La Festa

27 2 0
                                    

La sera non tardò ad arrivare, e alle otto in punto Sarah mi viene a prendere. Devo ammettere che sono molto in ansia, forse troppo, ho deciso di indossare un abito lungo blu, dove si vede tutta la schiena e si intravedono lievemente le cosce, ma non troppo, perché non voglio sembrare una ragazza facile come tante, quindi sono sexy ma non troppo ecco. Appena entrata in macchina, Sarah esclama: " wow, che figa che sei amica mia, grande!"; io come mio solito rispondo timidamente:"grazie", non mi piace stare al centro dell'attenzione, che posso farci. Sarah è vestita in modo sexy, forse troppo, se non fosse mia amica la prenderei per una sgualdrina, perché con quei vestiti addosso è quello che sembra, ma conoscendola credo non farà nulla che non abbia già fatto: ubriacarsi, scopare con il primo che le dice Ehi! e poi ubriacarsi di nuovo credo o peggio drogarsi, sono sicura che ne sarebbe capace, sempre se non l'ha già fatto.... comunque alla fine sebbene per tutto il tragitto abbiamo ascoltato alla radio una canzone rock, molto rock, credo che era del Beatles, e non abbiamo detto una parola, siamo arrivate finalmente alla tanto attesa festa. Troviamo subito parcheggio e scendiamo dalla macchina, nono aspetta.... "cazzo!" esclamo con un tono così alto, che tutti si girano verso di me e si mettono a ridere, non ci posso credere perché proprio a me. Neanche io potevo credere a quello che era appena successo: proprio sotto la macchina, dal lato del mio sportello, c'era un enorme pozzanghera di fango, dato che fino ad un'ora prima aveva piovuto a dirotto, e appena sono scesa, ho camminato proprio sulla pozzanghera, ho sporcato tutto il mio vestito, cazzo, ho dovuto lavare i piatti per due settimane consecutive per potermelo comprare,cazzoooo, ora mia madre mi ucciderà appena tornerò a casa, che cazzo devo fare ora?
" Che è successo Ava"? mi chiede preoccupata Sarah dall'altra parte della macchina dove ovviamente non c'era nessuna pozzanghera, che vita di merda. Mi giro verso di lei e la sua faccia da preoccupata diventa addirittura imbarazzata, si vergogna di me in questo stato? Le rovino l'immagine? non ci posso credere che amica del cazzo, arrabbiata e soprattutto offesa dalla sua espressione, dico in tono mezzo arrabbiato e mezzo triste: " grazie eh!"  e scappo via, lei prova a seguirmi ma poi si ferma, io corro, corro più veloce che posso, più lontano che posso, dopo che mi hanno vista in questo stato, ci manca solo che mi vedano piangere. Dopo credo due o tre minuti di corsa disperata decido di fermarmi, convinta di essere molto lontana dalla festa, ma in realtà ero ancora lì, non tanto vicino, ma nei paraggi, avevo fatto pochi passi, perché stavo piangendo così forte che è come se il mio corpo si fosse bloccato, non riuscivo più a fare nulla. Non ci potevo ancora credere, per una volta che ero andata ad una festa, ero anche sexy, ma nono certo devo essere sempre la sfigata che ci va di mezzo. Il mio vestito da blu è diventato marrone, è tutto sporco cazzo. "Ehi, ti serve aiuto?" mi sento dire da qualcuno, quando mi volto quasi svengo, o mio dio, vedo subito dinnanzi a me un ragazzo, molto alto, circa 1,90 metri credo, capelli castano scuro, occhi azzurri, ma di un azzurro così glaciale da sembrare ghiaccio, è vestito con una t-shirt nera, giacca di pelle nera e jeans strappati indovinate? Neri, logico no? Quanto è bello, cazzo, cazzo,
" tutto bene? Stai piangendo?
"Nono, tutto bene" rispondo con così poca sicurezza che non so cosa stia pensando di me in questo momento, be probabilmente che sono solo una sfigata e vorrebbe scappare ma gli faccio così pena che si sentirebbe in colpa a lasciarmi qui, mentre io mi faccio tutte le domande che possa farsi,
Dice dolcemente: " ti serve aiuto? Se vuoi posso darti la mia maglietta e i miei jeans della palestra?"
"Nono tranquillo non serve"
"Nono insisto, non credo proprio che potresti ritornare alla festa conciata così" "ehi!" esclamo, chi si crede di essere per parlarmi così, "scherzavo, però insisto comunque dai" " vieni con me, andiamo alla mia macchina"
"Ok, grazie".
O mio dio, o mio dio, non ci posso posso credere!!! Sto seriamente andando con un ragazzo super sexy alla sua macchina o è solo un sogno?
"Eccoci arrivati, è questa rossa" che bella, è una bmw, è bellissimissima, ok forse sto un po' esagerando, ritorna in te Ava, ritorna in te!!!! Apre il cofano della macchina e prende una t-shirt e dei jeans maglietta, poi me li da' e dice: "tieni e ritieniti fortunata, sei la prima a cui do le mie cose " e mi fa l'occhiolino
" ok, mister presuntuoso grazie allora"
E scoppiamo entrambi a ridere; ed ecco che ritorna l'imbarazzo, ma per fortuna ci interrompono i suoi amici e se lo portano alla festa, però per fortuna prima di andarsene dice:" ehi, non ci siamo neanche detti i nostri nomi, sono Aiden, ci si vede" "Ava" ma credo che non l'abbia sentito. Cosa è appena successo???? Si è presentato cazzo, quindi vuol dire che gli interesso?? Nono scaccio subito via il pensiero dalla mia testa, come è possibile che un ragazzo così sexy si interessi ad una come me, chissà quante cagne attorno avrà, figurati se gli importa qualcosa di me, anzi mi avrà già dimenticata. Solo dopo mi rendo conto che mi ha lasciata al parcheggio da sola, certo fa tutto il santarellino, ma è proprio stronzo. Ma solo  dopo ritorno a capire tutto, ma cosa credo di fare, non posso andare alla festa con il vestito sporco, ma neanche con t-shirt e jeans da uomo anche se sono suoi, e poi dove mi dovrei cambiare? Cazzo mi ha presa per il culo, secondo lui dovrei tornare vestita come un uomo alla festa, oddio non oso immaginare la reazione degli altri alla festa, che figura farei.
Provo a chiamare Sarah e Chloe ma nessuna delle due risponde, ovviamente, chissà cosa staranno facendo quelle due incoscienti, i miei genitori sono ad una cena di lavoro e io come dovrei tornare a casa? Ahhh, lo sapevo che non dovevo venire!
"Ava!" mi volto e vedo Liam, un mio compagno di classe, "che fai qua fuori, vieni entra" "non posso entrare, guarda come sono conciata!" "Tranquilla, sono tutti ubriachi la' dentro, c'è un casino assurdo nessuno ti noterà, fidati" devo ammettere che quel suo fidati finale non mi ha convinto granché ma decido comunque di ritornare alla festa, tanto non saprei cosa avrei potuto fare qui sola fuori al freddo. Appena entrati in casa, ammetto che Liam diceva il vero, in effetti sono tutti ubriachi, ma sono pazzi? Come hanno fatto a ridursi così, sti qua sono proprio fuori di testa. Mi giro e non vedo più Liam, allora decido di girare un po' per la casa, non è molto lussuosa, però è molto grande; decido di andare in cucina e vedo l'ultima persona che in quel momento sopratutto in quello stato volevo vedere: Justin...
" ciao, Ava, ma che ti è successo? Mamma non ti ha lavato il vestito eh?"
E lui insieme a quegli altri stronzi dei suoi amici si mette a ridere.
" Ma che cazzo vuoi, stronzo" rispondo molto sicura di me stessa, sono una brava ragazza, ma quando mi incazzo veramente non ce n'è per nessuno. Non so perché ma vedo una birra sul tavolo, la prendo ed esco più in fretta che posso dalla cucina, mi siedo in un divano e bevo. Che brutta festa, non ci posso credere ancora a tutto quello che è successo, nono fermati, non disobbedire a tua mamma, fermati, ma ormai era troppo tardi, avevo già bevuto più di metà birra, anche se mi ha sempre fatto schifo, be fino ad ora...
mi sento strana, molto strana, vedo tutto doppio, ma dove mi trovo? Oh, si giusto, ad una festa, sisi, credo di sì.
"Ava, ti sei ubriacata? dice Justin, o almeno credo sia lui, lo vedo malissimo, " come ci si sente ad aver disobbedito per la prima volta alla mammina?? Vorrei rispondergli, ma mi sento così male che non ne ho neanche la forza. "Lasciala in pace stronzo, non vedo che è ubriaca, vieni con me!", ma che cosa sta succedendo, non capisco più nulla, chi è questo ragazzo che mi ha difesa, o almeno credo che abbia fatto così, sono così confusa.
Mi apre lo sportello e  sebbene a fatica salgo in macchina, è rossa, è molto bella, aspetta, è la bmw e quello è Aiden, o mio dio non ci posso credere, sono di nuovo con lui, che casino, vorrei poter dire qualcosa, ma non sento più niente, sono proprio fatta, reggo l'alcol peggio della mia bisnonna.
"Ora vieni a casa mia, domani ti accompagnerò a casa tua" non riesco a fare nient'altro che un cenno col capo, dopo mette in moto la macchina e ce ne andiamo dalla festa.

The boy  without last name Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora