Dopo aver pranzato, ricominciai subito a svuotare i scatoloni ma, purtroppo, da sola, Sandro è impegnato a studiare per un esame di storia contemporanea. Finisco alle 18:00 di sistemare tutto, sono stanca ma soddisfatta. Ho messo qualche tocco personale tra cui delle tende bianche, uno specchio lungo con sopra tutte foto con diversi miei amici americani, una scarpiera rosa dove posso sistemare tutte le mie scarpe ed infine un tappeto bianco peloso che io amo.
Esco dalla stanza e m'imbatto in Alessio, purtroppo non ho avuto il modo di conoscerlo meglio, allora, mi faccio coraggio e gli chiedo se vuole accompagnarmi a fare un giro in città.
Lui annuisce ed aggiunge "Sì, mi ci voleva una pausa, è da ore che studio. Vado un attimo a cambiarmi e andiamo"Ridacchio leggermente e rispondo con un semplice "va bene"; nel mentre che lui si prepara, mi vado a fare un panino con la nutella in cucina e trovo Sofia intenta a mangiare dei biscotti. "Ciao" la saluto io, lei non dice nulla e a mala pena mi sorride, quasi mi stesse facendo un favore. "Maleducata" penso tra me e me, anche se l'istinto mi dice di rispondergli a tono, lo placo, non voglio già farmi una nemica, e prendo il pane dalla dispensa. Prendo la Nutella ed accidentalmente la urto con il mio gomito, lei con voce sprezzante mi dice di stare attenta, quando sto per risponderle in malo modo, vengo interrotta dall'entrata di Alessio "Andiamo, Jan?"
"Sì, eccomi" mi preparo il panino al volo e poi lo seguo fuori casa. Andiamo con la sua macchina, fino alle 20 giriamo tutta Roma, non parliamo di noi ma della città, delle statue, delle strutture e ciò non mi dispiace.
Ci fermiamo un attimo, i miei piedi chiedono pietà "Sono le 20:00 vogliamo andare a mangiare qualcosa?" dice lui."Va bene, pizza?" chiedo sorridente "E pizza sia" risponde lui. Ritorniamo alla macchina che avevamo lasciato parcheggiata alla stazione, mi porta ad una pizzeria, la sua preferita.
Durante la cena parliamo molto di noi, dei nostri interessi e scopro che all'Università studia Storia dell'arte, di conseguenza riesco anche a spiegarmi tutte le sue conoscenze su Roma. Riesco a riconoscere in lui un ragazzo, buono, dolce, misterioso e, perché no, bello!
A fine serata, lo ringrazio per tutto sia per la cena offerta sia per la gita turistica.Quando entriamo in casa facciamo molto piano, è l'una di notte e non vorremmo svegliare gli altri, con tono basso dò la buonanotte ad Alessio e mi reco in stanza, indosso il pigiama e vado in bagno a struccarmi.
Entro in bagno senza neanche bussare, potrà mai essere occupato a notte fonda?
Prendo le salviette struccanti ed inizio a strofinare la pelle mentre con l'altra mano rispondo ai vari messaggi della mia famiglia e di Emily. Finisco di struccarmi, butto le salviettine usate e passo una crema idratante sul mio viso. All'improvviso, vedo una chioma riccia uscire dalla doccia, è Sandro, un urletto di sorpresa esce dalle mie labbra. "Quando sei entrato?!" dico stizzita dalla sua entrata, doveva bussare."In realtà mi stavo facendo la doccia, sei tu che sei entrata mentre io stavo in bagno" dice con tono calmo, ridacchiando quasi davanti alla mia espressione di sconcerto "non l'hai sentita l'acqua scorrere?" aggiunge lui, io scuoto la testa "No, non l'ho sentita" dico mentre le mie gote diventano sempre più rosse dall'imbarazzo. Lui, sempre con molta tranquillità, si allunga e prende un asciugamano che poi annoda in vita. Quando esce dalla doccia i miei occhi passano lungo tutto il suo corpo mezzo nudo e bagnato, non posso negare che i suoi addominali sono da urlo. "Sapevi che stavo in doccia, se volevi vedermi nudo bastava dirlo" sorride maliziosamente, guardandomi con aria di sfida, "No- ma-..." le parole mi muoiono in bocca mentre lui con passi lenti si avvicina a me, tenendo gli occhi fissi nei miei.
❤️in copertina c'è una foto di Alessio❤️
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Un'americana in Italia.
ChickLit"Il modo migliore per cercare di capire il mondo è vederlo dal maggior numero di angolazioni possibili"