L'estate era appena iniziata, e con essa anche il caldo asfissiante. Apro gli occhi dopo l'ennesima chiamata sul mio cellulare, a quanto pare chiunque mi stesse chiamando aveva una certa fretta.
-Pronto?!- risposi con voce ancora impastata dal sonno, erano le undici di mattina passate e prima o poi avrei dovuto lasciare il mio comodo letto
-Ancora a dormire stai? Volevo ricordati del nostro appuntamento a pranzo- parla a raffica Elena, la mia migliore amica storica: bionda, occhi chiari, sempre preparata con trucco e vestiti ben abbinati tra loro
-Buon giorno anche a te- dico alzandomi dal letto e per poi andare in bagno
-A proposito, ho avuto un'idea che credo non rifiuteresti- dice parlando a raffica
-Okay va bene sono fuori dal letto, maledetta pestifera che non sei altro. Me ne parlerai dopo a pranzo- rispondo, guardo la mia figura allo specchio, io ero il suo esatto opposto: capelli castani, occhi scuri, non piace truccarmi spesso ma solo se strettamente necessario e di solito indosso le prime cose che mi capitano tra le mani non curandomi del fatto che i colori non siano in sintonia tra loro. Dopo aver staccato metto play alla mia playlist e inizio a prepararmi.
Eravamo sedute ai tavolini del ristorante dove eravamo solite andare nel nostro piccolo paese, le strade erano colme di gente, chi portava a spasso il cane, chi passeggia con la fidanzata, e qualche anziano a spasso con i nipoti.
Parlavamo del più e del meno come al solito mentre ci gustiamo un buon piatto di paccheri allo scoglio
-Allora di cosa si tratta di questa tua idea?- dico sorseggiando un po' di coca cola
-È da un po' che penso di andare via da Napoli, e questo lo sai bene, per quanto ami questa meravigliosa città, sento che non diventeremo mai niente di concreto- dice mettendo in bocca una forchettata di pasta; in effetti aveva ragione e di conseguenza ave a tutta la mia attenzione
-Elena, esattamente cosa hai pensato di preciso?- dico poggiando il mento sulla mano chiusa a pugno
-Per cominciare ho intenzione di fare una settimana in giro per Roma- disse incrociando le braccia sul tavolo
-Perché proprio Roma?- chiesi incuriosita e lei mi sorride
-Cara la mia Giulia, vedi non è stata una scelta casuale- disse per poi bere dell'acqua - ho dato un'occhiata ad internet e ci sono molte proposte di lavoro o stage- prese fiato e poi continua - potremmo provarci, magari ci va bene-
Ci penso un po' su e in effetti non ha poi così torto, stando qui per sempre i nostri progettu resteranno sempre tali e non verranno mai resi concreti
-Ho semore apprezzato questo tuo lato folle- dico ridendo mentre lei emette dei gridolini di gioia.
"Il treno in partenza per Roma Termini è in arrivo sul binario 19"
Sentimmo l'annuncio della voce meccanica, iniziamo a salutare i nostri genitori che, anche se non facevano i salti di gioia all'annuncio dei nostri progetti ma hanno comunque apprezzato il fatto che volessimo metterci in gioco. Dopo tutte le raccomandazioni salimmo sul treno che ci avrebbe portato poi a Roma. Una volta partite dopo un po', Elena estrae dal suo zainetto turchese un bel po' di fogli, è sempre stata una che adora fare le cose in modo perfetto e organizzare il tutto nei minimi particolari
-Allora- comincia per poi passarmi uno dei fogli -in questa vacanza oltre che rilassarci, cercheremo di entrsre a far parte di qualcosa di straordinario. Ho pianificato i nostri itinerai: cosa visiteremo e ovviamente anche un colloquio per degli stage- dice concludendo. Diedi uno sguardo ai fogli che mi aveva dato e c'era davveri di tutti, notai anche con piacere che gli stage scelti erano entrambi su quello che ci piace fare ovvero la fotografia per me e tutto quello che riguarda l'organizzazione per lei
-Non avevo alcun dubbio sul fatto che sei un'organizzatrice perfetta- dissi ridacchiando e lei in tutta risposta mi fa la linguaccia, passammo il resto del viaggio tra pettegolezzi e progetti.
Spazio autrice: ciao a tutte, avevo in mente questa storia da un po' questa storia e premetto che non sono mai stata brava a scrivere quindi vi chiedo scusa in partenza per qualche mio errore. In ogni modo spero che vi piaccia quello che scrivo e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensiate.
Un bacio, Anna.

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Cercami dove il mare finisce-ULTIMO
Fiksi Penggemar-È la strada più assurda quella senza di te- dice avvicinandosi cautamente -Perché mi hai lasciata allora?- Questa storia è tutto frutto della mia immaginazione, nulla è reale. Questa è la storia di due ragazzi che si sono inconcontrati per caso e c...