Occhi profondi come l'abisso, che ti fanno battere il cuore alla velocità della luce, e allo stesso modo te lo fanno cessare.
Un miscuglio di mistero, casini e follie.
Steven è un imprevisto continuo, tu non saprai mai come comportarti con lui, lui...
"Stai andando all'università?" Chiede mia mamma gentilmente versando il caffè fumante nella sua tazza.
Annuisco e la saluto per poi uscire di casa e avviarmi all'università, decido di non prendere la macchina e di andare a piedi nonostante è distante una mezzoretta da casa mia.
Ho deciso di frequentare l'università solo ed esclusivamente per mia mamma, lei vuole che io abbia un futuro migliore del passato che ho vissuto, e secondo lei l'università mi aiuterà ad averlo, mi sono iscritto sei mesi fa e la facoltà l'ho scelta totalmente a caso.
Prendo una sigaretta e la accendo, notando che dall'altra parte del marciapiede c'e una ragazza minuta, visibilmente in ansia, si sta letteralmente mangiando il labbro inferiore mentre continua a tirarsi le maniche della felpa grigia.
Non riusco a vederla bene in viso in quanto è leggermente più avanti di me, fin quando una ragazza bionda e più alta di lei la raggiunge con aria sicura facendola spaventare da dietro e portandola a girarsi, alza gli occhi al cielo non appena la ragazza bionda la sorpassa tirandole una spallata.
Ha un viso molto dolce, gli occhi grandi e i capelli castani e mossi che le contornano il viso.
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Mentre invece l'altra ragazza è più appariscente, ha i capelli biondi, quasi bianchi quindi penso siano tinti e gli occhi contornati da un forte nero. Si vede dalla camminata che è più sicura, dallo sguardo che è più decisa e determinata.
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Preso dai miei pensieri non mi sono accorto di essere dinnanzi all'università, e che le due ragazze stanno camminando proprio verso essa. La ragazza mora incrocia il mio sguardo e subito mi regala un sorriso gentile, puro. Io distolgo lo sguardo senza ricambiare.
"Per quale motivo ogni volta che ti vedo hai sempre questa faccia da odio tutti che schifo lepersone?"
"No l'unica che mi fa schifo sei tu!" Rispondo tranquillo appoggiandomi al muretto. Nicla mi guarda e mi rivolge un sorriso altezzoso.
