7. Bianco come la neve... ( versione Larry di Biancaneve )

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Storia suggerita da thesmileofhorald e niallpizzapazza

Una volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva seduta accanto ad una finestra dalla cornice d'ebano.

Mentre cuciva, alzò gli occhi per guardare la neve, si punse un dito e tre gocce di sangue caddero nella neve.

Il rosso era così bello su quel candore, che ella pensò fra sé:

" Avessi un bambino bianco come la neve, rosso come il sangue e nero come il legno della finestra! "

Poco tempo dopo, diede alla luce un bimbo bianco come la neve, con le labbra rosse come il sangue e con i capelli neri come l'ebano e fu chiamato Harry.

Purtroppo, però, durante il parto, la regina morì.

Dopo un anno, il re prese di nuovo moglie: una donna bella, ma superba, che non poteva tollerare che qualcuno la superasse in bellezza.

Possedeva uno specchio magico e, quando vi si specchiava, diceva:

" Specchio, specchio delle mie brame
chi è la più bella del reame?"

E lo specchio rispondeva:

" Regina, la più bella sei tu"

Ed ella era contenta, perché sapeva che lo specchio diceva la verità.

Ma Harry cresceva, diventando sempre più bello e, quando compì diciassette anni, era splendido come la luce del giorno e più bello della regina stessa.

Una volta la regina interrogò lo specchio:

" Specchio, specchio delle mie brame
chi è la più bella del reame?"

Lo specchio rispose:

" Regina, la più bella sei tu
ma Harry lo è molto di più"

All'udire queste parole, la regina si pietrificò e per l'ira e l'invidia divenne paonazza.

Da quel momento in poi, la sola vista di Harry la sconvolgeva, tanto lo odiava.

Invidia e superbia crebbero a tal punto in lei, da non lasciarle più pace né giorno né notte.

Allora chiamò un cacciatore e disse:

" Conduci il ragazzo nella foresta, non voglio più vederlo. Uccidilo e portami i polmoni e il fegato come prova della sua morte".

Il cacciatore ubbidì e condusse Harry lontano, ma, quando estrasse il coltello per trafiggere il suo cuore innocente, egli si mise a piangere e disse:

" Buon uomo, risparmiami la vita! Me ne andrò nel bosco e non farò mai più ritorno a casa"

Il giovane era tanto bello che il cacciatore ne ebbe pietà e disse:

" Va' pure, povero ragazzo!"

Poi, siccome proprio in quel momento arrivò di corsa un cinghiale, l'uomo lo uccise, gli tolse i polmoni e il fegato e li portò alla regina come prova.

Ella li fece cucinare sotto sale e li divorò credendo di mangiare i polmoni e il fegato di Harry.

Intanto il povero ragazzo era tutto solo nella grande foresta e aveva tanta paura che temeva anche lo stormire delle foglie degli alberi e non sapeva cosa fare per porsi in salvo.

Allora si mise a correre e corse sulle pietre aguzze e fra le spine, le bestie feroci gli passavano accanto, ma senza fargli alcun male.

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