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Nel frattempo dall'altra parte della città c'era il piccolo Jimin che piangeva nella propria camera.

Era così triste, vedere il proprio migliore amico venire portato via, senza che lui potesse aiutarlo, si sentiva inutile, che migliore amico era?

Pensò Jimin, sospirò e guardò fuori.

Stava piovendo, tuoni e fulmini apparivano nel cielo, quella notte Jimin non aveva paura di quel cielo cupo.

Perché sentiva che quel cielo gli stava vicino e che era suo amico perché tutti quei fulmini e tuoni riflettevano il suo stato d'animo.

Si alzò dal letto e si diresse verso il lettino del proprio gattino, si abbassò e guardò la piccola palla di pelo bianca. Accennò un sorriso e avvicinò la propria mano e accarezzo il piccolo gattino "piccolo... sai... non incontreremo per un po' lo zio TaeTae... ma ti prometto che lo vedremo presero" accennò un sorriso malinconico e prese in braccio il gattino mentre miagolava tra le sue braccia.

"Ora ti do da mangiare... e poi guarderemo insieme i film... e poi dormiremo insieme" sussurrò più a se stesso che al gattino di nome Lulù.

Il rosa scese le scale e andò verso la cucina, la sua casa era silenziosa poiché i suoi genitori lavoravano fuori città e li vedeva a volte, suo fratello gli faceva spesso visita per vedere se gli mancasse qualcosa o aveva bisogno d'aiuto, ma non poteva rimanere perché studiava al collegio e quando poteva usciva da lì per andare da Jimin.

Era brutto vivere in solitudine ma Jimin era abituato, ora mai.

Però da piccolo avrebbe voluto vivere dalla nonna ma la vita è crudele e ha portato via la sua carissima nonna.

Jimin appoggiò la piccola Lulù sul tappetino e tirò fuori il cibo per i gatti immerso nei suoi pensieri, come sarebbe stata la sua vita se i suoi genitori vivevano con lui come sarebbe stata la vita se sua nonna era ancora viva? Sarebbe stata Felice? Può darsi, come può darsi di no.

Sospirò e si abbassò e riempi la ciotola della gattina con il cibo "mangia mangia piccola Lulù, così crescersi e diventerai una bellissima gatta che vorranno tutti i gatti!" Ridacchiò alla sua stessa affermazione e guardò la gattina avviarsi e iniziare a mangiare la poltiglia di carne.

Il rosa si alzò e iniziò a lavare i piatti, ripensando a cosa era successo ore fa alla casa del migliore amico... aveva lasciato la madre tra le lacrime.. che pregava di essere lasciata da sola, e invece Minho si era trattenuto dal piangere ma Jimin era sicuro, era sicuro che Minho quando sarebbe arrivato a casa sarebbe scoppiato in lacrime.

Poi ripensò a quel uomo con lo sguardo gelido e annoiato, come che di chiamava? Min Yoongi.

Il suo sguardo aveva rapito Jimin e lo aveva reso debole.

Jimin non si accorse che stava lavando un coltello e si tagliò " FANCULO!" Urlò addolorato e cerco velocemente della carta "e colpa tua Yoongi del cazzo."

Prese velocemente della carta e iniziò a tamponare la ferita e corse in bagno per prendere il disinfettante "Tsk perché ho pensato a quel tipo stronzo" prende velocemente la bottiglia di disinfettante e inizia a metterne sopra il taglio e prende delle fasce e copre la piccola ferita.

"Come farò senza di te Tae.... dove sai ora... e che starai facendo..." Disse a se stesso guardandosi allo specchio.
"Dovrò accendere la zucca che ho in testa, e pensare a qualcosa..." sospirò e uscì ritornando in cucina.

*sorry Girl, se questo capitolo e un po' noioso ma vi prometto che le cose si smuoveranno e diventeranno più interessante, a presto~*

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⏰ Last updated: Mar 22, 2019 ⏰

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