Capitolo due

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Sistemo i vestiti nell'armadio, o almeno una parte di quelli che ho, e prendo un paio di lenzuola e un paio di federe pulite dalla mia valigia per poter dare un tocco personale alla stanza; sono rosa, rosa come i ciclamini posti vicino alla finestra.

Tolgo i miei tanto amati tacchi rossi, li butto con delicatezza in un angolo della stanza ed indosso le mie pantofole morbide e calde.
Esco dalla stanza e raggiungo Marco sul divano, lo chiamo e lui si gira verso di me "Posso sistemare qualcosa di mio in bagno?" Chiedo con un po' d'imbarazzo nella voce, lui acconsente e mi indica la porta del bagno. Sistemo il mio profumo dall'odore esotico su una mensola vicino allo specchio, lo spazzolino rosa nella vaschetta con gli altri spazzolini, il mio shampoo alle fragole e la mia spugna rosa dentro la doccia ed, infine, prima di uscire dal bagno dò una risistemata al mio chignon alto.
Esco dal bagno e per sbaglio mi scontro con qualcuno "Scusa Mar-" sto per pronunciare ma vengo interrotta da una voce sconosciuta. Lo sconosciuto si scusa con me e poi si presenta, è Alessio, l'altro coinquilino. Infine, mi dà il benvenuto e poi va in camera sua.

Mi avvicino nuovamente a Marco, non vorrei disturbarlo in quanto lo vedo intento a scrivere qualcosa al computer, ma ho un paio di dubbi che mi ronzano nella testa.

Lo chiamo, alza lo sguardo dal computer e di conseguenza prendo parola "Scusami, giuro che è l'ultima volta che ti disturbo" ridacchio leggermente e lui, dolcemente, mi dice di non preoccuparmi e allora continuo "Quanti ragazzi siamo in questa casa?"

Lui risponde sempre con un sorriso stampato sulle labbra "tre ragazzi e due ragazze, siamo molti ma stai tranquilla che la maggior parte del tempo la casa è silenziosa a causa del lavoro, dell'Università e dei vari impegni" poi aggiunge "Avevi altro da chiedermi?" Annuisco "mi domandavo, come funziona la divisione della spesa, delle faccende di casa ecc?"
"Puoi trovare tutto sul foglio appeso sul frigorifero in cucina" lo ringrazio per l'ennesima volta e poi mi dirigo in cucina, leggo le diverse regole e poi torno in camera per indossare anche il pigiama, il vestito sta cominciando ad essere scomodo.

Indosso il pigiama e quando sto per uscire dalla stanza m'imbatto in una ragazza che in seguito scoprirò che si chiama "Lucia". È di poche parole, mi mormora un semplice "piacere" e poi si dirige in salone, "Avrà da fare" penso tra me e me.

Raggiungo anche io gli altri in salone, finalmente siamo tutti e posso presentarmi anche all'ultimo coinquilino, Sandro, un ragazzo niente male.

Essendo la mia prima sera, mi propongo io di preparare la cena anche perché vedo tutti impegnati a fare altro. Preparo un piatto tipico americano, il mio cavallo di battaglia, un po' per fargli scoprire le mie doti culinarie ed un po' per fargli conoscere i sapori della mia terra. Mangiamo tutti insieme, riesco a conoscere meglio i ragazzi tranne Lucia, come dicevo in precedenza, è una ragazza di poche parole. Passo una bella serata e quel Sandro mi ha davvero colpita. Dopo cena Marco si offre di fare i piatti e noi altri ci andiamo a sedere sul divano dove guardiamo tutti insieme un divertente show televisivo.

Verso mezzanotte saluto i ragazzi dandogli la buonanotte e torno in camera per riposare, il jet-lag non aiuta e soprattutto domani dovrebbero arrivare i scatoloni con la mia roba; domani mi spetta una bella giornataccia.
Spengo la lucina sul comodino vicino al letto e stringo forte il cuscino al petto "questo è solo l' inizio" sussurro a me stessa, addormentandomi subito dopo.

❤️in copertina c'è una foto di Janet❤️

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