6 capitolo

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'CERCHIAMO DI MANTENERE LA CALMA'

Queste sono le cinque parole che mi frullano per la testa da questa mattina,facili da pensare ma difficili da rispettare.Vi state chiedendo se sono impazzita? Diciamo che ho superato il livello della pazzia.Sono seduta attorno a questo grande tavolo da ristorante,con lo sguardo basso e con le mani sudate che giocano con l'orlo del mio vestito azzurro.

<<Alexia la smetti di sbattere il piede sul pavimento? E' segno di maleducazione>>Dice la donna al mio fianco,ovvero mia madre, sempre fissata con ciò che può pensare la gente,non c'é una buona volta che se ne frega dei pensieri altrui.

<<Scusa...>>Borbotto io a bassa voce , per poi ritornare ai miei dilemmi mentali.Tra qualche minuto Luke e i suoi genitori saranno qui,passeremo il pranzo in questo ristorante italiano, e poi faremo una specie di riunione a casa mia.Ma ora non é questo che mi preoccupa,la mia preoccupazione é un' altra,cioé come devo reagire con Luke, credo che entrambi ci comporteremo come se niente fosse, e faremo finta di non aver vissuto il nostro quasi bacio,anche se io desideravo le sue labbra, e molto probabilmente anche lui le mie.

Il campanello del ristorante suona, avvertendo che qualcuno sta entrando, e io come se esso fosse il mio richiamo alzo di scatto la testa,scontrandomi con due pozze azzurre, Luke e la sua famiglia si dirigono verso di noi,con sorpresa noto che per la prima volta Luke indossa qualcosa di più formale,una camicia e un blu jeans.

Dopo meno di dieci minuti ,stiamo tutti  seduti,gustando il cibo che ci é stato portato.Luke ha il posto a tavola difronte al mio , e le svariate volte che nota che l'osservo fa comparire sulle sue labbra un sorrisetto contornato da fossette,vorrei tanto toccarle,ma non so se mi é permesso,magari un giorno potrò farlo.

<<Allora ragazzi com'é stata questa settimana?La scuola va bene?>>Ci chiede la madre di Luke, spostando lo sguardo da me a suo figlio.

<<La settimana é andata benissimo,direi>>dice Luke,non rispondendo alla seconda domanda.

<<E a scuola non ci sono problemi>>decido di dire per evitare di far mettere Luke in una scomoda situazione, perché per quanto ne so io nessun giocatore di football é molto studioso, e da ciò che ho capito per Luke la scuola é l'ultimo degli interessi.

<<Luke ieri sera sei tornato più tardi del solito,é successo qualcosa di grave?>>Chiede con tono distaccato il signor Hemmings,come se non gli importasse la vita che conduce suo figlio.Ora che unisco tutti i pezzi del puzzle capisco che Luke é tornato a casa in ritardo per me,per accompagnarmi.

<<Alexia anche tu non sei tornata a casa al solito orario>>dice mia madre,mandandosi qualche sguardo ,che non riesco ad identificare,con la madre di Luke.Credo che entrambe abbiano capito che siamo stati insieme.

<<Semplicemente ho avuto qualche problema con Jess in discoteca , e lei non poteva più accompagnarmi,così Luke si é offerto di farlo al suo posto e io ho consentito. Mi scuso con voi signori Hemmings per avervi fatto preoccupare, se sapevo di dare disturbo non avrei accettato>>Rispondo,giusto prima che possa farlo Luke, in modo che i nostri genitori non pensino altro ascoltando ciò che lui voleva dire.

Alle mie parole gli occhi dei miei genitori e dei suoi si illuminano,come se ciò che fosse successo sia stato un miracolo.Io e Luke ci scambiamo sguardi confusi e a quel punto mio padre decide di chiarirci le idee:

<<Oh,quindi state iniziando a conoscervi,é una cosa positiva>>.

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<<Possiamo dare inizio a questa riunione>>dice mio padre,  seduto a capo tavola,come anche il signor Hemmings,mentre entrambi bevono un sorso di caffè. So perfettamente che con la parola "riunione" intendeva dire "matrimonio".Ormai ho iniziato a comprendere il linguaggio e le idee dei miei genitori,l'unica cosa che non mi é ancora chiara é perché non vogliono farci sposare tra qualche anno,in modo tale che i loro affari uniti possano funzionare e io e Luke possiamo vivere a pieno la nostra età.

<<Allora Luke e Alexia,questa é la prima volta che discutiamo in modo esplicito sul vostro matrimonio,che come ben sapete accadrà presto>>Dice il signor Hemmings guardandoci in viso con uno sguardo oscuro e freddo,tipico da persona a cui interessa solo del lavoro.

LUKE'S POV

<<Quanto presto?>>Chiede Alex al mio fianco,con una voce piccola e sottile,come se avesse paura di scoprire la risposta,la stessa paura che ho anch'io,so che per i nostri genitori sposarsi non vuol dire avere da subito dei bambini,ma io non sono ancora pronto per sposarmi e poi non esiste neanche una giusta causa per farlo.

<<Tra circa una settimana>>Dice tranquillamente la signora Walker.Aspetta,aspetta,ha detto proprio una settimana?? Ohh cazzo non posso sposarmi tra una settimana,oltre al fatto che é impossibile per via dell'organizzazione,c'é il ristorante e robe tipo i vestiti...e poi tutto così senza preavviso.

<<Cosaaa??>>Urla Alexia con una voce più che acuta<<Voi state male,come faccio a sposarmi tra una settimana? Cavolo e poi io non voglio,non voglio>>dice alzandosi in piedi e toccandosi nervosamente i capelli.

<<Alexia Walker porta rispetto,e comunque non preoccupatevi per le preparazioni,abbiamo organizzato già tutto io e la signora Hemmings>>Dice con nonchalange,come se la nostra opinione non contasse niente.Comincio a pensare che le persone in questa stanza,tranne me e Alexia,abbiano dei seri problemi psicologici.

<<Non capisci, a me non me ne frega un cazzo delle organizzazioni,io non sono pronta a sposarmi,ho compiuto da poco i diciotto anni,voi volete bloccarmi ed impedirmi di vivere come una ragazza della mia età farebbe,se mi sposo avrò tutto a carico, e sarà anche più difficile frequentare la scuola.Voi fate tutto per gli affari,non vi interessa niente di me e Luke,noi siamo solo delle pedine per voi>>urla presa dalla disperazione la ragazza al mio fianco,i nostri genitori spalancano gli occhi ,chiaramente sbalorditi dalle sue parole.

<<Vuoi o non vuoi tu devi,e non osare contraddirmi ragazzina>>suo padre interviene con tono duro,cercando di mantenere tutta la calma che gli é rimasta,immagino per non fare brutta figura davanti ai futuri suoceri di sua figlia.

Ma Alexia in tutta risposta,esce fuori dalla sala da pranzo, e correndo raggiunge il balcone che da sul giardino.Anche io mi alzo per raggiungerla,producendo un rumore stridulo con la sedia, e non prestando attenzione a ciò che dicono i miei genitori mi dirigo nella sua direzione.

Man mano che mi avvicino al balcone il suono di un pianto si fa sempre più forte, e quando sorpasso la vetrata la scena davanti ai miei occhi mi spezza il cuore.Alexia é seduta sul bordo del balcone,stringe al petto le sue ginocchia,sulle quali é poggiata la sua testa.Mi avvicino al suo corpo e la stringo in un caldo abbraccio, cercando di rincuorarla.Dopo qualche minuto la ragazza davanti ai miei occhi alza la testa,il suo viso é invaso dalle lacrime,che io asciugo dolcemente con i pollici.

<<Alex...>>le dico quasi in un sussuro,mentre la libero dalle ultime lacrime presenti sul suo volto,lei mi guarda aspettando che io continuii <<Ho un'idea>>.

Becomes love ||Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora