragazzo.
Quando arrivò a destinazione, Elia bussò e, appena la porta si aprì, la figura di Filippo Sava immerso in una felpa e con i capelli scompigliati, intenerì il suo cuore.
- "Entra, non c'è nessuno" - Filippo lo fece passare e poi chiuse la porta alle sue spalle.
Elia teneva lo sguardo basso, non aveva il coraggio di scontrarsi con gli occhi che appartenevano al ragazzo posto proprio di fronte a lui.
- "Allora...vuoi qualcosa? Un caffè?" –
- "Ehm...sì" - Elia si tolse il giubbotto e seguì il ragazzo in cucina. Qui iniziò a osservare ogni movimento del biondo che, intanto, stava aggiungendo l'acqua nella moka.
- "Hai messo troppa acqua" - gli fece notare Elia.
- "Vedi che lo so fare un caffè" – Filippo si girò verso il ragazzo che adesso si trovava al suo fianco.
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Stereotipi|Elippo|SKAM ITALIA
FanfictionCapitolo 1-Accendino- "Erano trascorsi mesi da quando i quattro ragazzi non passavano una serata in completa armonia e serenità, circondati dalle persone che amavano. Elia osservò i suoi amici e, vedendo i sorrisi stampati sui loro volti, desiderò b...