Capitolo 17.

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Preparai il caffè per entrambi, il Dottore aveva insistito per andare col suo Tardis e ora lo stava preparando.

Entrò in cucina e si sedette mettendo i piedi sul tavolo, ma li abbassò subito vedendo la mia occhiataccia.

"Non hai un pò di educazione, caro Signore del tempo?"

Dissi acida, guardandolo di sbieco

Per tutta risposta lui mi fece uno dei suoi sorrisi e, guardandomi da sopra gli occhiali, disse

"Si. Ma mi sento più a mio agio coi piedi sul tavolo."

Mi sorrise di nuovo e prese a giocare col suo cacciavite

"Mhhh, molto convincente ma... No. Questa é casa mia e si fa come dico io."

Dissi guardandolo con aria di sfida. Stavo sfidando un Signore del tempo, ero eccitata e terrorizzata al tempo stesso e, soprattutto, avevo paura della sua reazione.

Ma lui sorrideva ancora quindi non mi preoccupai più di tanto.

"Allora mio caro Sergente maggiore, ti va di vedere la mia bellissima macchina da corsa? "

Mi disse ammiccando e puntandomi contro il suo cacciavite.

Io lo guardai sorpresa.

"Certamente!"

Gli sorrisi con un luccichio negli occhi, sapeva sempre come cavarsela.

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