Capitolo 2

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Pov's Missi

Mi sveglio sentendo le urla di mio padre, che mi sta chiamando. Mi alzo di malavoglia e mi dirigo nel bagno, mi lavo e vesto velocemente mettendo una T-shirt rosa chiaro, pantaloncini di jeans e le vans. Scendo in cucina e vengo subito tirata dai capelli e buttata a terra, già so chi è stato ormai questa storia va avanti da quattro anni, cioè da quando è morta mia madre. Mio padre inizia a tirarmi cazzotti e calci purtroppo io non reagisco perché anche se sono sua figlia, lui è un'Alfa mentre io un'omega. Una volta che ha finito di picchiarmi, mi prende e mi butta fuori dal territorio del branco dicendomi

"Non farti più vedere. Tu non sei mia figlia e non fai più parte di questo branco."

Dopo aver parlato torna in casa mentre io rimango li per terra con le lacrime agli occhi, dolorante e con alcune ferite che perdono sangue. Dopo una mezz'ora mi alzo e vado verso il bosco, arrivo al centro e mi siedo vicino ad una quercia e inizio a piangere perché ora sono veramente sola, non ho una casa, un compagno, dei genitori, un branco, niente . . . non ho niente. Inizio un pianto isterico e inizio a singhiozzare talmente tanto e forte che mi sento mancare l'aria. Ad un tratto sento un ramo rompersi così scatto sull'attenti e mi ritrovo un ragazzo veramente bello.
Ha i capelli biondi, occhi verdi con sfumature marroni, labbra piccole, fisico muscoloso. Sembra un dio greco. Dopo alcuni minuti che passa ad esaminarmi, parla:

"Ciao, come ti chiami?"
Io un po' titubante rispondo "Missi, tu?"
Lui accenna un sorriso e risponde "Jonathan. Cosa ci fai nel bosco tutta sola?"

Io alzo lo sguardo e lo fisso nei suoi occhi e subito sento la mia lupa ululare e dirmi
Missi e' il nostro compagno
Ma che dici Leila! Lui non ci accettera' mai, io sono un'omega, lui un'Alfa

All'improvviso sento Jonathan che ringhia "Mia" e mi sorride, io sorrido di rimando e dico "Mio" senza accorgermene. Jonathan si viene a sedere vicino a me ed abbracciandomi forte mi dice

"Finalmente! Finalmente ti ho trovata. Non sai come sono felice. Ora non ti lascero' piu' andare e ti proteggero' a costo della mia vita."

Io sentendo queste parole inizio a piangere, cosi lui mi prende il viso tra le sue mani e con i pollici mi asciuga le lacrime e mi chede

"Amore perche' piangi?"
"Anch'io sono felice di averti trovato ma sono sicura che ora mi rifiuterai."
"Perche' dovrei rifiutarti? Sono stato anni a cercarti e stavo perdendo le speranze."
"Tu sei un'Alfa, io un'Omega. Ti creerei solo problemi: dato che sono debbole e non so difendermi."

L'Alfa Jonathan e la sua compagna 2°COMPLETATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora