capitolo 5

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Pov's Steven

"Calmati ti prego Steven " No che non mi calmo cazzo. No.

"Che cosa cazzo vuole di nuovo?" Sbraito io.

"Non lo so.. cioè lo so però so che anche se otterrà l'affidamento di Samuel continuerebbe a darci problemi" piange mia mamma.

"Non otterrà l'affidamento di nessuno è non darà problemi a nessuno, chiaro?" Dico a denti stretti io stringendo un pugno lungo ai miei fianchi.

"A costo di farlo fuori io stesso!"

Non sono uno che si arrabbia spesso, sono molto indifferente e tranquillo, ma la famiglia non me la deve toccare nessuno perché mi si spengono tutte le valvole del cervello e mi si annebbia la vista e non vedo più nessuno.

Esco sbattendo la porta, apro la macchina e sfreccio verso la scuola .

"Dannazione. Dannazione e dannazione."

Semaforo rosso .

Prendo il telefono e inizio a digitare il numero che ormai so a memoria.

Una voce impastata risponde dall'altra parte del cellulare. 

"Jack, quando sei libero?" Dico premendo l'acceleratore quando diventa verde.

"Perché?" Chiede senza rispondere.

"Ho bisogno di un po'-" lo sento ridere così mi blocco nel parlare.

"Che cazzo ti ridi?"

"Ho capito ho capito! Passa oggi pomeriggio sul tardi, dovrei essere solo! Stai attento non voglio casini" non mi fa rispondere che attacca.

Cerco di prendere fiato e nel farlo mi vengono in mente le parole di mia mamma, così stringo il volante fino a farmi diventare bianche le nocche e spingo ancora il piede sull'acceleratore, inchiodano di colpo quando mi accorgo che sto per investire una ragazza .

Dannazione Steven calmati.

Guardo davanti a me per vedere se la ragazza sta bene ed è un volto familiare . Anika?

E' abbracciata su se stessa con gli occhi chiusi.

Porca puttana doppiamente.

"Tutto bene?" Scendo dalla macchina per assicurarmi che sia viva e vegeta, apre prima un occhio e poi l'altro per assicurarsi di essere viva, si guarda attorno e poi mi rivolge uno sguardo timido.

"Si. Mi sono solo spaventata ma tutto a posto " dice toccandosi nervosamente la treccia che le ricadeva su un lato .

"Va bene" la squadro per l'ultima volta rendendomi conto della sua bellezza quasi rara, pura e genuina. 

Parliamoci chiaro di belle ragazze ce ne sono, ma lei non è solo bella... mi è bastato guardarla negli occhi per farmi dimenticare il nervosismo di prima. aah lasciamo perdere, mi volto e mi dirigo verso la macchina.

L'hai quasi uccisa e te ne lavi le mani così?
Dove sta il problema?
Dovresti almeno preoccuparti per davvero.
Direi di no visto che fino ad oggi non sapevo neanche di avere una coscienza !

"Emh.. tu invece tutto bene?" Mi chiede dolcemente facendomi voltare.

Perché deve essere così gentile con tutti? Non si stufa dopo un po' !?

"Si perché non dovrebbe?" Dico cercando di non sembrare infastidito.

Mi sorride ancora più dolcemente di prima  come per dire 'so che non è vero' e poi alza le mani per indicare che non farà altre domande .

Il contrario dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora