L'Alfa Jonathan e la sua compagna 2°COMPLETATO

Capitolo 6

Pov's Missi

Mi sveglio sentendo qualcuno che mi lascia dolci baci sul collo. Apro gli occhi e vedo Jhonatan che è sdraiato su di me e che mi lascia dolci e umidi baci sul collo fino ad arrivare al mio viso. Mi sorride quando si accorge che sono sveglia, ricambio il sorriso e lo abbraccio forte, dicendogli:

"Buongiorno Jhonatan, dormito bene?"

Lui "Buongiorno piccola, dormito benissimo te?"

Sorrido e gli rispondo "Benissimo, soprattutto perché ero tra le tue braccia."

Jhonatan ricambia il mio sorriso facendomene uno dei suoi. Uno di quelli che solo lui sa fare, di quelli belli e mi lascia un bacio sulla guancia. Dopo un'ora che siamo stati a letto a coccolarci e ridere, ci alziamo e prepariamo. Andiamo in cucina e ci sediamo, iniziamo a mangiare e dopo un po' Jhonatan mi dice

"Piccola dopo fatto colazione mi dici perché quando ci siamo in contrati la prima volta piangevi?"

Annuisco e dico "Va bene, ma promettimi che manterrai la calma e che non mi lascerai."

Lui "Per la calma non ti prometto niente ma nel lasciarti sola ti prometto che non ti lascerò mai."

Continuiamo a mangiare e una volta finito andiamo in camera di Jhonatan, ci sediamo sul letto e inizio a raccontare.

"Allora è iniziato tutto 4 anni fa, quando è morta mia madre per colpa mia. Quel giorno stavamo giocando a nascondino nel giardino di casa quando per nascondermi, mi sono allontana un po' troppo senza accorgermene. All'improvviso mi sentii solo afferrare per i fianchi, credendo che fosse mia mamma mi girai, ma non era lei bensì un cacciatore. Iniziai a muovermi per sfuggire dalla sua presa, ma non ci riuscivo dato che era molto forte, così iniziai ad urlare ma subito mi tappò la bocca il cacciatore. Iniziò a trasportarmi non so dove, ma dopo pochi minuti mi trovai per terra libera, alzai lo sguardo e vidi mia madre trasformata in lupo che combatteva col cacciatore. Mia mamma iniziò ad urlarmi tramite il collegamento, di tornare a casa per chiedere aiuto, io così feci ma quando mio padre andò ad aiutare mia madre era troppo tardi, lei era già morta. Da quel giorno mio padre mi ha iniziata a picchiare per qualsiasi cosa, incolpata per la morte di mia madre, maltratta e trattata come una schiava. Il giorno in cui ci siamo visti la prima volta piangevo perché mi aveva picchiata e poi cacciata dal branco, dicendomi che non ero più sua figlia e che non dovevo tornare più se non volevo morire."

Una volta detto tutto questo scoppio in un pianto liberatorio . . .